Bonucci: "Potevo andare al Real". Poi stoccata ad Allegri: "Ringrazio Conte"

Il difensore snobba il suo ex tecnico ai tempi della Juve anche come modello: "L'esempio è Ancelotti"

"A volte basta un attimo per dimenticare una vita, ma a volte non basta una vita per dimenticare un attimo". La sensazione è quella di Jim Morrison, ma è un pensiero che non è tanto lontano da quello di Leonardo Bonucci. In estate il suo addio alla Juve e da quel momento non sono mancate alcune polemiche con qualche frase rivolta verso Allegri dopo il suo approdo all'Union. Anche a Marca spiega come stia vivendo questo allontanamento a distanza di mesi. Passato, presente e un futuro da scrivere, magari come allenatore, e qualche retroscena: Bonucci si racconta. 

Bonucci, addio alla Juve e futuro allenatore

E' un Bonucci a 360° quello che ha parlato a Marca e per prima cosa ha parlato dell'addio alla Juve e del suo momento attuale: "Oggi sono più sereno, meno arrabbiato per quello che è successo quest'estate. Devo guardare avanti. Il mio passato con la Juventus è stato meraviglioso, volevo chiudere lì la mia carriera. Sono grato ad Agnelli, Paratici e Nedved e, soprattutto, Antonio Conte, l'allenatore che più mi ha aiutato a crescere. Ho è che ho sempre dato il massimo per fare del mio meglio per il club. Spesso mi capita di sentire qualche ex compagno". E sul tornare alla Juve ha spiegato: "E' uno dei miei obiettivi. Voglio fare l'allenatore e sicuramente la Juve è uno dei club che mi piacerebbe allenare". Poi un ricordo sulla Champions e la finale persa a Cardiff: "Battere il Real Madrid con il gol dell'ex Morata è stato un momento importante con la maglia bianconera, peccato poi aver incontrato il Barcellona, uno dei migliori nella storia, in quella finale. Ma eliminare il Real è stata la consacrazione di quello che la squadra stava diventando". E poi ha svelato un retroscena di mercato sul Real Madrid...

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Bonucci, retroscena Real e modello Ancelotti

Bonucci ha raccontato anche un curioso retroscena di mercato: "Sono stato molto vicino a trasferirimi al Real Madrid. Era l'estate del 2017 dopo la finale persa a Cardiff. Hanno parlato tantissimo con il mio agente ma poi non si è chiuso perché hanno cercato un giocatore più giovane e non un trentenne. E' stato bello nonostante sia andata così perché provo grande ammirazione per il club oltre ad affetto e rispetto". E poi ha continuato: "E' uno dei più grandi club al mondo, sarebbe stato un sogno e poi hanno un grande maestro in panchina, Ancelotti". Proprio sul tecnico italiano ha detto: "E' un esempio se vuoi fare l'allenatore. Non ho avuto la fortuna di essere allenato, ma ho sentito tanti giocatori parlare molto bene. L'ho visto più da vicino al Napoli e penso che  con lui si possa imparare tanto. Quando vinci per 20 anni non può mai essere un caso, oltre a questo c'è anche un grande valore umano. Questa è la sua grandezza". Dal passato alle difficoltà incontrate in questi primi mesi all'Union Berlino...

 

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Bonucci, momento Union e difficoltà iniziali

