L'allarme di Mauro: Usare il Var così fa diventare il calcio playstation

L'analisi tranciante sulla tecnologia dell'opinionista: "Ogni contatto è fallo, ora basta. Espressioni come 'step on foot' sono fuori dal mondo"

Napoli-Juventus, l'utilizzo del Var ma non solo: tanti gli argomenti toccati da Massimo Mauro ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su Rai Radio 1. L'ex calciatore di azzurri e bianconeri, oggi opinionista tv, ha voluto innanzitutto commentare l'utilizzo del Video Assistant Referee, che anche nella sfida del Maradona è stato decisivo, in particolare nel caso del calcio di rigore concesso al Napoli per un intervento su Osimhen.

Napoli-Juve e l'uso del Var

"Non c'è dubbio che il Var in tante occasioni sia fondamentale. Bisognerebbe saperlo usare e avere più rispetto del gioco. Sono sempre stato scettico su questo aggeggio, lo chiamo così per sfotterlo. Credo condizioni la prestazione dell'arbitro e abbia annullato completamente il lavoro del guardalinee". Esordisce così Mauro, che poi prosegue: "Certamente il Var viene usato in maniera furbesca dai calciatori per ottenere il massimo da interventi che quando giocavo io facevano parte del gioco. 'Step on foot' mi sembra un'espressione fuori dal mondo. In un gioco in cui si usano i piedi, arrivare leggermente in ritardo e sfiorare un avversario senza affondare non è mai fallo in un calcio dove il contatto è fondamentale. Non si può pensare di giocare senza contatti. Con la moviola ogni contatto è fallo. Mi rendo conto che è l'era della tv, quindi è difficile rinunciarci a una macchina del genere. Bisogna fare un protocollo serio e far intervenire il Var solo in certe occasioni. Sennò la partita diventa un gioco alla PlayStation".

Un commento poi su Vlahovic, che ieri ha sbagliato alcune grandi chance da gol, assumendosi però la propria responsabilità nel post gara: "Per un centravanti è fondamentale fare gol, ma quando un attaccante ha 3-4 occasioni da gol, vuol dire che ha giocato bene. Non bisogna giudicare la prestazione solo se si segna. Ieri Vlahovic e tutta la Juve hanno fatto una grande partita di fronte a una squadra che ha ripreso a giocare bene".

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"Allegri ha una Juve di giovani"

Il discorso si sposta sui due allenatori di Napoli e Juventus, partendo da Massimiliano Allegri e dall'incognita sul suo futuro bianconero. Per Mauro il tecnico toscano andrebbe confermato: "Ha fatto un buonissimo lavoro, soprattuto considerando il periodo che ha vissuto la Juve e le difficoltà che non avevano nulla a che fare con il campo. Allegri è stato il condottiero della società e della squadra. Se la Juve vuole avere un futuro e tornare a fare concorrenza per lo scudetto, penso che Max sia la persona giusta. La Juve è fatta di tanti giovani, tanti ragazzi, l'età media è scesa: Allegri ha fatto davvero un buon lavoro".

Conferma che Mauro si augura anche per Francesco Calzona: "Conosce bene l'ambiente, gioca alla stessa maniera di Sarri e Spalletti. Se non ci sarà una rivoluzione dei giocatori, penso che Calzona sia l'allenatore ideale. Ieri si è rivista una parvenza della squadra che ha vinto lo scudetto: tanto possesso palla e Lobotka tornato il capo del controcampo. Con un po' più di equilibrio in difesa, Il Napoli è quello che ha vinto lo scudetto. Deve ritrovare una solidità difensiva e le giuste distanze. Calzona è l'uomo giusto, spero non cambino più e si concentrino molto più sui giocatori". 

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Che schiaffi a Mourinho e Lotito!

A proposito di tecnici, ce n'è qualcuno che è riuscito a dare un impatto decisivo alla propria squadra: "Gli allenatori diventati importanti, basta guardare alle storie di De Rossi alla Roma, di Thiago Motta al Bologna e di Vivarini al Catanzaro, la mia squadra del cuore. Spero di diventare presto un tifoso di Serie A. L'impatto di De Rossi è stato straordinario: Mourinho è stato un grande, ha vinto di tutto in carriera, però la squadra con lui era un disastro. Come d'incanto arriva De Rossi e le cose cambiano, gioco e risultati".

Poi l'Inter, altra squadra in cui l'allenatore incide e non poco: "Ha l'obbligo di puntare a vincere la Champions. L'esperienza dell'anno scorso ha dato a tutti i giocatori una consapevolezza della propria forza importantissima. E soprattutto l'ha data a chi non è titolare di questa squadra. Chiunque entra, fa una grande prestazione. Un lavoro straordinario da parte di Inzaghi e della società, ha costruito un gruppo di giocatori intelligenti. Hanno tutti lo stesso obiettivo: vincere e giocare bene".

Tornando alle questioni arbitrali, Mauro chiude su Lotito e le polemiche post Lazio-Milan: "Quando si parla dopo una sconfitta attribuita agli errori dell'arbitro, si è poco credibili. Bisognerebbe parlare dopo aver studiato i problemi del calcio e contributo magari a costituire una commissione di ex arbitri, presidenti e calciatori che pensi a come migliorare il lavoro di tutti". 

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Napoli-Juventus, l'utilizzo del Var ma non solo: tanti gli argomenti toccati da Massimo Mauro ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su Rai Radio 1. L'ex calciatore di azzurri e bianconeri, oggi opinionista tv, ha voluto innanzitutto commentare l'utilizzo del Video Assistant Referee, che anche nella sfida del Maradona è stato decisivo, in particolare nel caso del calcio di rigore concesso al Napoli per un intervento su Osimhen.

Napoli-Juve e l'uso del Var

"Non c'è dubbio che il Var in tante occasioni sia fondamentale. Bisognerebbe saperlo usare e avere più rispetto del gioco. Sono sempre stato scettico su questo aggeggio, lo chiamo così per sfotterlo. Credo condizioni la prestazione dell'arbitro e abbia annullato completamente il lavoro del guardalinee". Esordisce così Mauro, che poi prosegue: "Certamente il Var viene usato in maniera furbesca dai calciatori per ottenere il massimo da interventi che quando giocavo io facevano parte del gioco. 'Step on foot' mi sembra un'espressione fuori dal mondo. In un gioco in cui si usano i piedi, arrivare leggermente in ritardo e sfiorare un avversario senza affondare non è mai fallo in un calcio dove il contatto è fondamentale. Non si può pensare di giocare senza contatti. Con la moviola ogni contatto è fallo. Mi rendo conto che è l'era della tv, quindi è difficile rinunciarci a una macchina del genere. Bisogna fare un protocollo serio e far intervenire il Var solo in certe occasioni. Sennò la partita diventa un gioco alla PlayStation".

Un commento poi su Vlahovic, che ieri ha sbagliato alcune grandi chance da gol, assumendosi però la propria responsabilità nel post gara: "Per un centravanti è fondamentale fare gol, ma quando un attaccante ha 3-4 occasioni da gol, vuol dire che ha giocato bene. Non bisogna giudicare la prestazione solo se si segna. Ieri Vlahovic e tutta la Juve hanno fatto una grande partita di fronte a una squadra che ha ripreso a giocare bene".

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