Mbappé, era solo pubblicità ingannevole. Il Psg fa tremare la Serie A

Altro che rinnovo, il fuoriclasse francese andrà via a fine stagione a zero euro. E il club parigino è pronto a pescare nel nostro campionato

BARCELLONA - Kylian Mbappé andrà via dal Paris Saint Germain a fine stagione. E questa volta lo farà per davvero. È già, perché non lo ha solo deciso - quello lo aveva fatto anche due anni fa - ma lo ha anche fatto sapere al club francese, prima di spifferarlo in giro obbligando, di fatto, Nasser Al Khelaifi alla resa pubblica: «Il club conferma che Kylian ci ha comunicato la sua decisione di lasciare il Psg alla fine della stagione 2023-2024». E dire che, poco meno di due anni fa, quando il fenomeno di Bondy - dopo aver subito ogni tipo di pressione possibile e immaginabile (compresa quella decisiva del presidente della repubblica francese, Emmanuel Macron) - aveva annunciato che avrebbe rinnovato il proprio contratto con il Psg, la società parigina lo aveva mandato in sala stampa con una maglia che celebrava l'accordo fino al "2025".

Mbappé e le parole di Al Khelaifi

E, invece, poco dopo si scoprì che altro non era che pubblicità ingannevole. E già, perché Mbappé si era impegnato fino al 2024, lasciando una porta aperta per un'ulteriore stagione. L'asterisco in questione, però, poteva essere attivato solo ed esclusivamente da lui. Ebbene, non lo farà. Con buona pace di Al Khelaifi che, la scorsa settimana, assicurava che «quando entrambi prenderemo una decisione, la comunicheremo». Ieri, però, si è capito che la decisione, in realtà, l'ha presa soltanto uno, mentre l'altro non ha potuto fare altro che accettarla e renderla nota, ufficialmente, quando si è accorto che, sulle reti sociali, la notizia era già di dominio pubblico da qualche ora. Il «gentlemen's agreement» tirato più volte in ballo dal numero uno del Psg non aveva nulla a che vedere con la decisione di Mbappé, sulla quale, suo malgrado, non aveva il benché minimo potere, ma riguardava il fatto che il capitano della nazionale francese aveva rinunciato ai 120 milioni di bonus fedeltà che gli toccavano per contratto dopo aver rinnovato.

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Psg, idea Osimhen

E la verità è che, già in quel momento, Al Khelaifi avrebbe dovuto capire - e, forse, l'ha fatto, ma non voleva ammetterlo nemmeno a sé stesso - che il suo campione aveva già preso una decisione e per evitare di essere considerato un traditore da quelli che sono stati i suoi tifosi negli ultimi 7 anni aveva deciso di fare un ultimo regalo a loro e al club. A questo punto non resta che aspettare il momento in cui il fuoriclasse francese deciderà di rendere noto il nome della propria nuova destinazione. La seconda mossa, insomma. Il Psg intanto corre i ripari e sonda Osimhen. La prima è stata incassata con enorme soddisfazione da quello che, salvo cataclismi, sarà il suo nuovo club.

Real Madrid, Florentino Perez e Mbappé

A Madrid, infatti, stavano aspettando questo momento da molto tempo. Dopo essere rimasto scottato - ed è solo un eufemismo - dal dietrofront di Mbappé dell’estate 2022, Florentino Pérez aveva chiesto ai propri uomini di evitare di parlare in pubblico di lui, mandandogli a dire che non avrebbero più mosso un dito per portarlo al Real a meno che non fosse lui a fare la prima mossa. E la verità è che, sotto questo aspetto, la definitiva esplosione di Vinicius ha obbligato il francese a riflettere sul fatto che se voleva davvero realizzare il suo sogno di vestire la camiseta blanca nel miglior momento della propria carriera avrebbe dovuto decidere di farlo in fretta. E così è stato. C’è ancora molto da negoziare e limare, ma molto difficilmente Mbappé giocherà la prossima stagione con una maglia diversa a quella ‘blanca’.

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BARCELLONA - Kylian Mbappé andrà via dal Paris Saint Germain a fine stagione. E questa volta lo farà per davvero. È già, perché non lo ha solo deciso - quello lo aveva fatto anche due anni fa - ma lo ha anche fatto sapere al club francese, prima di spifferarlo in giro obbligando, di fatto, Nasser Al Khelaifi alla resa pubblica: «Il club conferma che Kylian ci ha comunicato la sua decisione di lasciare il Psg alla fine della stagione 2023-2024». E dire che, poco meno di due anni fa, quando il fenomeno di Bondy - dopo aver subito ogni tipo di pressione possibile e immaginabile (compresa quella decisiva del presidente della repubblica francese, Emmanuel Macron) - aveva annunciato che avrebbe rinnovato il proprio contratto con il Psg, la società parigina lo aveva mandato in sala stampa con una maglia che celebrava l'accordo fino al "2025".

Mbappé e le parole di Al Khelaifi

E, invece, poco dopo si scoprì che altro non era che pubblicità ingannevole. E già, perché Mbappé si era impegnato fino al 2024, lasciando una porta aperta per un'ulteriore stagione. L'asterisco in questione, però, poteva essere attivato solo ed esclusivamente da lui. Ebbene, non lo farà. Con buona pace di Al Khelaifi che, la scorsa settimana, assicurava che «quando entrambi prenderemo una decisione, la comunicheremo». Ieri, però, si è capito che la decisione, in realtà, l'ha presa soltanto uno, mentre l'altro non ha potuto fare altro che accettarla e renderla nota, ufficialmente, quando si è accorto che, sulle reti sociali, la notizia era già di dominio pubblico da qualche ora. Il «gentlemen's agreement» tirato più volte in ballo dal numero uno del Psg non aveva nulla a che vedere con la decisione di Mbappé, sulla quale, suo malgrado, non aveva il benché minimo potere, ma riguardava il fatto che il capitano della nazionale francese aveva rinunciato ai 120 milioni di bonus fedeltà che gli toccavano per contratto dopo aver rinnovato.

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