L'ex difensore della Juve ha spiegato anche il momento della squadra oltre ai suoi primi mesi personali all'Union: "Per me è stato un grande cambiamento, soprattutto stare lontano dalla mia famiglia, perché loro sono a Torino. Il primo mese e mezzo non nego sia stato molto complicato perché mi sono ritrovato in una città totalmente sconosciuta, però a poco a poco mi sono ambientato. Mi manca l'Italia e mi manca la mia famiglia, vivere la quotidianità con mia moglie e i miei figli, ma nella vita bisogna anche avere il coraggio di affrontare nuove esperienze. Tutti sapevano quello che volevo ma sto vivendo questo momento con maturità e serenità. Ora è tutto più semplice". A proposito di figli ha parlato anche del momento di paura vissuto qualche anno fa: "Sono esperienze che ti fanno capire le priorità della vita. Il male non guarda in faccia nessuno. Siamo stati fortunati. Grazie all'intervento dei medici dell'ospedale Regina Margherita, Matteo è ora un bambino sanissimo, che può fare qualsiasi cosa. Questo ti dà un altro modo di guardare tutto. Ti dà forza, guardi la famiglia in modo diverso". Sulla squadra e i risultati negativi: "Questa situazione non ha aiutato ma spero che con la vittoria di sabato tutto si possa sistemare per tornare a recuperare gli obiettivi fissati a inizio stagione. Nel calcio non bisogna mai dire mai". Dal momento personale alla sfida in Champions contro i blancos...

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Bonucci, ultima Champions e sfida al Real Madrid

Leonardo Bonucci non potrà giocare la sua ultima gara in Champions League, perché l'ammonizione contro il Braga l'ha incluso nella lista dei giocatori squalificati: "Mi dispiace tantissimo non esserci contro il Real perché è una gara molto importante. Con una vittoria abbiamo buone possibilità di andare in Europa League. Per vincere, però, dobbiamo stare attenti alle loro individualità, ma alcuni di loro non ci saranno. Restano ugualmente forte". Su Bellingham: "E' un extraterrestre. Sono sorpreso di come un ragazzo di 20 anni si sia adattato così velocemente a una squadra come il Real Madrid. Lui non ha avuto bisogno di tempo ed è per questo che è considerato un grande talento. E' un candidato al Pallone d'Oro per i prossimi anni". Non solo Jude: "Ho un'ammirazione per Modric, con cui ho un rapporto di affetto. Fare quello che ha fatto lui in carriera è una cosa pazzesca. Un giocatore eccezionale, con lui in campo sembra che il Real abbia tre o quattro giocatori in più. Questo spiega la sua grandezza ". 

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"A volte basta un attimo per dimenticare una vita, ma a volte non basta una vita per dimenticare un attimo". La sensazione è quella di Jim Morrison, ma è un pensiero che non è tanto lontano da quello di Leonardo Bonucci. In estate il suo addio alla Juve e da quel momento non sono mancate alcune polemiche con qualche frase rivolta verso Allegri dopo il suo approdo all'Union. Anche a Marca spiega come stia vivendo questo allontanamento a distanza di mesi. Passato, presente e un futuro da scrivere, magari come allenatore, e qualche retroscena: Bonucci si racconta. 

Bonucci, addio alla Juve e futuro allenatore

E' un Bonucci a 360° quello che ha parlato a Marca e per prima cosa ha parlato dell'addio alla Juve e del suo momento attuale: "Oggi sono più sereno, meno arrabbiato per quello che è successo quest'estate. Devo guardare avanti. Il mio passato con la Juventus è stato meraviglioso, volevo chiudere lì la mia carriera. Sono grato ad Agnelli, Paratici e Nedved e, soprattutto, Antonio Conte, l'allenatore che più mi ha aiutato a crescere. Ho è che ho sempre dato il massimo per fare del mio meglio per il club. Spesso mi capita di sentire qualche ex compagno". E sul tornare alla Juve ha spiegato: "E' uno dei miei obiettivi. Voglio fare l'allenatore e sicuramente la Juve è uno dei club che mi piacerebbe allenare". Poi un ricordo sulla Champions e la finale persa a Cardiff: "Battere il Real Madrid con il gol dell'ex Morata è stato un momento importante con la maglia bianconera, peccato poi aver incontrato il Barcellona, uno dei migliori nella storia, in quella finale. Ma eliminare il Real è stata la consacrazione di quello che la squadra stava diventando". E poi ha svelato un retroscena di mercato sul Real Madrid...

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