Rune, l'uomo dai tre volti: a cosa deve stare attento Sinner

Finale di stagione complicato per il danese, ma è in ripresa. La presenza di Boris Becker al suo fianco si sta facendo sentire, però Jannik finora è stato perfetto
Rune, l'uomo dai tre volti: a cosa deve stare attento Sinner© Marco Canoniero

C’è chi sostiene che la faccia migliore del giovane Holger sia quella di Alma. Non c’entra l’anima, è la sorella. Ha quattro anni più di lui, gambe infinite, fa la modella ed è uno schianto. Dicono che Rune abbia affinato il proprio carattere imparando da lei - sempre sotto i riflettori - l’arte di non essere mai troppo simile a se stesso. Anche quando sei sul traguardo la faccia da indossare deve risultare più normale possibile. Gli avversari se lo ricordano più a lungo se a batterli è uno che sembrava stesse facendo la cosa più ovvia. Quante facce abbia Rune nessuno lo sa. Forse tre, una per ognuno dei suoi nomi. Holger, Vitus o Nodskov? Quella che deciderà di indossare contro Sinner è top secret, fa parte della strategia.

Rune inscalfibile

Jannik ne ha conosciuta una, fin qui, quella più tosta, scolpita nel bronzo. È la maschera Nodskov, utile per le polemiche, le frasi astiose, o per invitare il pubblico - lo fece a Montecarlo nell’unico match che abbiano sostenuto i due in questa stagione - a stare zitto e buono, che a battere Sinner ci avrebbe pensato da solo. Faccia anti sommossa e anti pernacchia, il modello Nodskov, non scalfibile, non ossidabile, bio degradabile. Buona anche per scambiare due chiacchiere polemiche con gli arbitri.

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Le molteplici personalità di Rune

La faccia Holger è quella di ordinanza, che gli permette di affrontare il mondo con l’espressione del soldato che ha appena trovato il rancio “buono e abbondante”. È quella che piace a mammà, la signora Aneke, abbronzata alla maniera di Carlo Conti e con trucco incorporato da soprano de L’Aida, "l’unica che sappia come calmarmi". Poi la versione Vitus, la più spregiudicata, da indossare solo quando c’è da lanciarsi in una delle sue incantevoli quanto spropositate dichiarazioni. È il volto amatissimo di lui ragazzino che vuol far sapere al mondo di esistere. "Diventerò più forte di Nadal". Oggi è la meno utilizzata, Rune ha capito che nel Tour si vive a stretto contatto con le sconfitte, per lasciarsi andare a troppo sguaiate elucubrazioni sulle proprie vittorie. Ma dopo il successo a Roma su Nole, penultima tappa di un tragitto che si esaurì in finale contro Medvedev, Rune era ancora lì a dichiarare che l’importante, per questo 2023 era di vincere uno Slam, qualunque esso fosse. Non c’è riuscito. E non c’è andato nemmeno vicino.

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Rune, finale negativo ma...

Non saprei quali siano al momento i rapporti con Sinner. All’uscita dal Centrale di Montecarlo l’umore di Jannik era funesto, nella convinzione che il danese avesse forzato la recita con il pubblico per soffiargli il match. Viene, Rune, da una seconda parte di stagione molto negativa. Dalla fine di Wimbledon sono giunte solo sconfitte al primo turno, a parte le ultime settimane, grazie alla presenza di Boris Becker. L’obiettivo era rimediare i punti per agganciare le Finals, e li ha trovati. Lo spartito del confronto sarà il risultato tra Djokovic e Hurkacz (sostituto di Tsitsipas) a dettarlo. Una vittoria di Sinner eviterebbe al nostro di calcolare set e game vinti. Ma è difficile pensare, conoscendo i due, che non sarà battaglia. Il volto alla Di Caprio del Titanic - ma con estreme capacità di tenersi a galla -, Rune ha molte soluzioni nel suo gioco, che sa essere di sponda, e anche di attacco. Anzi, forse ne ha troppe per essere appena un ventenne, e di tanto in tanto si confonde. Ma Sinner nelle prime due uscite è sembrato a dir poco perfetto.

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C’è chi sostiene che la faccia migliore del giovane Holger sia quella di Alma. Non c’entra l’anima, è la sorella. Ha quattro anni più di lui, gambe infinite, fa la modella ed è uno schianto. Dicono che Rune abbia affinato il proprio carattere imparando da lei - sempre sotto i riflettori - l’arte di non essere mai troppo simile a se stesso. Anche quando sei sul traguardo la faccia da indossare deve risultare più normale possibile. Gli avversari se lo ricordano più a lungo se a batterli è uno che sembrava stesse facendo la cosa più ovvia. Quante facce abbia Rune nessuno lo sa. Forse tre, una per ognuno dei suoi nomi. Holger, Vitus o Nodskov? Quella che deciderà di indossare contro Sinner è top secret, fa parte della strategia.

Rune inscalfibile

Jannik ne ha conosciuta una, fin qui, quella più tosta, scolpita nel bronzo. È la maschera Nodskov, utile per le polemiche, le frasi astiose, o per invitare il pubblico - lo fece a Montecarlo nell’unico match che abbiano sostenuto i due in questa stagione - a stare zitto e buono, che a battere Sinner ci avrebbe pensato da solo. Faccia anti sommossa e anti pernacchia, il modello Nodskov, non scalfibile, non ossidabile, bio degradabile. Buona anche per scambiare due chiacchiere polemiche con gli arbitri.

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