Le esultanze passate alla storia, la Juve fa tendenza: tre ex in classifica

Celebrazioni diventate iconiche, gesti che hanno fatto discutere, momenti di calcio che hanno lasciato il segno: ecco la graduatoria della rivista FourFourTwo

Il calcio è fatto di giocatori che ne hanno segnato la storia, di partite evidenziate in rosso negli annali. Ma ad entrare nel cuore e nella memoria degli appassionati, ad essere scolpite nella narrazione di questo sport, ci sono state anche esultanze e celebrazioni dei gol divenute iconiche. Da quelle in tempi più recenti (come il festeggiamento di Cristiano Ronaldo, divenuto rinomanto in tutto il mondo e imitato da moltissimi) andando a ritroso nei decenni passati. Da chi esulta allo stesso modo in maniera ricorrente, fino a celebrazioni estemporanee ma che hanno lasciato il segno. La rivista FourFourTwo ha pubblicato una lista delle 32 esultanze più celebri nella storia del calcio.

32. Erling Haaland

Erling Haaland ama esprimersi in diversi modi dopo i suoi numerosi gol, ma per un periodo il norvegese è stato conosciuto soprattutto per il suo marchio di fabbrica, ovvero la celebrazione "zen". La posa deriva dalla sua passione per la meditazione e nel 2020 è stata bizzarramente derisa dall'intera squadra del Paris Saint-Germain dopo la vittoria in Champions League contro il suo vecchio club, il Borussia Dortmund.

31. Bafetimbi Gomis

Dopo aver segnato per lo Swansea City contro il Manchester United nel 2015, Bafetimbi Gomis si è inginocchiato e ha strisciato come una pantera. Questa esultanza, che una volta ha spaventato un raccattapalle in Arabia Saudita, è stata utilizzata da Gomis nel corso della sua carriera. Si pensa che la celebrazione risalga ai tempi del Saint-Ettiene, dove è emerso da giovane, come omaggio a Salif Keita che era soprannominato "la Pantera Nera".

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30. Vincenzo Montella

Per la sua piccola statura e per la sua caratteristica esultanza in occasione dei gol, che lo vedeva spalancare le braccia come ali mentre si lanciava in picchiata da una parte all'altra, Vincenzo Montella era soprannominato "l'aeroplanino".

29. Temuri Ketsbaia

La bizzarra esultanza di Temuri Ketsbaia per il Newcastle United contro il Bolton Wanderers nel 1998 è più memorabile di qualsiasi cosa il georgiano abbia fatto in campo nei suoi tre anni al club. Infastidito per essere stato escluso dalla formazione titolare dopo un infortunio, dopo il gol vittoria in extremis, ha lanciato la maglietta tra la folla, ha cercato di togliersi gli scarpini e poi, in un momento di rabbia, ha preso a calci i cartelloni pubblicitari. Vergognandosi dell'incidente, ha affermato di non aver mai più guardato la partita.

28. Robbie Keane

Una ruota, una corsa in avanti e una mitragliata finale. La sua esultanza era una ginnastica amatoriale. Roba da parco giochi, insomma. Ma lui lo ha fatto per tutta la sua carriera ed è diventato il suo simbolo.

27. Raul

L'ex attaccante della Spagna e del Real si baciava l'anulare dopo aver segnato, un gesto che forse non è il più emozionante, ma che è diventato iconico. È famoso anche per essersi messo il dito sulle labbra dopo aver segnato in un Clasico contro il Barcellona al Camp Nou nel 1999.

26. Facundo Sava

Il periodo trascorso da Facundo Sava al Fulham non è stato memorabile, ma l'attaccante argentino si è distinto per un altro aspetto. Teneva una maschera nel calzino e la indossava per festeggiare i gol. Aveva iniziato questa abitudine in Argentina, dopo una vittoria in extremis contro l'Estudiantes. In Premier ha usato una maschera di Zorro e poi una più tradizionale bianca e nera. 

25. Edinson Cavani

L'attaccante uruguaiano festeggia con l'arco e la freccia, che secondo lui è un omaggio ai nativi del suo Paese.

