Soulé e la Premier, c'è una strategia della Juventus tra mercato e futuro

In prestito al Frosinone, l'argentino sta entusiasmando e ha catalizzato le attenzioni delle big europee. I bianconeri riflettono, ecco cosa può succedere

Domani il pericolo numero uno per la Juventus sarà Matias Soulé, un ragazzo che il club bianconero ha cresciuto e coltivato in casa, fino all’esplosione in prestito in questa stagione, grazie alla sapiente mano del tecnico Di Francesco. Ma già con Allegri l’argentino aveva cominciato il suo percorso di crescita che l’ha portato a diventare la rivelazione del campionato.

E il legame con Allegri è sempre stato forte, anche quando il tecnico livornese gli ha fatto notare ciò che non andava bene: "Come il taglio di capelli biondo - ha detto Soulé a Dazn -. Quando mi ha visto mi ha detto 'Ma cosa hai fatto ai capelli? Stavi meglio prima' e allora avevo capito che era meglio tagliarli. Allegri è molto attento ai giovani, ci segue sempre, anche chi è in prestito come me. Mi ha dato molta fiducia ed essere allenato da lui mi è servito tanto nel percorso di crescita".

Soulé nel mirino della Premier

Una strada che è appena cominciata, eppure Soulé fa gola a tanti, anche in Premier: il Newcastle sarebbe pronto a mettere sul piatto 25 milioni per prenderlo subito, ma il Frosinone - che lo ha in prestito - se lo tiene stretto e la Juventus non ha fretta di venderlo, anche perché il prezzo potrebbe decollare ulteriormente in estate. Qualcuno rivede in Matias il primo Dybala e l’accostamento per Soulé è semplicemente un onore: "Ho giocato anche con Dybala, lui è un fenomeno, anche fuori dal campo. Imparavo tutto da lui, per me è uno dei calciatori più tecnici in assoluto. Mi piace la sua tranquillità, come calcia, come vede il gioco. Abbiamo un bellissimo rapporto, gli auguro il meglio per la carriera".

Piace a tutti Soulé, anche al ct azzurro Spalletti che ci ha provato, ricevendo un gentile “no grazie” dal diretto interessato. Che ha in più occasioni spiegato i motivi della sua scelta, perché al cuore non si comanda: "Ho scelto l’Argentina e l’ho spiegato al ct Spalletti. Mi aveva prima telefonato, poi è venuto a Frosinone a parlare con il tecnico Di Francesco e poi con me. Diceva che avrebbe voluto convocarmi subito e che c’è un progetto che va oltre il Mondiale del 2026. Ma io sono e mi sento argentino".

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Frosinone, ecco un altro gioiellino Juve: in arrivo Huijsen

A Frosinone c’è una “colonia” di giovani juventini in prestito: presto può aggiungersi Huijsen, il primo era stato Enzo Barrenechea. Il quale ha spinto con l’amico Soulé per convincerlo del fatto che fosse l’ambiente giusto per lui: "A Frosinone mi hanno cercato tanto e mi hanno dato grande fiducia, mi sono sentito subito a casa. Avevo parlato con il direttore Angelozzi, con l’allenatore e con Enzo che mi aveva detto che si stava bene, che c’è una bella intensità in allenamento, un bel gioco in una squadra di giovani ed è così".

Una squadra che ha i mezzi per mettere in difficoltà le grandi e la Juventus lo sa: il Napoli in Coppa Italia è l’ultimo, prestigioso scalpo di una stagione sopra le aspettative, anche se il primo a predicare calma è proprio Di Francesco, a maggior ragione dopo il roboante 4-0 rifilato alla squadra di Mazzarri. Contro la Juve di Allegri si azzera tutto e per fare l’impresa servirà la miglior versione del Frosinone. Che non può fare a meno dei gioiellini in prestito dai bianconeri, Soulé in testa.

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Domani il pericolo numero uno per la Juventus sarà Matias Soulé, un ragazzo che il club bianconero ha cresciuto e coltivato in casa, fino all’esplosione in prestito in questa stagione, grazie alla sapiente mano del tecnico Di Francesco. Ma già con Allegri l’argentino aveva cominciato il suo percorso di crescita che l’ha portato a diventare la rivelazione del campionato.

E il legame con Allegri è sempre stato forte, anche quando il tecnico livornese gli ha fatto notare ciò che non andava bene: "Come il taglio di capelli biondo - ha detto Soulé a Dazn -. Quando mi ha visto mi ha detto 'Ma cosa hai fatto ai capelli? Stavi meglio prima' e allora avevo capito che era meglio tagliarli. Allegri è molto attento ai giovani, ci segue sempre, anche chi è in prestito come me. Mi ha dato molta fiducia ed essere allenato da lui mi è servito tanto nel percorso di crescita".

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Una strada che è appena cominciata, eppure Soulé fa gola a tanti, anche in Premier: il Newcastle sarebbe pronto a mettere sul piatto 25 milioni per prenderlo subito, ma il Frosinone - che lo ha in prestito - se lo tiene stretto e la Juventus non ha fretta di venderlo, anche perché il prezzo potrebbe decollare ulteriormente in estate. Qualcuno rivede in Matias il primo Dybala e l’accostamento per Soulé è semplicemente un onore: "Ho giocato anche con Dybala, lui è un fenomeno, anche fuori dal campo. Imparavo tutto da lui, per me è uno dei calciatori più tecnici in assoluto. Mi piace la sua tranquillità, come calcia, come vede il gioco. Abbiamo un bellissimo rapporto, gli auguro il meglio per la carriera".

Piace a tutti Soulé, anche al ct azzurro Spalletti che ci ha provato, ricevendo un gentile “no grazie” dal diretto interessato. Che ha in più occasioni spiegato i motivi della sua scelta, perché al cuore non si comanda: "Ho scelto l’Argentina e l’ho spiegato al ct Spalletti. Mi aveva prima telefonato, poi è venuto a Frosinone a parlare con il tecnico Di Francesco e poi con me. Diceva che avrebbe voluto convocarmi subito e che c’è un progetto che va oltre il Mondiale del 2026. Ma io sono e mi sento argentino".

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