Da Maguire a Onana, rinascita United: quando i reietti diventano eroi

Il difensore, il portiere e McTominay, dopo tanti errori, si sono trasformati in trascinatori
Da Maguire a Onana, rinascita United: quando i reietti diventano eroi

La verità è che per ritrovarsi spesso bisogna toccare il fondo. Il fondo, calcisticamente parlando, Harry Maguire lo ha sfiorato in quella che per lui è stata un’estate travagliata, figlia di anni deludenti e di errori che sembravano aver intaccato una carriera che tutti si aspettavano diversa, soprattutto alla luce di quei quasi 90 milioni sborsati nel 2019 dai Red Devils per strapparlo al Leicester.

Maguire, in estate a un passo dall'addio

Una montagna di denaro che il 30enne di Sheffield si è trascinato addosso come un fardello che, stagione dopo stagione, errore dopo errore, ha quasi finito per schiacciarlo. Un fardello reso ancora più pesante dalla meschinità dei social media e da quell’ignobile pratica di sparare sul malcapitato di turno in virtù di un anonimato che garantisce impunità. E così, insulto dopo insulto, meme dopo meme, in estate il reietto Maguire sembrava aver finito i suoi giorni in quel di Manchester. A comunicarglielo era stato lo stesso ten Hag: "Giocherai poco", gli aveva detto. Tanto che il passaggio al West Ham sembrava cosa fatta. Non per lui, però, deciso a far saltare l’affare per giocarsi le proprie carte, pur consapevole di una gerarchia difficile da scalare. E così, complici gli infortuni di Varane e Licha Martinez, il suo momento è arrivato, coincidendo proprio coi giorni più bui per ten Hag e la sua squadra (peggior partenza dall’86). Nelle ultime 3 gare, quelle contro Brentford, Sheffield United e Copenaghen, il centrale è sceso in campo da titolare, fornendo l’assist per il gol vittoria al fotofinish contro le Bees, vincendo il premio di migliore in campo contro lo Sheffield, e realizzando la rete da 3 punti nell’ultima sfida di Champions. Insomma, da reietto a reuccio tanto velocemente quanto inaspettatamente.

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McTominay e Onana, da protagonisti inattesi a eroi

Fra l’altro, Maguire non è l’unico ripudiato a cui ten Hag dovrebbe far erigere una statua. L’altro emarginato diventato improvvisamente eroe si chiama Scott McTominay: lo scozzese, già leggenda nella terra delle cornamuse grazie al suo vizio di segnare con la maglia della Tartan Army, con l’arrivo dell’olandese era finito nel ripostiglio di Old Trafford. Tanto che, prima di entrare in campo all’87’ della sfida con il Brentford e di segnare una doppietta fra il 93’ e il 97’, aveva giocato da titolare in sole 6 occasioni nelle ultime 38 gare di Premier. Da allora non è più uscito dal campo: e, guarda caso, sono arrivate 2 vittorie su 2. L’ultimo eroe, il più recente, è l’ex interista Onana. Dopo un inizio disastroso, fatto di errori spesso clamorosi, il portiere si è riscattato nell’ultima gara di Champions, parando un rigore al 97’. Insomma, tre protagonisti inattesi che stanno tenendo a galla la nave United: una nave che, però, continua a navigare in un mare insidiosissimo.

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La verità è che per ritrovarsi spesso bisogna toccare il fondo. Il fondo, calcisticamente parlando, Harry Maguire lo ha sfiorato in quella che per lui è stata un’estate travagliata, figlia di anni deludenti e di errori che sembravano aver intaccato una carriera che tutti si aspettavano diversa, soprattutto alla luce di quei quasi 90 milioni sborsati nel 2019 dai Red Devils per strapparlo al Leicester.

Maguire, in estate a un passo dall'addio

Una montagna di denaro che il 30enne di Sheffield si è trascinato addosso come un fardello che, stagione dopo stagione, errore dopo errore, ha quasi finito per schiacciarlo. Un fardello reso ancora più pesante dalla meschinità dei social media e da quell’ignobile pratica di sparare sul malcapitato di turno in virtù di un anonimato che garantisce impunità. E così, insulto dopo insulto, meme dopo meme, in estate il reietto Maguire sembrava aver finito i suoi giorni in quel di Manchester. A comunicarglielo era stato lo stesso ten Hag: "Giocherai poco", gli aveva detto. Tanto che il passaggio al West Ham sembrava cosa fatta. Non per lui, però, deciso a far saltare l’affare per giocarsi le proprie carte, pur consapevole di una gerarchia difficile da scalare. E così, complici gli infortuni di Varane e Licha Martinez, il suo momento è arrivato, coincidendo proprio coi giorni più bui per ten Hag e la sua squadra (peggior partenza dall’86). Nelle ultime 3 gare, quelle contro Brentford, Sheffield United e Copenaghen, il centrale è sceso in campo da titolare, fornendo l’assist per il gol vittoria al fotofinish contro le Bees, vincendo il premio di migliore in campo contro lo Sheffield, e realizzando la rete da 3 punti nell’ultima sfida di Champions. Insomma, da reietto a reuccio tanto velocemente quanto inaspettatamente.

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