24. Craig Bellamy

Craig Bellamy è stato al centro delle cronache prima della sfida di Champions League del Liverpool contro il Barcellona al Camp Nou nel 2007 per aver aggredito il compagno di squadra John-Arne Riise con una mazza da golf durante un breve viaggio in Portogallo. Entrambi i giocatori iniziarono la partita e, giustamente, segnarono i gol della vittoria per 2-1 dei Reds. Dopo il gol l'ex attaccante del Galles ha festeggiato con un colpo di golf immaginario. Molti giocatori hanno riso, ma Riise ha poi definito il gesto irrispettoso.

23. Eto'o

Jose Mourinho ha suscitato polemiche nel 2014 quando ha messo in dubbio l'età dell'attaccante Samuel Eto'o. "Abbiamo Eto'o ma ha 32 anni, forse 35, chi lo sa?", ha detto il portoghese in conferenza stampa. Il camerunense ha risposto brillantemente segnando nella partita successiva del Chelsea, contro il Tottenham, e ha festeggiato vicino alla bandierina del calcio d'angolo mimando un uomo anziano che soffre e fatica a camminare.

22. Julius Aghahowa

Molti giocatori hanno festeggiato con capriole o salti mortali nel corso degli anni, tra cui Miroslav Klose, Obafemi Martins, Nani, Tresor Lomana LuaLua e Jose Dominguez, ma nessuno come Julius Aghahowa.

Il nigeriano si è imposto all'attenzione del mondo in occasione della Coppa del Mondo del 2002, dove ha segnato l'unico gol delle Super Aquile - nella sconfitta per 2-1 contro la Svezia - e ha festeggiato con sei capriole all'indietro e un salto mortale. Impressionante, anche se un po' vistoso.

21. Alan Shearer

Quando Alan Shearer segnava, si sapeva sempre cosa sarebbe successo dopo: un braccio alzato in aria e un grande sorriso mentre correva da solo. E lo ha fatto per 260 volte.

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20. Tim Cahill

Tim Cahill ha trascorso otto anni all'Everton tra il 2004 e il 2012 e il centrocampista australiano è diventato famoso per la sua iconica celebrazione del gol. In incontro di boxe con la bandierina.

19. Jimmy Bullard

Nel 2008, quando l'Hull City era in svantaggio per 4-0 contro il Manchester City nel giorno di Santo Stefano, il manager Phil Brown fece l'insolito passo di fare il discorso alla squadra nell'intervallo in campo. Così, quando Jimmy Bullard ha pareggiato sull'1-1 nella stessa partita della stagione successiva, il centrocampista ha rievocato la scena, indicando i suoi compagni di squadra e gesticolando mentre erano seduti in campo.

18. Emmanuel Adebayor

Emmanuel Adebayor è passato dall'Arsenal al Manchester City nel 2009 e ha dato vita a una delle celebrazioni più famose della Premier League quando ha segnato contro il suo vecchio club in una vittoria per 4-2.

Dopo aver realizzato il 3-1 per il City, si è girato e ha fatto uno scatto di 90 metri per festeggiare davanti ai tifosi dei Gunners, inginocchiandosi. Si è poi scusato.

17. Pierre-Emerick Aubameyang & Marco Reus

Dopo il gol di Pierre-Emerick Aubameyang che ha portato in vantaggio il Borussia Dortmund contro lo Schalke nel 2015, il gabonese e il compagno di squadra Marco Reus hanno indossato le maschere di Batman e Robin per festeggiare.

16. Robbie Flower

Sconvolto dalle continue voci sull'uso di droga, Robbie Fowler ha reagito con un'esultanza controversa dopo aver segnato un rigore contro l'Everton nell'aprile 1999. L'attaccante del Liverpool si è inginocchiato di fronte ai tifosi avversari, si è portato un dito alla narice sinistra e ha messo il naso sulla linea bianca come se stesse sniffando cocaina. Poi è stato punito con una squalifica di quattro partite.

15. Diego Maradona

Dopo un rapido scambio di passaggi appena fuori dall'area con un paio di compagni di squadra, Diego Maradona ha toccato e poi ha spinto un sinistro nell'angolino in alto. È stato un gol straordinario, ma l'esultanza ha destato sospetti: è corso a bordo campo e ha urlato verso una telecamera, con gli occhi spalancati. Pochi giorni dopo, è stato rimandato a casa per non aver superato un test antidoping e non ha giocato mai più con l'Argentina.

14. Eric Cantona 

Dopo un fantastico gol contro il Sunderland nel 1996, l'attaccante francese, con il colletto alzato, ha gonfiato il petto e si è limitato a stare in piedi e a fare una lenta giravolta con aria arrogante per raccogliere gli applausi prima di alzare le braccia. Un classico di Cantona.

