Funerali Riva, oltre 30mila persone per l’ultimo saluto: commozione e applausi

La cerimonia si è svolta nella basilica di Nostra Signora di Bonaria: da Buffon a Zola presenti molte leggende del calcio italiano. Spalletti: "Eroi come lui non smetteranno mai di esserci vicini"

Fra imponenti misure di sicurezza e una macchina organizzativa che non tralascia nessun dettaglio, migliaia di persone hanno accolto l'arrivo del feretro di Gigi Riva presso la basilica di Nostra Signora di Bonaria, dove alle 16 sono stati celebrati i funerali di "Rombo di Tuono". Un lungo applauso, tra sciarpe e bandiere rossoblu, ha accolto, verso le 15, l'arrivo dell'ex attaccante del Cagliari. Tra i primi ad entrare nella basilica il Cagliari calcio guidato dal presidente Tommaso Giulini, dal tecnico Claudio Ranieri insieme a tutti i giocatori. All'esterno della chiesa presenti le corone di fiori inviate dal presidente della Fifa Gianni Infantino, le Fifa Legend e dalla Figc. Tantissime anche le sciarpe e i messaggi di ringraziamento lasciati dai tifosi rossoblù (e non solo) per ricordare il loro grande campione. Presenti al funerale anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Figc Gabriele Gravina e le principali autorità cittadine. Tra le leggende del calcio italiano hanno presenziato Gigi Buffon, Fabio Cannavaro, Demetrio Albertini, Gianfranco Zola insieme a Simone Perrotta e Marco Amelia. La salma di Gigi Riva sarà sepolta nel cimitero monumentale di Bonaria, in una cappella proprio accanto alla Basilica dove si sono svolti i funerali.

Le parole dell'arcivescovo di Cagliari

"Lo sport come vita, arte, disciplina, passione condivisa, che non si può comprare. Lo sport è gioia, dono del Creatore: tutto questo si celebra in Gigi Riva, i meriti sportivi e la grandezza dell'uomo, non sorprende la presenza oggi di tanti amici a ammiratori". È iniziata così l'omelia dell'arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, ai funerali di Rombo di Tuono. "Sono molte le immagini di questi giorni che celebrano la bellezza e la potenza di Riva, la sua esultanza con le lunghe braccia al cielo. Corri di nuovo e tieni ancora alte le tue braccia al cielo, corri e guarda in alto, in cielo con i tuoi genitori e la tua amata sorella".

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Riva, il figlio: "Se ne è andato un parente di tutti i sardi"

"Non è andato via solo il nostro papà  o il nonno, è andato via un familiare di tanti sardi e di tante persone che gli volevano bene. Ci dicevano che papà è stato un grande uomo, al di là del campione che è stato. Questa è la sua gente, quella che quando è venuto qui a 18 anni gli ha dato una famiglia, quella che aveva perso. Lui ha ricambiato tutto questo". Così uno dei due figli di Gigi Riva durante il suo funerale. Un intervento per ringraziare tutte le persone che hanno affollato la camera ardente per salutare il papà, il suo grazie anche alle istituzioni presenti, al ministro Abodi, a Gravina e alla Figc: "Ci tengo a ringraziarli, papà amava la maglia della Nazionale".

Il ricordo di Abodi

"Gigi Riva ha profonde radici nel passato, nel presente e che vogliamo proiettare nel futuro. Io credo che il calcio non possa permettersi di abbandonare lo spirito che ha incarnato Gigi Riva e che credo sia apprezzato da tutti i tifosi di calcio di qualunque maglia e da tutti gli sportivi e da una buona parte della comunità nazionale". Così il ministro dello Sport Andrea Abodi arrivando alla basilica di Bonaria per i funerali della leggenda azzurra. "I funerali solenni sono stati proclamati proprio perché si riconosce oltre alla cifra sportiva anche quella morale che oggettivamente non è diffusa in questo tempo", ha concluso ai microfoni di Sky.

