Ds Juventus, Giuntoli in pole ma Sartori...: maggio decisivo

Conferme sulla volontà del club bianconero di puntare sul creatore del Napoli da scudetto: in corsa anche il dt del Bologna
Ds Juventus, Giuntoli in pole ma Sartori...: maggio decisivo© Getty Images

TORINO - Domani sarà una giornata speciale e, questo è l’auspicio di ogni tifoso azzurro, da ricordare per il Napoli e la città di Napoli: un popolo intero che attende di festeggiare uno scudetto storico e meritato ampiamente, prova ne sia il solco scavato con le rivali che seguono in classifica. Ma Napoli e il Napoli non sono solo questo: è stata creata una struttura che ha funzionato anche grazie al lavoro dietro la scrivania di chi ha allestito la squadra e ha saputo accompagnare lo staff tecnico nella gestione quotidiana. Normale dunque che il ds Cristiano Giuntoli, caposaldo di questa scalata che ha portato al terzo tricolore nella storia azzurra, sia uno dei dirigenti più in vista e ambiti del nostro campionato e non solo. Normale, perciò, che la Juventus, in cerca di una figura professionale che possa completare l’area sportiva e incrementare la qualità di una dirigenza in parte nuova e da rodare, abbia posato gli occhi sul ds dello scudetto a Napoli.

La carriera di Giuntoli

L’ascesa di Giuntoli è stata progressiva, ma inarrestabile: dalla storica Serie A con il Carpi ai traguardi raggiunti alla corte di De Laurentiis, il dirigente toscano è diventato il nome più caldo per la ricostruzione bianconera. E già da domani, se ci sarà la festa in città, ogni giorno sarà quello buono per sciogliere le riserve e capire quali siano concretamente i margini di manovra per avvicinarsi a Torino. Non sarà semplice per svariati motivi, non ultimo il contratto che lega Giuntoli al club partenopeo per un’altra stagione, fino al 2024. Il direttore sportivo ha costruito una squadra in grado di dominare la Serie A partendo da basi che la Juventus prenderà a modello per costruire la squadra del futuro, a cominciare dall’estate ormai alle porte. Il progetto è chiaro: sviluppare un mercato virtuoso in cui anticipare la concorrenza e valorizzare i giovani talenti più che lanciarsi su profili di primo piano affermati a costi elevati.

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La Next Gen

E nel piano bianconero c’è la volontà di ampliare il discorso Next Gen, favorendo il lancio di giovani di produzione juventina. La strada che porta a Giuntoli è in salita, ma siamo alla stretta finale: maggio è il mese decisivo per definire il nuovo ds. A meno che non prevalga la linea conservativa, quella della continuità con una soluzione interna. Ma il club si è mosso per capire quale figura sia più funzionale e tra i tanti nomi che sono usciti, da Rossi del Sassuolo a Massara del Milan, è tornato di moda un profilo già cercato nel recente passato.

A volte ritornano

Domani non è solo il grande giorno del Napoli, ma anche quello di Bologna-Juventus. E il direttore tecnico rossoblù Giovanni Sartori già un anno fa aveva parlato con l’allora dirigenza juventina: non se ne era poi fatto nulla, perché l’ex dirigente dell’Atalanta aveva deciso di abbracciare il progetto del club di Saputo, sulla via Emilia. Ma la strada per Torino potrebbe anche riaprirsi in questa finestra.

La posizione di Allegri

Prima il ds, poi le altre questioni, che saranno inevitabilmente collegate a quanto succederà dentro il campo, con la Juventus a caccia ancora di una Coppa e del miglior piazzamento possibile in campionato in attesa delle decisioni della giustizia. La posizione di Massimiliano Allegri è salda, da quanto lascia trapelare la società. I suoi nervi un po’ meno: il giudice sportivo ha ignorato lo sfogo negli spogliatoi di San Siro, ma resta un episodio che si incastra in un periodo di tensione non facile da gestire anche per un allenatore esperto come lui. Max è confermato, tuttavia le voci su Tudor restano, qualora in estate lo scenario dovesse cambiare. La profonda conoscenza dell’ambiente juventino sarebbe uno dei principali elementi di spinta per la candidatura dell’attuale tecnico del Marsiglia. 

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TORINO - Domani sarà una giornata speciale e, questo è l’auspicio di ogni tifoso azzurro, da ricordare per il Napoli e la città di Napoli: un popolo intero che attende di festeggiare uno scudetto storico e meritato ampiamente, prova ne sia il solco scavato con le rivali che seguono in classifica. Ma Napoli e il Napoli non sono solo questo: è stata creata una struttura che ha funzionato anche grazie al lavoro dietro la scrivania di chi ha allestito la squadra e ha saputo accompagnare lo staff tecnico nella gestione quotidiana. Normale dunque che il ds Cristiano Giuntoli, caposaldo di questa scalata che ha portato al terzo tricolore nella storia azzurra, sia uno dei dirigenti più in vista e ambiti del nostro campionato e non solo. Normale, perciò, che la Juventus, in cerca di una figura professionale che possa completare l’area sportiva e incrementare la qualità di una dirigenza in parte nuova e da rodare, abbia posato gli occhi sul ds dello scudetto a Napoli.

La carriera di Giuntoli

L’ascesa di Giuntoli è stata progressiva, ma inarrestabile: dalla storica Serie A con il Carpi ai traguardi raggiunti alla corte di De Laurentiis, il dirigente toscano è diventato il nome più caldo per la ricostruzione bianconera. E già da domani, se ci sarà la festa in città, ogni giorno sarà quello buono per sciogliere le riserve e capire quali siano concretamente i margini di manovra per avvicinarsi a Torino. Non sarà semplice per svariati motivi, non ultimo il contratto che lega Giuntoli al club partenopeo per un’altra stagione, fino al 2024. Il direttore sportivo ha costruito una squadra in grado di dominare la Serie A partendo da basi che la Juventus prenderà a modello per costruire la squadra del futuro, a cominciare dall’estate ormai alle porte. Il progetto è chiaro: sviluppare un mercato virtuoso in cui anticipare la concorrenza e valorizzare i giovani talenti più che lanciarsi su profili di primo piano affermati a costi elevati.

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