Berardi-Juve, il ritorno di fiamma
Quel no allontanò per un po’ di tempo la Juventus e Berardi, negli anni successivi più vicino alla Roma e all’Inter, ma alla fine rimasto sempre a Sassuolo. Nelle ultime due o tre stagioni però il neroverde è tornato sui radar della Continassa e a fine estate la Juventus aveva appunto deciso di puntare su di lui. Avrebbe dovuto essere l’uomo in grado di dare imprevedibilità il 3-5-2: da mezzala-trequartista come sta facendo Miretti o con un assetto modificato in 3-4-1-2 o 3-4-3. Era così convinto della soluzione e del fatto che a 29 anni fosse giunto il momento di mettersi alla prova di un grande club, da dichiarare «Non so se resterò» sul palco durante la presentazione del Sassuolo
E da non essere nelle condizioni psicologiche per giocare le prime due giornate di campionato, disputate a mercato aperto. Sfilarsi la maglia bianconera che si vedeva già addosso, abbandonare gli obiettivi per i quali immaginava di lottare, non è stato facile, a dispetto di un debutto super in neroverde alla terza giornata, con la doppietta al Verona per la prima (e finora unica) vittoria del Sassuolo. A complicare il suo inizio di stagione anche un piccolo acciacco, che comunque non gli impedirà di scendere in campo dopodomani. Quando nel 3-5-2 bianconero cercherà spazio sì, ma quello per provare a segnare il suo secondo gol alla Juve o comunque per provare a batterla per la terza volta. Poi chissà: a gennaio ci sarà un’altra sessione di mercato e un’altra ancora la prossima estate... Magari prima o poi quel matrimonio si farà.