“Tsunami" straniero
Fra l’altro nessuno dei più agguerriti “competitor” di Real e Milan in Champions League ha una proprietà “locale”, a parte il Bayern che però è una società per azioni controllata non da una sola figura cuspidale e carismatica bensì da 4 differenti investitori: gli sponsor Adidas, Audi e Allianz più la quota spettante all’associazione “Bayern München AG” di cui fanno parte oltre 162.000 soci. Infine c’è il Barça del catalano Laporta, che però ha vinto solo 2 Champions in 2 mandati presidenziali (per il Bayern tre successi negli ultimi 23 anni). Il Manchester City fresco campione d’Europa è di proprietà emiratina, il Paris Saint-Germain è gestito dall’emiro del Qatar, il Liverpool controllato dall’americano John Henry così come il Manchester United dai fratelli Glazer (attenzione: Jassim bin Hamad Al Thani, presidente della Qatar Islamic Bank nonché nipote del sovrano del Psg, ha offerto 6 miliardi di sterline per rilevare il club) e il Chelsea da Boehly mentre il Newcastle United è passato a un consorzio che fa capo al principe ereditario saudita Mohammad bin Salman Al Saud. Cinesi del Suning Holdings Group (Nanchino) alla guida dell’Inter e americani di RedBird Capital Partners (New York) al timone del Milan.