Morata, Simeone lo toglie dal mercato: "Resta all'Atletico, è il nostro 9"

In una lunga intervista a Marca l'allenatore dei Cholchoneros ha parlato del futuro del suo attaccante, del rinnovo e dell'interesse dall'Arabia Saudita
Morata, Simeone lo toglie dal mercato: "Resta all'Atletico, è il nostro 9"© EPA

Il Cholo Simeone ha bloccato la partenza di Alvaro Morata. Lo spagnolo nell'ultimo mese è finito all'interno di un vortice di voci di mercato che lo vedevano prima vicino alla Roma, che ha messo anche Milik tra i nomi per l'attacco, poi all'Inter, e si è parlato anche di un difficile ma non impossibile ritorno alla Juve, in caso di partenza di Vlahovic.

Le richieste del club non si sono mai spostate dai 20 milioni e l'allenatore non ha avuto mai dubbi su di lui. In un lungo colloquio, prima della partita amichevole contro il Villarreal, ha parlato con il centravanti della Nazionale per spiegargli il suo pensiero. E ne ha parlato a Marca.

Morata, Simeone e il mercato

Nell'intervista al quotidiano spagnolo, l'allenatore dell'Atletico Madrid, ha spiegato: "Abbiamo parlato con lui a lungo, molto a lungo. Gli abbiamo detto tutto quello che pensavamo. Che deve battere qui i suoi record. È in una situazione ideale e può fare bene, magari 18 gol. Per noi è un giocatore importante e ne abbiamo bisogno, l'unico 9 puro in squadra e resta con noi". L’Atletico è pronto a rinnovare fino al 2027 il contratto di Morata, peraltro giù allungato recentemente, con conseguente adeguamento economico.

Ecco perché le squadre interessate all'attaccante negli ultimi giorni hanno sondato altre piste: la Roma ha bussato alla porta dei bianconeri che hanno chiesto 15 milioni per Milik e poi ha messo nella lista anche Arnautovic e Zapata oltre al brasiliano Marcos Leonardo, che sta continuando il suo braccio di ferro con il Santos per essere ceduto. Dall'altra parte l'Inter, invece, è tornata a guardare in casa Porto per Taremi, meno costoso rispetto alla pista Balogun. Tra le alternative studiate da Marotta anche Beto dell'Udinese

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Simeone, l'Arabia Saudita e Cholismo

Simeone non ha parlato soltanto di Alvaro Morata, perché gli è stata fatta precisa domanda anche sul suo futuro, visto la scadenza di contratto nel 2024: "Voglio vincere e abbiamo un anno davanti a noi. L'altro sarà una conseguenza di questo. Non vedo il rinnovo come una priorità assoluta". Dal rinnovo alle voci dell'Arabia Saudita: "Capisco che l'Arabia stia crescendo, che ha bisogno di essere nutrita da grandi giocatori e allenatori. Questo è un lavoro, al di là della passione e dell'emozione, è un lavoro, ma io non tentenno per l'offerta dell'Arabia anche se la rilanciano, sono contento all'Atletico".

Poi ha risposto alle critiche sul modo di giocare della squadra ('Cholismo'): "Non mi dà più fastidio. Capisco che l'abbiano messa come un'etichetta, qualcosa che di per sé sarà così, qualunque cosa tu faccia. Per me, giocare bene è vincere. Non c'è modo di spiegare il tutto meglio. Abbiamo vinto la Liga nel 2021 con un girone d'andata straordinario. I tifosi vogliono sempre essere campioni, non sono contenti di arrivare terzi e questo è un bene per il club e per noi, che dobbiamo lottare per raggiungere quell'obiettivo".

Simeone, crescita Liga e gruppo Atletico

Nella lunga intervista a Marca, l'allenatore dei Cholchoneros si è soffermato anche sulla crescita campionato spganolo: "I rivali sono cresciuti: calcio inglese, italiano, tedesco. Quello spagnolo è più passivo, posizionato, meno intenso. Il nostro campionato è così. Solo il Real Madrid sono gli unici che competono bene. Hanno il ritmo e la qualità nei giocatori per poterlo fare. È il campionato che abbiamo che ha un altro ritmo. È più lento, più posizionale. Mancanza di velocità nel gioco, agilità".

Dal campionato alla gestione dello spogliatoio: "In assoluto la parte emotiva è quella che ha più bisogno di essere bilanciata. Vincono e credono di essere i re del mondo, vanno in panchina e vogliono andarsene, cadono al posto dell'allenatore, non mi mette, non mi parla". E l'esempio di Simeone è chiaro: "Non puoi parlare con tuo figlio tutti i giorni. Lo correggi, gli dai una linea di lavoro, ma devi lasciarlo crescere. Che i calciatori lavorino, che si guadagnino il posto, che soffrano, che da lì si divertano, poi capiranno cos'è l'Atletico. È il nostro modo di metterli in relazione. Questo è il motivo per cui abbiamo fatto bene per così tanto tempo. Non abbiamo cambiato il modo di rapportarci al calciatore".

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Il Cholo Simeone ha bloccato la partenza di Alvaro Morata. Lo spagnolo nell'ultimo mese è finito all'interno di un vortice di voci di mercato che lo vedevano prima vicino alla Roma, che ha messo anche Milik tra i nomi per l'attacco, poi all'Inter, e si è parlato anche di un difficile ma non impossibile ritorno alla Juve, in caso di partenza di Vlahovic.

Le richieste del club non si sono mai spostate dai 20 milioni e l'allenatore non ha avuto mai dubbi su di lui. In un lungo colloquio, prima della partita amichevole contro il Villarreal, ha parlato con il centravanti della Nazionale per spiegargli il suo pensiero. E ne ha parlato a Marca.

Morata, Simeone e il mercato

Nell'intervista al quotidiano spagnolo, l'allenatore dell'Atletico Madrid, ha spiegato: "Abbiamo parlato con lui a lungo, molto a lungo. Gli abbiamo detto tutto quello che pensavamo. Che deve battere qui i suoi record. È in una situazione ideale e può fare bene, magari 18 gol. Per noi è un giocatore importante e ne abbiamo bisogno, l'unico 9 puro in squadra e resta con noi". L’Atletico è pronto a rinnovare fino al 2027 il contratto di Morata, peraltro giù allungato recentemente, con conseguente adeguamento economico.

Ecco perché le squadre interessate all'attaccante negli ultimi giorni hanno sondato altre piste: la Roma ha bussato alla porta dei bianconeri che hanno chiesto 15 milioni per Milik e poi ha messo nella lista anche Arnautovic e Zapata oltre al brasiliano Marcos Leonardo, che sta continuando il suo braccio di ferro con il Santos per essere ceduto. Dall'altra parte l'Inter, invece, è tornata a guardare in casa Porto per Taremi, meno costoso rispetto alla pista Balogun. Tra le alternative studiate da Marotta anche Beto dell'Udinese

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