Pagina 2 | “Il Psg è una galera, ricatta i giocatori. Una volta Al Khelaifi disse…”

La situazione in casa Psg, con il futuro di Kylian Mbappé ancora tutto da decidere, è decisamente calda. Il fuoriclasse vorrebbe restare fino al 2024 (quando scade il suo contratto) per intascare il bonus fedeltà e per cercare di ottenerne un altro per il trasferimento al Real Madrid. Dall'altro lato, il club parigino non intende assolutamente perderlo a zero. Sulla situazione tra il Psg e Mbappé e in generale sui comportamenti del club di Al Khelaifi, attualmente sotto indagine della polizia, si è voluto esprimere con parole forti Donato Di Campli, ex procuratore di Verratti che aveva cercato di far trasferire l'italiano dalla squadra francese al Barcellona, senza però riuscirci.

Di Campli: "Al Psg Verratti è stato da sempre in carcere"

In un'intervista per Relevo, Di Campli ha dichiarato: "A Parigi i giocatori sono incarcerati. Non si fa mai quello che vogliono loro, ma solo ciò che decide il club. È una prigione e si fanno ricatti. L'attitudine del Psg è sempre stata questa". In merito al mancato trasferimento di Verratti in Spagna, l'ex procuratore ha attaccato il presidente dei francesi: "Al Khelaifi mi disse che se avessi continuato a tentare di concludere l'operazione con il Barcellona Verratti mi avrebbe lasciato... e alla fine è successo. Sono sicuro che Marco ha avuto paura, non lo riconoscerà ma è così. Dal giorno in cui è arrivato è stato in carcere. Se vai contro di loro si trasforma in qualcosa di personale, Bartomeu continuava a chiamare Al Khelaifi ma lui non ha mai risposto neanche al telefono".

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Di Campli: "Mbappé? Per il Psg è una questione di immagine"

Parole decisamente forti quelle dell'ex procuratore, che ha poi parlato della situazione di Mbappé: "Per il Psg questa è una questione di immagine. Lo è stata anche l'anno scorso, quando addirittura Macron si attivò per non farlo partire. Mi riferisco anche a questo quando parlo di ricatti. Il Psg difficilmente accetterà una sconfitta su questa situazione, ora sembra che il giocatore ha il coltello dalla parte del manico ma sono sicuro che il club si vorrà far valere". Infine, Di Campli ha concluso tornando sulla sua esperienza a Parigi: "È stato bruttissimo, gli importano solo i soldi, è una squadra che non ha anima. L'emiro e Al Khelaifi pensano che si possa comprare tutto con il denaro, ma si è già visto che non è possibile".

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Di Campli: "Mbappé? Per il Psg è una questione di immagine"

Parole decisamente forti quelle dell'ex procuratore, che ha poi parlato della situazione di Mbappé: "Per il Psg questa è una questione di immagine. Lo è stata anche l'anno scorso, quando addirittura Macron si attivò per non farlo partire. Mi riferisco anche a questo quando parlo di ricatti. Il Psg difficilmente accetterà una sconfitta su questa situazione, ora sembra che il giocatore ha il coltello dalla parte del manico ma sono sicuro che il club si vorrà far valere". Infine, Di Campli ha concluso tornando sulla sua esperienza a Parigi: "È stato bruttissimo, gli importano solo i soldi, è una squadra che non ha anima. L'emiro e Al Khelaifi pensano che si possa comprare tutto con il denaro, ma si è già visto che non è possibile".

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