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L'omaggio di Malagò

"Dire che ha reso orgoglioso il nostro mondo è dire poco, faccio fatica a trovare nel mondo dello sport qualcuno più integerrimo di lui sotto tutti i punti di vista". Lo ha detto Giovanni Malagò, a Cagliari per l'ultimo saluto a Gigi Riva. Il presidente del Coni ha ricordato quando venne proprio a Cagliari a consegnargli il Collare d'Oro, "unico caso perchè non ce la faceva a venire a ritirarlo. C'era Cagliari-Juve, lo trovai a fumare in uno stanzino e non voleva uscire. Poi, quando lo ha fatto, non voleva andarsene più. Ha iniziato a girare per il campo, salutava la gente alla quale sembrava non interessasse più la partita ma rendergli solo omaggio".

La commozione di Spalletti

"Eroi come Riva non smetteranno mai di esserci vicini, e noi dobbiamo avere la capacità di attingere a esempi così grandi del passato: lui aveva questa grande qualità di essere umile e perbene. Aveva la caratteristica di essere un protagonista senza voler attrarre i riflettori su di sè. Per lui erano importanti i suoi cari, gli amici. Emblematico il comportamento dopo la vittoria del mondiale: lui si eclissa per lasciare la luce agli altri". Così l'allenatore della Nazionale Luciano Spalletti, in visita con una delegazione azzurra alla camera ardente allestita alla Unipol Domus per Gigi Riva, scomparso lunedì sera a Cagliari. "Il soprannome dice molto: il suo tiro e il suo valore morale facevano più rumore delle sue parole. Lui aveva il cannocchiale nel suo piede sinistro per mettere il bersaglio nell'obiettivo. Quando facevo la raccolta di figurine, la sua era quella più ambita".

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Fra imponenti misure di sicurezza e una macchina organizzativa che non tralascia nessun dettaglio, migliaia di persone hanno accolto l'arrivo del feretro di Gigi Riva presso la basilica di Nostra Signora di Bonaria, dove alle 16 sono stati celebrati i funerali di "Rombo di Tuono". Un lungo applauso, tra sciarpe e bandiere rossoblu, ha accolto, verso le 15, l'arrivo dell'ex attaccante del Cagliari. Tra i primi ad entrare nella basilica il Cagliari calcio guidato dal presidente Tommaso Giulini, dal tecnico Claudio Ranieri insieme a tutti i giocatori. All'esterno della chiesa presenti le corone di fiori inviate dal presidente della Fifa Gianni Infantino, le Fifa Legend e dalla Figc. Tantissime anche le sciarpe e i messaggi di ringraziamento lasciati dai tifosi rossoblù (e non solo) per ricordare il loro grande campione. Presenti al funerale anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Figc Gabriele Gravina e le principali autorità cittadine. Tra le leggende del calcio italiano hanno presenziato Gigi Buffon, Fabio Cannavaro, Demetrio Albertini, Gianfranco Zola insieme a Simone Perrotta e Marco Amelia. La salma di Gigi Riva sarà sepolta nel cimitero monumentale di Bonaria, in una cappella proprio accanto alla Basilica dove si sono svolti i funerali.

Le parole dell'arcivescovo di Cagliari

"Lo sport come vita, arte, disciplina, passione condivisa, che non si può comprare. Lo sport è gioia, dono del Creatore: tutto questo si celebra in Gigi Riva, i meriti sportivi e la grandezza dell'uomo, non sorprende la presenza oggi di tanti amici a ammiratori". È iniziata così l'omelia dell'arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, ai funerali di Rombo di Tuono. "Sono molte le immagini di questi giorni che celebrano la bellezza e la potenza di Riva, la sua esultanza con le lunghe braccia al cielo. Corri di nuovo e tieni ancora alte le tue braccia al cielo, corri e guarda in alto, in cielo con i tuoi genitori e la tua amata sorella".

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