Scalvini è il sogno per l’Ital-Inter: sul centrale però incombe lo United

Acerbi, Bastoni, Dimarco, Darmian: una difesa di lombardi agli ordini di Inzaghi. Sul centrale dell'Atalanta incombono i Red Devils
Scalvini è il sogno per l’Ital-Inter: sul centrale però incombe lo United© LAPRESSE

MILANO - La sua presenza con l’Inter sabato non è ancora sicura a causa del riacutizzarsi di un problema alla schiena che lo ha costretto a uscire nell’intervallo della partita di Empoli. Ma questo inconveniente fisico non modifica l’orizzonte di lungo periodo di Giorgio Scalvini nei confronti dell’Inter. Il difensore centrale dell’Atalanta è da tempo un desiderio di Beppe Marotta e Piero Ausilio per rendere ancora più italiano il gruppo alla Pinetina. Uno dei cavalli di battaglia di Marotta. È stato così alla Juventus, ed è così all’Inter che ha ribaltato la sua esterofilia. Adesso la squadra nerazzurra è il blocco principale a disposizione della Nazionale con Darmian, Acerbi, Bastoni, Barella, Frattesi e Dimarco.

Scalvini rientrerebbe perfettamente in questo approccio. Sarebbe un innesto molto simile a quello di Bastoni, cresciuto nel vivaio dell’Atalanta e portato giovanissimo ad Appiano Gentile. Scalvini deve ancora compiere 20 anni (11 dicembre) ed è già un punto fermo dello schieramento di Gian Piero Gasperini. E ha una caratteristica geografica comune ai difensori italiani di Simone Inzaghi: l’origine lombarda. Darmian di Legnano, Acerbi di Vizzolo Predabissi, Bastoni di Casalmaggiore e Dimarco di Milano. Scalvini è di Chiari in provincia di Brescia.

Inter, Scalvini e l'interesse dello United

Scalvini avvierebbe l’inevitabile processo di ricambio generazionale, visto che Darmian sta per compiere 34 anni, mentre Acerbi viaggia verso i 36. Stanno offrendo entrambi un rendimento affidabilissimo, ma è chiaro che un club previdente deve iniziare a guardare avanti. Senza dimenticare la duttilità tattica di Scalvini che può essere utilizzato anche da centrale di un reparto a tre, non solo da stopper laterale. Gli ostacoli di questa possibile operazione, già tentata nel recente passato dall’Inter, sono due: prezzo elevato e concorrenza. In uno scenario internazionale, nel quale non è facile trovare difensori di alto profilo, Scalvini fa eccezione. Non a caso sulle sue tracce c’è anche il Manchester United che la scorsa estate non ha badato a spese per acquistare dall’Atalanta un altro gioiellino, in quel caso in attacco: il danese Hojlund, altro elemento che piaceva all’Inter. Per assicurarsi Scalvini difficile scendere sotto quota 40 milioni. D'altronde il costo di questi difensori abili anche a spingere e impostare è in costante crescita. Come dimostra il recente acquisto di Pavard a 32 milioni. Per il gioco di Simone Inzaghi questi elementi sono fondamentali.

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