Juve, c'è anche Chiesa nel mirino della Premier: i club interessati a Fede

Dopo l’operazione lampo per Tonali, il Newcastle pensa a un altro azzurro. Ma c’è pure l’interessamento del Liverpool: l’esterno dei bianconeri è un pallino di Klopp
Juve, c'è anche Chiesa nel mirino della Premier: i club interessati a Fede© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Il ciclone, come spiegava Leonardo Pieraccioni a metà anni Novanta, «‘un t’avverte: passa, piglia e porta via». Il ciclone che si sta abbattendo sul calcio europeo, in questo momento, è alimentato dalle ambizioni di mercato dei club della Premier League, alle cui spalle soffiano i petroldollari arabi, le ricche casse delle proprietà americane e le sterline di diritti tv miliardari.

La Serie A, in questo scenario di conquista albionica, non fa certo eccezione. Anzi. Basti pensare alle evoluzioni delle trattative nelle ultime 48 ore: il Newcastle che strappa di forza Tonali al Milan, il Tottenham che in quattro e quattr’otto si accalappia Vicario dall’Empoli. E via così, lungo un elenco che ben difficilmente si può ipotizzare già concluso. La stessa Juventus, in fondo, è già stata assorbita dalla scia di investimenti delle inglesi: i primi soldi incassati in questa delicata sessione estiva, infatti, sono arrivati dagli stessi Spurs che hanno riscattato Kulusevski. In questo caso, a ben vedere, si è trattato più di risolvere un problema che di creare una lacuna in organico. Ma tant’è. Le big della Premier – ma anche le medium, persino le small – stanno facendo valere la legge del ciclone. Che passa, piglia e porta via.

I sacrificabili

E chissà che le sterline inglesi, ora, non finiscano anche per far quadrare il prossimo bilancio alla Continassa. Gli strascichi lasciati dall’ultima stagione, a partire dal -10 inferto dalla giustizia sportiva a spazzar via la qualificazione dei bianconeri all’imminente Champions League, impongono infatti alla Juventus una rigida dieta: circa 140 milioni da far saltare fuori, tra incassi per i cartellini e risparmio sul monte ingaggi. Da qui, evidente, la necessità di dover ricorrere – con ogni probabilità – al sacrificio di una delle stelle di Allegri. Qualcuno in grado di assicurare alle casse bianconere, attraverso la cessione, una sessantina di milioni di euro. La cerchia non è poi così ampia: uno è Vlahovic, un altro Chiesa, un altro ancora Bremer. Tre profili seguiti con attenzione dai principali club europei e in particolare, appunto, da quelli della Premier.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Il prezzo

Nelle mire delle inglesi, negli ultimi giorni, è entrato soprattutto l’esterno della Nazionale, che proprio in azzurro nella recente “finalina” di Nations League contro l’Olanda ha dato sfoggio della ritrovata brillantezza dopo il lungo percorso di recupero seguito alla rottura del crociato. Il numero 7 bianconero sta recuperando lo smalto momentaneamente perduto e, di conseguenza, il suo profilo è tornato tra i più appetibili su scala internazionale. Hanno sondato il terreno Manchester United e Chelsea, oltre al Bayern Monaco. Ha chiesto informazioni più approfondite ancora il Newcastle. E, ora, sembra fare decisamente sul serio il Liverpool di Klopp, impegnato in una strutturale opera di ricostruzione. La Juventus, per quanto consapevole di dover vendere, non intende però svendere: la base di partenza della trattativa si aggira intorno ai 60 milioni di euro. Quanto reputato necessario per sanare i conti, quanto investito per strappare Chiesa ai tempi alla Fiorentina. L’esterno era sbarcato a Torino nel 2020 con un prestito biennale da 10 milioni, cui due anni più tardi era seguito il riscatto per 40 milioni fissi più altri 10 di eventuali bonus.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Le soluzioni

Il Liverpool ammicca, insomma. E i bianconeri non si voltano dall’altra parte. L’ex viola è un ragazzo ancora giovane, di indiscusso talento e pure italiano: rispetta appieno il prototipo del giocatore da cui ripartire disegnato alla Continassa, insomma. E però... E però è anche uno degli elementi con lo stipendio più pesante, al saldo delle mire ancora al rialzo da parte del suo entourage. E ha un contratto in scadenza nel 2025, dettaglio che metterebbe la Juventus in una posizione di debolezza la prossima estate se, nel frattempo, non si trovasse una quadra per il prolungamento. E, ancora, vanta rapporti al momento poco proficui con Allegri, che anche in campo fatica a trovarne una collocazione stabile ed efficace. Tutti motivi per cui il solido interesse da parte del Liverpool è monitorato con grande attenzione, nel processo che porterà alla definizione del fronte offensivo bianconero della prossima stagione. Un fronte in evitabile evoluzione, tanto che il solo Milik – appena riscattato – pare certo del suo futuro a Torino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Il ciclone, come spiegava Leonardo Pieraccioni a metà anni Novanta, «‘un t’avverte: passa, piglia e porta via». Il ciclone che si sta abbattendo sul calcio europeo, in questo momento, è alimentato dalle ambizioni di mercato dei club della Premier League, alle cui spalle soffiano i petroldollari arabi, le ricche casse delle proprietà americane e le sterline di diritti tv miliardari.

La Serie A, in questo scenario di conquista albionica, non fa certo eccezione. Anzi. Basti pensare alle evoluzioni delle trattative nelle ultime 48 ore: il Newcastle che strappa di forza Tonali al Milan, il Tottenham che in quattro e quattr’otto si accalappia Vicario dall’Empoli. E via così, lungo un elenco che ben difficilmente si può ipotizzare già concluso. La stessa Juventus, in fondo, è già stata assorbita dalla scia di investimenti delle inglesi: i primi soldi incassati in questa delicata sessione estiva, infatti, sono arrivati dagli stessi Spurs che hanno riscattato Kulusevski. In questo caso, a ben vedere, si è trattato più di risolvere un problema che di creare una lacuna in organico. Ma tant’è. Le big della Premier – ma anche le medium, persino le small – stanno facendo valere la legge del ciclone. Che passa, piglia e porta via.

I sacrificabili

E chissà che le sterline inglesi, ora, non finiscano anche per far quadrare il prossimo bilancio alla Continassa. Gli strascichi lasciati dall’ultima stagione, a partire dal -10 inferto dalla giustizia sportiva a spazzar via la qualificazione dei bianconeri all’imminente Champions League, impongono infatti alla Juventus una rigida dieta: circa 140 milioni da far saltare fuori, tra incassi per i cartellini e risparmio sul monte ingaggi. Da qui, evidente, la necessità di dover ricorrere – con ogni probabilità – al sacrificio di una delle stelle di Allegri. Qualcuno in grado di assicurare alle casse bianconere, attraverso la cessione, una sessantina di milioni di euro. La cerchia non è poi così ampia: uno è Vlahovic, un altro Chiesa, un altro ancora Bremer. Tre profili seguiti con attenzione dai principali club europei e in particolare, appunto, da quelli della Premier.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Juve, c'è anche Chiesa nel mirino della Premier: i club interessati a Fede
2
 
3