Scommesse, parla Gravina: "Ludopatia piaga sociale. Non mi sento coinvolto"

Il presidente della Figc: "Chi ha sbagliato sarà punito ma anche accompagnato in un progetto di recupero. Servono messaggi positivi"

Gabriele Gravina ha parlato di Inghilterra-Italia presso l'Ambasciata italiana a Londra nel corso di un evento dove è stato premiato per il titolo Europeo conquistato a Wembley nel 2021. Il presidente della FIGC ha dichiarato: "Stasera sarà una partita difficile, lo dice la storia. Sappiamo che abbiamo fatto una scelta, stiamo cercando di diffondere il seme di un rinascimento sportivo perché aldilà della vittoria quello che conta è la strada che si percorre per arrivarci. A Wembley l'11 luglio di due anni fa fu una serata memorabile. Una vittoria che ha lasciato il segno in tutte le sue modalità, che conserviamo perchè ha dei connotati fondamentali quella squadra 'normale' è diventata 'speciale' nel corso del cammino di quell'Europeo e che ha dimostrato come si possono raggiungere, grazie al gruppo, gli obiettivi anche quando non si è favoriti".

Gravina: "Non mi sento coinvolto"

Gravina ha continuato sull'argomento aggiungendo: "Come presidente federale, al di là di responsabilità che mi attribuiscono, non mi sento coinvolto. Lo sono umanamente perché sono figli e non possono essere esposti come carne da macello. Non è degno di un paese civile. La ludopatia è una piaga sociale che riguarda 5 milioni che giocano e 1 milione di malati. Qualche piccolo soggetto dice che riguarda il mondo del calcio. Chi sbaglia sarà punito ma accompagnato in un progetto di guarigione e di recupero". Il presidente della FIGC ha continuato dicendo che: "Noi questi ragazzi non li abbandoneremo mai. C'è una contraddizione vivente, un soggetto istituzionale come il nostro paese che dalle scommesse prende 16 miliardi di euro e invita a giocare, mentre io sono impegnato a non fare giocare attraverso i corsi di integrity fatti a giocatori e arbitri. Non possiamo essere ipocriti, bisogna dire che esiste una piaga sociale. Serve un coordinamento importante tra magistratura e mondo dello sport".

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Gravina: "Ludopatia piaga sociale"

Poi sul tema ludopatia nel nostro paese, Gravina ha affermato: "C'è grande amarezza. Una situazione improvvisa, non preventivata né preventivabile, alla quale la Federazione sta prestando massima attenzione. La ludopatia non è un problema del calcio, è una piaga sociale perché si insinua nelle fragilità umane, indipendentemente dalle possibilità economiche. Chi infrange le regole va perseguito ma ci sono anche fattori umani da tenere in considerazione, il recupero di coloro che hanno sbagliato e l'importanza della diffusione di messaggi positivi da parte di chi capisce di aver sbagliato. Non accetto che si dica che la Figc non abbia fatto abbastanza nel campo della prevenzione e dell'educazione verso questi comportamenti, sia se quest'affermazione viene fatta per ignoranza sia se è un'accusa pretestuosa".

La richiesta allo Stato

Gravina richiede anche l'intervento dello Stato dato che: "Abbiamo un Paese che genera 16 miliardi di scommesse, seguendo offerte commerciali che invitano a giocare e poi ci siamo noi che ci impegniamo con corsi di formazione per non farli scommettere. Non possiamo essere ipocriti, serve un provvedimento di coordinamento fra lo Stato italiano e il mondo dello sport. Noi siamo pronti".

Italia-Inghilterra, derby d'Europa

Gravina è intervenuto nel corso dell'evento "Italia-Inghilterra, derby d'Europa" nella sala d’onore dell’ambasciata di Londra dove, oltre a lui, sono stati premiati anche Fabio Capello come marcatore del primo successo dell’Italia in Inghilterra esattamente 50 anni fa, Gianfranco Zola in veste di miglior giocatore italiano nel campionato inglese e Angelo Ogbonna come secondo nella classifica presenze italiane all time in Premier League con la maglia del West Ham. All'evento saranno presenti anche Jorginho, centrocampista dell'Arsenal ed ex del Napoli, e Giuseppe Riso, procuratore di Sandro Tonali

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Gabriele Gravina ha parlato di Inghilterra-Italia presso l'Ambasciata italiana a Londra nel corso di un evento dove è stato premiato per il titolo Europeo conquistato a Wembley nel 2021. Il presidente della FIGC ha dichiarato: "Stasera sarà una partita difficile, lo dice la storia. Sappiamo che abbiamo fatto una scelta, stiamo cercando di diffondere il seme di un rinascimento sportivo perché aldilà della vittoria quello che conta è la strada che si percorre per arrivarci. A Wembley l'11 luglio di due anni fa fu una serata memorabile. Una vittoria che ha lasciato il segno in tutte le sue modalità, che conserviamo perchè ha dei connotati fondamentali quella squadra 'normale' è diventata 'speciale' nel corso del cammino di quell'Europeo e che ha dimostrato come si possono raggiungere, grazie al gruppo, gli obiettivi anche quando non si è favoriti".

Gravina: "Non mi sento coinvolto"

Gravina ha continuato sull'argomento aggiungendo: "Come presidente federale, al di là di responsabilità che mi attribuiscono, non mi sento coinvolto. Lo sono umanamente perché sono figli e non possono essere esposti come carne da macello. Non è degno di un paese civile. La ludopatia è una piaga sociale che riguarda 5 milioni che giocano e 1 milione di malati. Qualche piccolo soggetto dice che riguarda il mondo del calcio. Chi sbaglia sarà punito ma accompagnato in un progetto di guarigione e di recupero". Il presidente della FIGC ha continuato dicendo che: "Noi questi ragazzi non li abbandoneremo mai. C'è una contraddizione vivente, un soggetto istituzionale come il nostro paese che dalle scommesse prende 16 miliardi di euro e invita a giocare, mentre io sono impegnato a non fare giocare attraverso i corsi di integrity fatti a giocatori e arbitri. Non possiamo essere ipocriti, bisogna dire che esiste una piaga sociale. Serve un coordinamento importante tra magistratura e mondo dello sport".

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