TORINO - Sono 'giorni di gloria' per Paulo Dybala, uomo copertina del momento entrato nel cuore anche di Diego Armando Maradona. Prima di tutto per la firma che "blinderà" il suo futuro nella Juventus: manca solo l'annuncio per il rinnovo fino al 2021. Un anno in più, con ingaggio al livello di quello dei migliori attaccanti d'Europa, per l'argentino che esulta con "la maschera di un gladiatore". Questo infatti è il significato della mano appoggiata al volto svelata sui social - dopo tanto mistero - dallo stesso giocatore, che sta riscattando il rigore sbagliato nella Supercoppa di Doha a suon di gol e prestazioni super.
L'accordo tra il suo procuratore, Pierpaolo Triulzi, e la dirigenza bianconera è stato raggiunto in fretta: forte la volontà delle parti di proseguire insieme l'avventura iniziata la scorsa stagione. Un rinnovo che non scoraggerà certamente le tante pretendenti, Real Madrid e Barcellona su tutte, ma che tranquillizza la dirigenza dei campioni d'Italia, che su Dybala intende costruire i successi futuri. Partendo dalla sfida di domenica con il Sassuolo, crocevia importante della stagione bianconera: la squadra di Allegri torna al 'Mapei Stadium', dove nell'ottobre 2015 toccò il punto più basso della storia recente e gettò le basi per una rimonta clamorosa, con 24 vittorie in 25 partite. Sarà in ogni caso una Juventus completamente diversa rispetto a quella in crisi che uscì sconfitta per 1-0, domata da una punizione di Sansone: quest'anno la marcia in campionato ha subito qualche rallentamento, ma i bianconeri sono primi con 1 punto di vantaggio sulla Roma e una partita da recuperare. Terzo impegno nel giro di una settimana per la squadra di Allegri, ancora in dubbio sul modulo da schierare: i successi contro la Lazio in campionato e sul Milan in Coppa Italia hanno sdoganato il 4-2-3-1, resosi quasi necessario vista l'assenza di Marchisio. Con il recupero del regista, che si è allenato con il gruppo e dovrebbe essere a disposizione per domenica, la sensazione è che il tecnico possa concedere un turno di riposo a Khedira o a Pjanic, schierando il "Principino" nel ruolo di mediano davanti alla difesa, "iniziandolo" alla nuova filosofia di gioco. Un modulo che ha incontrato i favori dei calciatori bianconeri, primo fra tutti Mario Mandzukic: «Il modulo mi piace - ha spiegato il croato - ci sono tanti giocatori che attaccano, è importante per sfruttare la grande qualità di cui disponiamo in avanti». Contro una squadra offensiva come il Sassuolo sarà fondamentale «difendere tutti insieme quando sarà il momento, con equilibrio», uno sforzo a cuor leggero per il centravanti reinventato attaccante esterno da Allegri: «L'allenatore mi chiede di aiutare la squadra, lo faccio con la massima disponibilità, cerco anche di essere di esempio per i miei compagni, in questo sento di poter essere un leader».