13. Mario Balotelli

Durante il suo periodo al Manchester City, Mario Balotelli è stato regolarmente sulle prime pagine dei tabloid per ogni sorta di controversia fuori dal campo. Dopo aver segnato in un derby contro il Manchester United nell'ottobre 2011, l'italiano ha risposto rivelando una maglietta intima. "Perché sempre io?".

12. Fabrizio Ravanelli

L'esultanza dell'attaccante italiano oggi non sarebbe permessa, dopo le nuove regole introdotte nel 2004. Si alzava la maglia e la girava sopra la testa, correndo in mezzo al campo.

11. Diego Maradona & Claudio Caniggia

Claudio Caniggia ha realizzato una tripletta per il Boca Juniors nella vittoria per 4-1 contro gli acerrimi rivali del River Plate alla Bombonera nel luglio 1996 e, tra i festeggiamenti, l'attaccante si è scambiato un famoso bacio sulle labbra con il compagno di squadra Diego Maradona.

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10. Lionel Messi

Lionel Messi punta due dita al cielo dopo ogni gol per ricordare la nonna materna, che lo ha portato per la prima volta a giocare a calcio quando era un bambino e discuteva con l'allenatore perché giocasse, nonostante la sua piccola statura.

Ma dopo che il suo 500° gol al Barcellona ha regalato ai lbaugrana una vittoria per 3-2 contro il Real Madrid nel 2017, l'argentino ha dato vita a una celebrazione speciale togliendosi la maglietta e mostrandola alla folla del Santiago Bernabeu. 

9. Peter Crouch

Peter Crouch ha dichiarato di aver eseguito per la prima volta la sua danza robotica durante una festa a casa di David Beckham. Nella vittoria amichevole dell'Inghilterra per 6-0 contro la Giamaica prima dei Mondiali del 2006, l'ha mostrata al mondo.

8. Andres Iniesta

Andres Iniesta segna il gol più importante nella storia della Spagna, quello che ha consentito alla Furia Roja di vincere il suo primo Mondiale, nel 2010, ai danni dell'Olanda. Al momento dell'esultanza, Iniesta toglie la maglia e appare una scritta sopra la sua canotta: "Dani Jarque sempre con noi". capitano dell'Espanyol Jarque era scomparso nel 2009, dopo un arresto cardiaco durante un allenamento in Italia. E così Iniesta ha voluto ricordare il collega e amico. Dopo il triplice fischio il compagno di squadra Jesus Navas si è tolto la maglietta per rivelare un messaggio molto simile. Il destinatario, stavolta, Antonio Puerta, scomparso dopo un collasso in campo durante una partita del Siviglia contro il Getafe nel 2007.

7. Cristiano Ronaldo

Nel 2012 il suo "Calma, calma" al Camp Nou, dopo il gol vittoria sul Barcellona era diventato un cult. Eppure, qualche tempo dopo, è riuscito a superarsi. Durante il tour estivo nel 2013, con la maglia del Real Madrid, segna contro il Chelsea ed esulta per la prima volta saltando in zona bandierina del calcio d'angolo e urlando "Siuuu" (in portoghese "sì"). Un'esultanza che è piaciuta così tanto che CR7 non ha smesso più di farla. Nei fatti è diventata la celebrazione più iconica dei tempi moderni, con imitazioni da parte di tantissimi calciatori e sportivi. L'ultimo in ordine di tempo, Vinicius dopo le reti siglate nella Supercoppa di Spagna contro il Barcellona.

6. Jurgen Klinsmann

Jurgen Klinsmann, dopo le esperienza all'Inter e al Monaco, arrivò in Inghilterra con la fama di tuffatore. Eppure riuscì a far riceredere molti dei suoi critici mostrando un grande senso dell'umorismo nel giorno del suo debutto con la maglia Tottenham, nel 1994. Incredibile la partita ad Hillsborough contro lo Sheffield Wednesday, terminata 4-3 per gli Spurs. E fu proprio il tedesco a segnare, di testa, la quarta rete della squadra del nord di Londra. Dopo la sua rete, Klinsmann si gettò a terra simulando un tuffo, e i suoi compagni di squadra lo seguirono in quella che resta tutt'oggi una memorabile esultanza.

