L'aneddoto legato al Barcellona
"La vittoria al Camp Nou contro il Barcellona? Ho un aneddoto interessante su questa partita. Anche perché non avrei mai pensato di giocare una partita così. Io sono cresciuto in Germania e ho iniziato a giocare lì, dopodiché con la mia famiglia mi sono spostato in Spagna. All'epoca il Barcellona si allenava al Camp Nou a porte chiuse e abbiamo pregato la sicurezza di farci entrare e per convincerli abbiamo detto che eravamo americani e io avevo appena iniziato a giocare a calcio. Ci hanno fatto entrare, così abbiamo potuto vedere Messi, Ronaldinho e gli altri campioni che si allenavano. Poi ad un certo punto è arrivato un pallone e l'ho calciato indietro. Quindi quella partita era un cerchio che si chiudeva. L'angolo verso cui sono andato ad esultare era lo stesso dove ero andato da bambino. Mi sono immaginato me quando ero bambino. Se me l'avessero chiesto avrei risposto che non ci avrei mai pensato. È stato un momento importantissimo", continua McKennie.
L'esultanza alla Harry Potter
"Sinceramente volevo fare un'esultanza diversa. Mi ricordo che quando ero bambino mia nonna mi aveva mandato i libri di Harry Potter, così avevo iniziato a leggerli e successivamente sono usciti tutti i film. Mi sono innamorato di questo personaggio. Ero un bambino molto creativo e che aveva grande immaginazione, poi guardavo ogni anno. L'esultanza è venuta cosi: mi ricordo che avevo parlato con qualcuno rivelando che avrei esultato così. Poi questa esultanza è rimasta ed è unica e speciale. Quest'anno mi auguro di poterla fare più spesso", prosegue.