"Vialli ha avuto due grandi amori: la Juve e la Samp"
"Luca aveva deciso di far conoscere l'Italia alle sue figlie e non era mai stato da me in Calabria - continua -. La volta che mi aveva dato la disponibilità per farlo – ‘io e te da soli per una settimana' – avevo degli altri ospiti a casa e fui costretto a dirgli di no. Non me lo perdonerò mai", ammette Massimo Mauro, che poi rivela il grande rimpianto di Vialli: "Non essere diventato il presidente della Sampdoria. Me l'ha confessato prima di morire. Aveva solo due amori, la Samp e la Juve. E non potendo diventare presidente della Juve… Quanti no ha detto per rispetto alla sua storia. Uno a 4 miliardi e mezzo per tre anni: glieli dava il Parma. Sacchi direttore tecnico e Luca allenatore. Ci ha dormito su una notte a Londra e poi me l'ha detto. Avevo fatto un'ambasciata per Sacchi, toccò a me avvertirlo del rifiuto di Luca".
Mauro e i discorsi di Vialli sull'aldilà
Infine Mauro ricorda: "Luca era molto credente, non a caso aveva iscritto le sue figlie a una scuola cattolica. E lo ricordo alla cresima di Sofia, soffriva moltissimo ma era felice. Lui mi parlava molto di quello che lo avrebbe atteso dopo la vita. E io ascoltavo. Ascoltavo il mio amico Luca che immaginava l'aldilà".