Baggio e le parole su Sinner e sui giovani
Cosa ne pensa invece del movimento calcistico italiano? Oggi nelle giovanili ai ragazzini di tredici anni si insegnano le diagonali, le marcature preventive, quando poi magari mancano sui fondamentali tecnici, penso agli stop, al dribbling…
"Credo che ai giovani italiani di oggi manchi la strada, quella in cui sono cresciuto io. Ci bastavamo due magliette e la porta era fatta. In quelle realtà sviluppi un bagaglio tecnico che poi ti porti dietro per tutta la vita. Oggi abbiamo il timore che i nostri figli incontrino difficoltà, ma sono proprio quelle che ti formano. C’è troppa pressione, i ragazzi devono essere lasciati tranquilli, devono poter fare il loro percorso".
Di recente ha ricondotto l’amore che i fan di tutto il mondo continuano a dimostrarle ogni giorno alla sua semplicità, al suo essere genuino, spontaneo e trasparente. A questo poi va aggiunta l’umiltà che ha sempre dimostrato in campo e fuori, a fronte di un talento indescrivibile. Non pensa che in questo Jannik Sinner le assomigli?
"A lui ho dedicato il primo post sui social della mia vita. L’ho fatto per complimentarmi dopo averlo sentito parlare in un’intervista. Vedere un ragazzo di ventidue anni con queste dosi di umiltà e profondità mi ha colpito molto. Di fronte alle sue qualità c’è solo da togliersi il cappello...".
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