La Next Gen
E nel piano bianconero c’è la volontà di ampliare il discorso Next Gen, favorendo il lancio di giovani di produzione juventina. La strada che porta a Giuntoli è in salita, ma siamo alla stretta finale: maggio è il mese decisivo per definire il nuovo ds. A meno che non prevalga la linea conservativa, quella della continuità con una soluzione interna. Ma il club si è mosso per capire quale figura sia più funzionale e tra i tanti nomi che sono usciti, da Rossi del Sassuolo a Massara del Milan, è tornato di moda un profilo già cercato nel recente passato.
A volte ritornano
Domani non è solo il grande giorno del Napoli, ma anche quello di Bologna-Juventus. E il direttore tecnico rossoblù Giovanni Sartori già un anno fa aveva parlato con l’allora dirigenza juventina: non se ne era poi fatto nulla, perché l’ex dirigente dell’Atalanta aveva deciso di abbracciare il progetto del club di Saputo, sulla via Emilia. Ma la strada per Torino potrebbe anche riaprirsi in questa finestra.
La posizione di Allegri
Prima il ds, poi le altre questioni, che saranno inevitabilmente collegate a quanto succederà dentro il campo, con la Juventus a caccia ancora di una Coppa e del miglior piazzamento possibile in campionato in attesa delle decisioni della giustizia. La posizione di Massimiliano Allegri è salda, da quanto lascia trapelare la società. I suoi nervi un po’ meno: il giudice sportivo ha ignorato lo sfogo negli spogliatoi di San Siro, ma resta un episodio che si incastra in un periodo di tensione non facile da gestire anche per un allenatore esperto come lui. Max è confermato, tuttavia le voci su Tudor restano, qualora in estate lo scenario dovesse cambiare. La profonda conoscenza dell’ambiente juventino sarebbe uno dei principali elementi di spinta per la candidatura dell’attuale tecnico del Marsiglia.