Girona, Guardiola e la favola della Liga
Ma cosa hanno in comune City Group, Girona e Guardiola? Beh tanto se non tutto in realtà. La proprietà, fondata da Mansur e Al Mubarak, ha prelevato le quote del club nel 2017 lasciando lo stesso 44.3% a Pere Guardiola, il fratello di Pep. Ruota tutto qui attorno per quanto riguarda la galassia City, il resto l'ha fatto, e lo sta facendo, la squadra sul campo. Dopo il pari con la Real Sociedad alla prima giornata, sono arrivate sei vittorie consecutive, l'ultima allo Stadio della Ceramica, in rimonta. La favola del Girona in realtà è partita dalla scorsa stagione: il decimo posto conquistato anche grazie alle reti di Castellanos (in estate ceduto alla Lazio) è stato il miglior risultato del club alla sua terza partecipazione (quarta quest'anno) nella Liga. Nel mercato estivo c'è stato un grande cambiamento, ma questo non ha scombinato i piani del Girona.
Tra le conferme della squadra anche due vecchie conoscenze del calcio italiano: David Lopez, ex centrocampista del Napoli, è stato reinventato centrale di difesa da Michel e in attacco Stuani, idolo dei tifosi bianocorossi con 109 gol realizzate in meno di 200 presenze (191 per la precisione). Nel mercato estivo poi sono arrivati Dovbyk (attaccante cercato anche dal Torino), Eric Garcia (in prestito dal Barcellona) e Blind per completare il pacchetto difensivo oltre alle qualità di Savio (19enne e miglior assistman della squadra con 4 passaggi vincenti) e Yangel Herrera (acquistato dal Manchester City) a centrocampo. Un mix d'esperienza e qualità per raggiungere risultati inaspettati. L'orchestra perfetta per il direttor Michel, allenatore che ha saputo plasmare con il suo 4-1-4-1 (o 4-2-3-1) una squadra da favola: diciannove punti in sette giornate (primo posto come per il City in Premier), ma il bello deve ancora venire. Sì, perché nel prossimo weekend al 'Montilivi' è atteso il Real Madrid di Ancelotti... e Girona vuole continuare a sognare.
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