Bernardeschi su Bonucci, la Juve e Morata all'Inter. E sul suo futuro...

Le strade di Federico Bernardeschi e della Juventus si sono separate ormai da più di un anno, quando l'esterno azzurro è volato negli Usa per iniziare una nuova avventura in MLS. Il classe 1994, attualmente al Toronto Fc insieme ad Insigne, in un intervento a Sky ha parlato della sua attuale esperienza e non solo: "Mi sono trovato molto bene, la città e le persone che ho incontrato sono pazzesche. Purtroppo siamo inciampati nel percorso, non ci aspettavamo di essere così giù in classifica ma ci sono stati dei problemi che speriamo di risolvere per tirare su questa situazione”.

Bernardeschi: "Mi manca la Champions League"

Bernardeschi ha poi parlato del suo passato in Serie A: "Qualcosa che mi manca? La Champions League e un po’ l’Italia, è normale essendo casa mia” esprimendosi anche su un suo possibile ritorno nel campionato italiano, con il Bologna interessato e non solo: "Al momento sono un giocatore del Toronto e qui sto bene. Qualora ci dovessero essere delle opportunità le valuterò con grande sincerità ed onestà insieme al club. Non ti nascondo che fa sempre piacere ricevere delle attenzioni. Sono molto lusingato e molto grato, vediamo come si evolverà la situazione”. Poi un parere sul mercato del Milan: “Sono una grandissima squadra, arriverà dove deve arrivare. Loftus-Cheek e Pulisic vengono da due annate non brillantissime, ma se azzeccano la stagione giusta sono due giocatori importanti”.

Bernardeschi, le parole su Bonucci e Morata

Federico ha poi parlato della situazione di Bonucci, fuori dai piani della Juventus: "Mi dispiace tanto. Penso che non sia facile per nessuno, soprattutto per Leo. L'ho sentito e sicuramente avrebbe meritato di uscire in maniera differente se proprio doveva uscire, l'ho detto anche a lui. Poi ci sono dinamiche interne che non conosco e che vanno valutate. Vedere un simbolo come Leo essere in questa situazione, umanamente parlando, mi reca tanto dispiacere". Poi, sul futuro di Morata, cercato dall'Inter: "Lui è un amico, sarebbe difficile vederlo li, ma prenderà la decisione migliore. È un attaccante atipico, in Europa ci sono tantissimi goleador ma lui è un giocatore fondamentale. Ti fa giocare bene, attacca la profondità e ti fa sempre i suoi 15 gol a stagione. Più che un usato sicuro è un grande giocatore”.

Bernardeschi, il confronto tra Mls e Arabia Saudita

Infine, Bernardeschi ha parlato anche del movimento calcistico negli Usa: "Il calcio in America è cambiato e cambierà radicalmente anche con l’arrivo del Mondiale qui e in Canada. Poi è arrivato Messi, e non è cosa da poco per attirare anche l’attenzione dei bambini e delle nuove generazioni. Quello che conta poi è quello, far avvicinare il calcio a loro. Prendendo campioni e giocatori forti che valorizzano il campionato i giovani iniziano a guardarlo di più e ad interessarsi di più. Il calcio americano nei prossimi 4 anni avrà uno slancio importante. L’Arabia è una nuova realtà che si sta affacciando adesso, qui c’è una storia diversa che magari loro costruiranno nel tempo".