Lotito, la Juve e l’affare Rovella: “Prima compravano loro da noi, ora…”

Il presidente del club biancoceleste ha parlato del momento della sua squadra e ha analizzato l'ultima sessione di calciomercato

"Io amo dire che non vendo sogni, ma solide realtà". Un celebre slogan pubblicitario che Claudio Lotito ha fatto suo da diversi anni. In estate il presidente del club biancoceleste, e senatore, ha lavorato sul mercato per rinforzare la rosa a disposizione di Sarri.

Una sessione che per la Lazio è iniziata con la cessione di Milinkovic Savic all'Al Hilal: soldi che però sono stati investiti per l'arrivo di giocatori funzionali. Operazioni necessarie a rendere più lunga la lista delle alternative in considerazione del fatto che quest'anno la Lazio sarà impegnata anche in Champions League.

Lazio, gli acquisti dell'estate

Da Kamada, già in gol col Napoli, a Castellanos (come vice Immobile) fino ad arrivare a Guendouzi, Isaksen, Sepe e in ultimo anche Pellegrini e lo stesso Rovella dalla Juventus. "100 milioni? Non penso che il denaro sia esaustivo ai fini di allestire una grande squadra -ha detto il presidente a Radio Roma Sound - ma è anche vero che abbiamo saputo amministrare la campagna trasferimenti con scelte che spero ci possano premiare a fine campionato". L'argomento sul mercato è stato caldo quello trattato dal numero uno biancoceleste...

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Lotito: "Prima compravano loro dai noi, ora..."

Lotito ha poi proseguito parlando del mercato con un riferimento, nascosto, sulla Juve: "Il nostro progetto è diventato credibile. Quando ho preso la Lazio era un Cenerentola, mentre ora è un punto d'arrivo. Una volta i nostri giocatori erano oggetto di attenzioni dei grandi club e, storicamente, è sempre successo che acquistassero giocatori da noi. Mentre oggi è capitato al contario e siamo noi ad aver acquistato giocatori dai grandi club e ha capito a chi mi riferisco". 

Dal mercato alla lotta in campionato con la sfida proprio ai bianconeri, in un Allianz Stadium sold out, alla ripresa: "Penso di aver messo il club nelle condizioni di poter avere una squadra competitiva. In campo non ci vado io ma spero che i giocatori possano esprimere tutto il loro potenziale per giocarsela alla pari, se non di più, con le altre formazioni". In chiusura sullo stadio: "Flaminio? E' una delle ipotesi su cui stiamo lavorando. In ogni caso vogliamo risolvere questa situazione per consegnare una struttura che possa essere la casa dei tifosi laziali".

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"Io amo dire che non vendo sogni, ma solide realtà". Un celebre slogan pubblicitario che Claudio Lotito ha fatto suo da diversi anni. In estate il presidente del club biancoceleste, e senatore, ha lavorato sul mercato per rinforzare la rosa a disposizione di Sarri.

Una sessione che per la Lazio è iniziata con la cessione di Milinkovic Savic all'Al Hilal: soldi che però sono stati investiti per l'arrivo di giocatori funzionali. Operazioni necessarie a rendere più lunga la lista delle alternative in considerazione del fatto che quest'anno la Lazio sarà impegnata anche in Champions League.

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Da Kamada, già in gol col Napoli, a Castellanos (come vice Immobile) fino ad arrivare a Guendouzi, Isaksen, Sepe e in ultimo anche Pellegrini e lo stesso Rovella dalla Juventus. "100 milioni? Non penso che il denaro sia esaustivo ai fini di allestire una grande squadra -ha detto il presidente a Radio Roma Sound - ma è anche vero che abbiamo saputo amministrare la campagna trasferimenti con scelte che spero ci possano premiare a fine campionato". L'argomento sul mercato è stato caldo quello trattato dal numero uno biancoceleste...

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