Le molteplici personalità di Rune
La faccia Holger è quella di ordinanza, che gli permette di affrontare il mondo con l’espressione del soldato che ha appena trovato il rancio “buono e abbondante”. È quella che piace a mammà, la signora Aneke, abbronzata alla maniera di Carlo Conti e con trucco incorporato da soprano de L’Aida, "l’unica che sappia come calmarmi". Poi la versione Vitus, la più spregiudicata, da indossare solo quando c’è da lanciarsi in una delle sue incantevoli quanto spropositate dichiarazioni. È il volto amatissimo di lui ragazzino che vuol far sapere al mondo di esistere. "Diventerò più forte di Nadal". Oggi è la meno utilizzata, Rune ha capito che nel Tour si vive a stretto contatto con le sconfitte, per lasciarsi andare a troppo sguaiate elucubrazioni sulle proprie vittorie. Ma dopo il successo a Roma su Nole, penultima tappa di un tragitto che si esaurì in finale contro Medvedev, Rune era ancora lì a dichiarare che l’importante, per questo 2023 era di vincere uno Slam, qualunque esso fosse. Non c’è riuscito. E non c’è andato nemmeno vicino.
Sinner, i complimenti di Capello e la battuta: "Proprio come mia madre..."
Rune, finale negativo ma...
Non saprei quali siano al momento i rapporti con Sinner. All’uscita dal Centrale di Montecarlo l’umore di Jannik era funesto, nella convinzione che il danese avesse forzato la recita con il pubblico per soffiargli il match. Viene, Rune, da una seconda parte di stagione molto negativa. Dalla fine di Wimbledon sono giunte solo sconfitte al primo turno, a parte le ultime settimane, grazie alla presenza di Boris Becker. L’obiettivo era rimediare i punti per agganciare le Finals, e li ha trovati. Lo spartito del confronto sarà il risultato tra Djokovic e Hurkacz (sostituto di Tsitsipas) a dettarlo. Una vittoria di Sinner eviterebbe al nostro di calcolare set e game vinti. Ma è difficile pensare, conoscendo i due, che non sarà battaglia. Il volto alla Di Caprio del Titanic - ma con estreme capacità di tenersi a galla -, Rune ha molte soluzioni nel suo gioco, che sa essere di sponda, e anche di attacco. Anzi, forse ne ha troppe per essere appena un ventenne, e di tanto in tanto si confonde. Ma Sinner nelle prime due uscite è sembrato a dir poco perfetto.
Nitto ATP Finals, Alcaraz domina e resta in corsa: Rublev eliminato