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5. Roger Milla

Nei mondiali italiani del 1990 una delle storie più belle la scrisse il Camerun, che arrivò fino ai quarti di finali, perdendo solo ai tempi supplementari contro l'Inghilterra. Icona di quella squadra fu sicuramente Roger Milla, capace di segnare 4 reti in quel torneo, e festeggiando ogni gol correndo vicino la bandierina e cimentandosi in una simpatica danza.

4. Wayne Rooney

È il 2015, il Manchester United si appresta a scendere in campo in una delle classiche della Premier League, contro il Tottenham. Poche ore prima del match il simbolo dei Red Devils, Wayne Rooney, è apparso sulla prima pagina di un giornale scandalistico, apparentemente "steso" sul pavimento della cucina dopo un incontro amichevole di boxe con l'ex compagno di squadra, Phil Bardsley. E così, dopo aver segnato una rete stupenda che ha consentito allo United di portarsi sul 3-0 contro gli Spurs, Rooney ha risposto ai gossip tirando pugni immaginari alla bandierina del calcio d'angolo, cadendo poi all'indietro simulando di aver ricevuto un colpo del ko.

3. Paul Gascoigne

Alla vigilia degli Europei del 1996, i calciatori dell'Inghilterra erano stati inondati da critiche dopo la pubblicazione di alcuni scatti che li ritraevano intenti, durante una serata in Medio Oriente, a versarsi alcol l'un l'altro. E così quando nell'Europeo Cascogine segna una splendida rete contro la Scozia, decide di esultare a Wembley rievocando quegli scatti. In suo aiuto McManaman, Redknapp e Shearer, che lo idratano... con l'acqua.

2. Marco Tardelli

Una delle esultante più pure della storia del calcio. Marco Tardelli segna nella finale Mondiale del 1982 contro la Germiania dell'Ovest, e corre a pugni chiusi urlando "Gol! Gol!". L'Italia vincerà quella partita, al termine della quale lo stesso Tardelli dichiarò: "Dopo aver segnato, tutta la mia vita mi è passata davanti, la stessa sensazione che si dice si provi quando si sta per morire". La sua esultanza è diventata una delle più iconiche della Coppa del Mondo e, in generale, della storia del calcio.

1. Bebeto

Mondiale 1994, quarti di finale. Il Brasile affronta l'Olanda, Bebeto segna ed esulta cullando, insieme a Romario e Mazinho, un bimbo immaginario. Dietro l'esultanza la motivazione: la moglie del calciatore verdeoro, infatti, aveva dato alla luce pochi giorni prima il loro terzo figlio. Un'esultanza poi imitata più e più volte negli anni, ma la prima ed originale resta sempre la migliore. 

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Il calcio è fatto di giocatori che ne hanno segnato la storia, di partite evidenziate in rosso negli annali. Ma ad entrare nel cuore e nella memoria degli appassionati, ad essere scolpite nella narrazione di questo sport, ci sono state anche esultanze e celebrazioni dei gol divenute iconiche. Da quelle in tempi più recenti (come il festeggiamento di Cristiano Ronaldo, divenuto rinomanto in tutto il mondo e imitato da moltissimi) andando a ritroso nei decenni passati. Da chi esulta allo stesso modo in maniera ricorrente, fino a celebrazioni estemporanee ma che hanno lasciato il segno. La rivista FourFourTwo ha pubblicato una lista delle 32 esultanze più celebri nella storia del calcio.

32. Erling Haaland

Erling Haaland ama esprimersi in diversi modi dopo i suoi numerosi gol, ma per un periodo il norvegese è stato conosciuto soprattutto per il suo marchio di fabbrica, ovvero la celebrazione "zen". La posa deriva dalla sua passione per la meditazione e nel 2020 è stata bizzarramente derisa dall'intera squadra del Paris Saint-Germain dopo la vittoria in Champions League contro il suo vecchio club, il Borussia Dortmund.

31. Bafetimbi Gomis

Dopo aver segnato per lo Swansea City contro il Manchester United nel 2015, Bafetimbi Gomis si è inginocchiato e ha strisciato come una pantera. Questa esultanza, che una volta ha spaventato un raccattapalle in Arabia Saudita, è stata utilizzata da Gomis nel corso della sua carriera. Si pensa che la celebrazione risalga ai tempi del Saint-Ettiene, dove è emerso da giovane, come omaggio a Salif Keita che era soprannominato "la Pantera Nera".

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