Soltanto una volta definito il piano d’azione, s’è saggiamente concordato con più o meno tutte le parti in causa di fare rientro alla base. Zaniolo s’è affidato ad un corposo ed esperto pool di avvocati: da Franco Coppi (penalista) ad Antonio Conte (civilista). Quest’ultimo - noto ai più in quanto legale di Francesco Totti nell’ambito della causa di separazione con Ilary Blasi - aveva già difeso Zaniolo nella causa di affidamento del figlio. Come già trapelato, l’ex giallorosso avrebbe negato di avere fatto scommesse e sosterrebbe di essersi limitato a giocare a poker o blackjack su siti Internet che non sapeva fossero illegali. Diverso, pare, l’approccio di Sandro Tonali. Disperato, in lacrime. Più che difendersi, sembra intenzionato a trarre insegnamenti, a migliorare, a percorrere nuove strade ben distanti dalla ludopatia.
Zaniolo-Tonali, commenti dal mondo del calcio
A prender le sue “difese”, oltre agli avvocati, ci sono alcune figure di spicco del mondo del calcio. Adriano Galliani, ad del Monza, si è espresso così ad un evento politico in Brianza: «Spero siano leggerezze e peccati veniali, non mortali. Non commento le cose che non conosco e non ci sono ancora capi d’accusa. Tonali lo conosco molto bene e so è che un ragazzo fantastico». Arrigo Sacchi ha espresso tutto il suo stupore intervenendo su Radio1: «È davvero triste vedere queste cose, i calciatori dovrebbero conoscere e rispettare le regole, va fatto qualcosa e vanno inserite delle serie regole. Tonali? Sono sorpreso e dispiaciuto, non mi aspettavo del coinvolgimento di Sandro».