La settimana di Giraudo: al Tar per ribaltare la Giustizia sportiva
L'appuntamento del 12 marzo è dunque potenzialmente storico. Tra pochi giorni, infatti, Giraudo e i suoi legali potrebbero cambiare la Giustizia Sportiva con il loro ricorso. Tutto nasce dalla condanna subìta dall'ex dirigente della Juventus nei processi sportivi di Calciopoli: la radiazione.
Il ricorso parte dal presupposto che l'ordinamento sportivo italiano, regolato dalla legge 17 dell'ottobre 2003, non sia compatibile con l'ordinamento dell'Unione Europea, che è superiore a qualsiasi ordinamento. E sul tavolo ci saranno una serie di domande.
La radiazione, di fatto un ergastolo, non è da considerarsi in contrasto con il principio di proporzionalità della pena? E poiché rappresenta l'esclusione a vita dal settore del calcio professionistico, non lede il suo diritto fondamentale di poter lavorare?