Fuori Mbappé, dentro Thuram: il Psg e la mega offerta che fa tremare l’Inter

Lievita la candidatura di Marcus. Per il club sarebbe anche una super plusvalenza: il francese è costato 8 milioni di commissioni

MILANO - Fuori Mbappé, dentro Marcus Thuram. A Parigi cresce il partito che vede l’interista, più che Victor Osimhen, come erede naturale del fuoriclasse destinato al Real Madrid. Papà Lilian è una gloria nazionale, il figlio è destinato a raccogliere in Blu l’eredità di Olivier Giroud e sotto la Torre Eiffel è sempre più forte la tentazione di sostituire Mbappé con un altro emblema del calcio francese. Nonostante l’Inter non abbia alcuna intenzione di metterlo sul mercato, l’attaccante è, tra i big, il giocatore più facilmente attaccabile, non fosse altro perché il tanti cercano una punta (pure Chelsea e Manchester United, oltre al Psg) ma soprattutto perché essendo stato acquistato da svincolato, Thuram può portare una plusvalenza senza precedenti all’Inter, anche perché difficilmente Marotta e Ausilio si metterebbero al tavolo per una cifra inferiore agli 80 milioni, ovvero dieci volte più degli 8 pagati di commissione all’agente del francese.

L'Inter e il mercato autofinanziato

Nel migliore dei mondi possibili tutti firmerebbero perché l’Inter riesca a finanziarsi grazie alle cessioni dei giovani più quella di Denzel Dumfries, il cui contratto andrà in scadenza nel 2025, le leggi del mercato però percorrono strade diverse e le offerte arrivano più facilmente per i pezzi pregiati della gioielleria. Dopo lo scudetto, fece sanguinare il cuore di Ausilio la cessione di Hakimi (ancor più di quella di Lukaku), mentre un anno fa venne sacrificato Onana reputato - anche dopo la prestazione da professore nella finale di Champions a Istanbul - come il miglior interprete del ruolo sul mercato. Con lui, insieme a qualche giovane, ha salutato pure Brozovic. Il cartellino di Onana ha fruttato circa 58 milioni (bonus inclusi), quello del croato altri 18, quindi non ci si allontana molto dagli 80 milioni che potrebbero essere il prezzo giusto per dare l’addio a Thuram.

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Inter, vendere per rinnovarsi

Ma c’è dell’altro. Vero è che il Mondiale per club, la prossima Champions in versione extralarge e un miglioramento generale dei conti (arriverà pure un nuovo sponsor di maglia, vale a dire Betsson) sono tutti fattori molto positivi per il bilancio, però è altrettanto vero che nell’ultima stagione, chiusa con la finale di Champions, il mercato in entrata è stato interamente finanziato dalle uscite. Il saldo deve essere zero e questo costringerà Marotta e Ausilio a valutare con attenzione ogni offerta in arrivo. Al netto degli svincolati in arrivo (Taremi e Zielinski che andranno a sostituire Sanchez e Klaassen), i bersagli per puntellare l’organico sono un altro difensore centrale e un attaccante che sappia portare dribbling al reparto, identikit che corrispondono ad Alessandro Buongiorno (su cui è in pressing tutta la colonia di interisti in Nazionale) e Albert Gudmundsson. Per uno strano scherzo del destino (ma forse no...) Torino e Genoa valutano i loro gioielli 40 milioni l’uno, la cifra che l’Inter potrebbe incassare per Thuram. Posto che è volontà dell’Inter inserire delle contropartite per abbassare il prezzo dei cartellini (Zanotti, Esposito, Satriano, Oristanio in caso di mancato riscatto del Cagliari), è impensabile riuscire a centrare obiettivi tanto ambiziosi senza avere un tesoretto in cassa. E se da Parigi dovesse arrivare l’offertona...

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MILANO - Fuori Mbappé, dentro Marcus Thuram. A Parigi cresce il partito che vede l’interista, più che Victor Osimhen, come erede naturale del fuoriclasse destinato al Real Madrid. Papà Lilian è una gloria nazionale, il figlio è destinato a raccogliere in Blu l’eredità di Olivier Giroud e sotto la Torre Eiffel è sempre più forte la tentazione di sostituire Mbappé con un altro emblema del calcio francese. Nonostante l’Inter non abbia alcuna intenzione di metterlo sul mercato, l’attaccante è, tra i big, il giocatore più facilmente attaccabile, non fosse altro perché il tanti cercano una punta (pure Chelsea e Manchester United, oltre al Psg) ma soprattutto perché essendo stato acquistato da svincolato, Thuram può portare una plusvalenza senza precedenti all’Inter, anche perché difficilmente Marotta e Ausilio si metterebbero al tavolo per una cifra inferiore agli 80 milioni, ovvero dieci volte più degli 8 pagati di commissione all’agente del francese.

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Nel migliore dei mondi possibili tutti firmerebbero perché l’Inter riesca a finanziarsi grazie alle cessioni dei giovani più quella di Denzel Dumfries, il cui contratto andrà in scadenza nel 2025, le leggi del mercato però percorrono strade diverse e le offerte arrivano più facilmente per i pezzi pregiati della gioielleria. Dopo lo scudetto, fece sanguinare il cuore di Ausilio la cessione di Hakimi (ancor più di quella di Lukaku), mentre un anno fa venne sacrificato Onana reputato - anche dopo la prestazione da professore nella finale di Champions a Istanbul - come il miglior interprete del ruolo sul mercato. Con lui, insieme a qualche giovane, ha salutato pure Brozovic. Il cartellino di Onana ha fruttato circa 58 milioni (bonus inclusi), quello del croato altri 18, quindi non ci si allontana molto dagli 80 milioni che potrebbero essere il prezzo giusto per dare l’addio a Thuram.

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