Roma trema: neanche Scamacca dopo Morata, Mourinho perde la pazienza

Nonostante i 35 milioni incassati con le cessioni Pinto frena le spese: il tecnico è furioso
Roma trema: neanche Scamacca dopo Morata, Mourinho perde la pazienza© ANSA

Il termometro della tolleranza di José Mourinho fa segnare livelli di gradazione preoccupanti. Sta per cadere anche quell’ultima maschera di serenità, nel tiro alla fune tutto portoghese con Tiago Pinto, sostenibilità e ambizione continuano ad essere i poli opposti dell’estate giallorossa. Anche quella parvenza di ottimismo, che aveva accompagnato lo Special One al ritorno a Roma dopo le vacanze, si è sciolta sotto il cielo di Albufeira disvelando i primi segni di irrequietezza.

Roma, Morata e la richiesta dell'Atletico Madrid

Ruota tutto intorno a quel bomber che manca alla Roma a soli diciannove giorni dall’inizio del campionato. Mou ora però è stanco di aspettare, dopo essersi trincerato nel silenzio, alternato a qualche provocazione social, adesso non fa più nulla per nascondere il suo malumore. Nell’amichevole di sabato, vissuta interamente in tribuna, era incontenibile, ad ogni errore di Belotti in costruzione saltava letteralmente dalla sedia. A tratti lo show è stato più in tribuna che in campo. Gli manca un centravanti capace di difendere il pallone e dialogare con i compagni, di manovra più che d’area di rigore. Per questo Alvaro Morata calzerebbe a pennello nel nuovo assetto tattico provato nell’ultimo periodo in Algarve. Quei 20 milioni chiesti dall’Atletico Madrid però si scontrano con le idee “aziendaliste” di Tiago Pinto, il tesoriere dei Friedkin sul mercato. Senza cessioni, niente esborsi importanti: il diktat non cambia.

Scamacca, l'inserimento dell'Inter

Neanche dopo aver venduto per 35 milioni e aver speso zero in entrata. Serve altra liquidità, magari provando a chiudere una maxi operazione, a patto di rivedere a ribasso le pretese da 30 milioni per Ibanez o, sempre in discesa, quelle di Karsdorp e Spinazzola. Così si rimane solo nel limbo, risucchiati da quel vortice d’impazienza che è oggi Mourinho. Voleva Sabitzer e ha visto la virata improvvisa su Renato Sanches (il Psg deve ancora aprire al prestito). Si aspettava Morata, rischia di veder sfumare persino Scamacca. Per l’ex Sassuolo la strada resta in salita, a complicare i piani è giunto il concreto inserimento dell’Inter e una quadra ancora lontana sulla formula dell’operazione. Per ora Pinto resta in Portogallo, si muove frenetico al telefono alla ricerca di una svolta che possa rasserenare il suo allenatore. Entrambi sono in scadenza di contratto, i Friedkin per ora restano a guardare, come sempre equidistanti. Hanno già dettato parametri e obiettivi, non serve ribadire pure le responsabilità.

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