Berardi-Juve, storia di un matrimonio mancato: le 5 sliding doors e il futuro

Sabato il fantasista del Sassuolo ritrova la squadra in cui ormai si vedeva. Adesso deve tornare a trascinare i neroverdi. E poi...

Chissà se Domenico Berardi, nelle concitate giornate di fine agosto, quando è sfumato un trasferimento alla Juventus che voleva e che credeva sul punto di concretizzarsi, ha ripensato all’estate del 2016, quando era stato lui a far saltare l’operazione su cui la società bianconera e il Sassuolo erano già d’accordo.

Era stata probabilmente la volta, tra le tante, in cui il trasferimento alla Juve del mancino calabrese era andato più vicino a diventare realtà, fino appunto a quello sfumato un mese fa: quando invece è stata decisiva proprio la mancanza di un’intesa tra i club.

Berardi-Juve, il primo contatto

Così dopodomani Berardi sfiderà la Juve ancora una volta, la quattordicesima. Cosa che avrebbe potuto anche non fare mai, visto che la società bianconera lo avrebbe voluto già nel proprio settore giovanile, ma a 14 anni Domenico non se la sentì di lasciare la famiglia per Torino e disse il suo primo no. Poi invece alla Juventus è andato per davvero, anche se solo per metà e solo formalmente.

Sassuolo, Berardi subito decisivo: 3-1 contro il Verona
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