Pavard-Inter, parti vicine: inizia il conto alla rovescia

La distanza che resta tra la domanda del Bayern e l’offerta nerazzurra è di 5 milioni. Il primo impegno di campionato per i due club ha solo rallentato la trattativa

MILANO - È iniziato il conto alla rovescia. Benjamin Pavard e l’Inter sono sempre più vicini. A rallentare l’affare, la partenza della Bundesliga (ieri) e la prima di campionato a San Siro col Monza (stasera).

Però anche il calcio giocato ha fornito un indizio grande così su quale sarà l’epilogo della trattativa. Perché Thomas Tuchel - come già anticipato ieri - ha scelto di tenere in panchina a Brema il francese per far giocare al suo posto Mazraoui. Prova provata di quanto le parti siano ormai vicine a una fumata bianca che probabilmente ci sarebbe già stata se non ci fosse stato di mezzo il calcio giocato.

Inter, Inzaghi aspetta Pavard

Però la volontà di Pavard è quella di venire all’Inter dove Simone Inzaghi è pronto ad accoglierlo a braccia aperte, visto che per sostituire Milan Skriniar voleva un titolare. E Pavard, campione del mondo con la Francia nel 2018 in Russia e vice campione in Qatar è quanto di meglio offrisse il mercato. «Ci manca un braccetto destro, che non è facile da trovare. Stiamo lavorando su qualche profilo, speriamo di acquistarlo. Pavard è un obiettivo, anche se non voglio parlare di giocatori di altre squadre. Non è l'unico, c'è una rosa non larghissima, serve un giocatore in quella zona». Chiaro, diretto, cristallino.

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Pavard, l'offerta dell'Inter al Bayern

L’Inter, dopo aver proposto al Bayern 25 milioni più bonus, per un’offerta che si avvicina ad un totale di 30 milioni, spera e crede che i bavaresi possano ammorbidirsi nei propri desiderata, scesi a 35 bonus inclusi.

La situazione - si augurano Marotta e Ausilio - potrebbe sbloccarsi presto, anzi prestissimo, magari con un piccolo sforzo ambo i lati, col possibile sbarco di Pavard a Milano la prossima settimana e l’esordio contro il Cagliari. C'è molto ottimismo in casa nerazzurra, anche perché negli ultimi colloqui tra le due società - che mantengono ottimi rapporti - è emersa nuovamente la volontà del giocatore, il cui contratto è in scadenza nel 2024, di voler cambiare aria, con Benjamin stuzzicato e intrigato dal progetto interista.

Pavard, una cessione inevitabile

Ergo: o il difensore viene ceduto adesso ad una cifra comunque considerevole, o il prossimo gennaio il suo valore sul mercato sarà praticamente dimezzato. Motivo per cui a Monaco di Baviera filtra la consapevolezza del voler massimizzare al massimo una cessione praticamente inevitabile (e che ha portato ieri il ragazzo a giocare zero minuti nella vittoria contro il Werder). Nel mentre chi è vicino a Pavard assicura che il ragazzo, anche colpito dal come sia stato corteggiato dall’Inter, nonché dall’importanza che ricoprirebbe in rosa, spinga perché la fumata bianca arrivi velocemente.

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MILANO - È iniziato il conto alla rovescia. Benjamin Pavard e l’Inter sono sempre più vicini. A rallentare l’affare, la partenza della Bundesliga (ieri) e la prima di campionato a San Siro col Monza (stasera).

Però anche il calcio giocato ha fornito un indizio grande così su quale sarà l’epilogo della trattativa. Perché Thomas Tuchel - come già anticipato ieri - ha scelto di tenere in panchina a Brema il francese per far giocare al suo posto Mazraoui. Prova provata di quanto le parti siano ormai vicine a una fumata bianca che probabilmente ci sarebbe già stata se non ci fosse stato di mezzo il calcio giocato.

Inter, Inzaghi aspetta Pavard

Però la volontà di Pavard è quella di venire all’Inter dove Simone Inzaghi è pronto ad accoglierlo a braccia aperte, visto che per sostituire Milan Skriniar voleva un titolare. E Pavard, campione del mondo con la Francia nel 2018 in Russia e vice campione in Qatar è quanto di meglio offrisse il mercato. «Ci manca un braccetto destro, che non è facile da trovare. Stiamo lavorando su qualche profilo, speriamo di acquistarlo. Pavard è un obiettivo, anche se non voglio parlare di giocatori di altre squadre. Non è l'unico, c'è una rosa non larghissima, serve un giocatore in quella zona». Chiaro, diretto, cristallino.

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