Lovato al Torino, è fatta. Radonjic e Zima vanno via

Il difensore lascia Salerno per tornare da Juric: oggi le visite mediche. Il ceco rientra allo Slavia Praga a titolo definitivo
Lovato al Torino, è fatta. Radonjic e Zima vanno via© Marco Canoniero/sync

TORINO - Come volevasi dimostrare: Lovato al Toro, è fatta. Già oggi svolgerà le visite mediche presso l’Istituto di medicina sportiva allo stadio Grande Torino. Tutto come preannunciato sul giornale di ieri: vano l’assalto nei giorni scorsi dell’Udinese, che ha cercato di superare il club granata a destra offrendo più soldi alla Salernitana per il prestito oneroso con diritto di riscatto (circa 5 milioni più bonus). Niente da fare, per i friulani. Ieri la giornata chiave fin dal mattino per i destini del difensore centrale 23enne, desideroso da tempo di cambiare aria e in particolare di tornare a lavorare con Juric, come nella sua migliore stagione in Serie A (a Verona nel 2020-’21). Lovato ha ribadito ai vertici della Salernitana di voler considerare solo il trasferimento a Torino. Di qui il via libera dei campani, a quel punto subito protesi all’assalto dello svincolato Boateng come sostituto di Lovato (incontro nel pomeriggio per trovare l’intesa). Sempre nella giornata di ieri si sono svolte anche altre trattative contestuali, in questo effetto domino che concerne più giocatori e squadre diverse.

Zima allo Slavia Praga

Altra fumata bianca: il Torino ha trovato l’accordo per cedere a titolo definitivo Zima allo Slavia Praga per 4,5 milioni. I cechi hanno superato l’Amburgo (Serie B tedesca), che era arrivato a offrire al massimo 4 milioni. Contento anche il giocatore, che torna in patria nel club in cui militava prima di essere acquistato dai granata, nel 2021. Come detto, Lovato già oggi svolgerà le visite mediche a Torino, con allegate le firme sul contratto (prestito con diritto). Ieri sera, contro la Roma, Lovato è entrato in campo solo nell’ultimo quarto d’ora. Domenica il battesimo in Piemonte proprio contro la Salernitana, partendo dalla panchina (in campo Sazonov al posto di Buongiorno, tra Djidji e Rodriguez). E ora passiamo alle novità sul fronte offensivo. Vagnati è tornato alla carica per il potente centravanti spagnolo 26enne Rafa Mir del Siviglia (un metro e 91 di altezza; 2 gol nella Liga in 15 presenze, ma solo 3 da titolare).

Con gli andalusi c’è già un’intesa di massima per completare l’operazione in prestito con diritto di riscatto. Manca però l’ok del calciatore, che nei giorni scorsi aveva comunicato di preferire la permanenza in Spagna e aveva detto si al Valencia. La società di Peter Lim non ha però poi trovato l’intesa col Siviglia. Ore calde: il Toro se la gioca con Wolfsburg e Trabzonspor. I tedeschi però non solleticano le fantasie di Rafa Mir. Ecco perché il Toro resta fiducioso, al netto della concorrenza della formazione turca che propone un ingaggio più elevato, ma non è ancora riuscito a convincere lo spagnolo.

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Empoli, sondaggio per Pellegri

Il tutto, mentre l’Empoli, alla ricerca di una punta, ha effettuato un sondaggio anche per Pellegri, viste le difficoltà a chiudere per Niang (Adana Demirspor). Pellegri ha però ribadito di voler restare in granata (soluzione gradita anche a Juric, come si sa). Resta poi viva la possibilità che vengano alla luce assalti in extremis per Karamoh, offerto in particolare al Lecce. Pure per questo Vagnati sta continuando a tenere in caldo la pista che porta a Rafa Mir.

Toro, Radonjic pronto a partire

Anche perché Radonjic è prossimo a fare i bagagli (e se il dt riuscirà sia a cedere Rado sia a trovare una soluzione per Karamoh, si butterà definitivamente all’assalto dell’attaccante spagnolo). Per il serbo, che da mesi ha rotto con l’ambiente torinista e Juric, è in pressing da una settimana il Maiorca. Prevista per oggi una conference call per provare a chiudere la trattativa. Dalle Baleari hanno offerto un prestito con diritto di riscatto a 2,5 milioni. Cifra accettata dal Toro, che però vorrebbe imporre un riscatto obbligato a determinate condizioni. Sensazioni positive: dopo aver detto no a Olympiacos e San Jose Earthquakes, Rado ora può ripartire dalla Liga.

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TORINO - Come volevasi dimostrare: Lovato al Toro, è fatta. Già oggi svolgerà le visite mediche presso l’Istituto di medicina sportiva allo stadio Grande Torino. Tutto come preannunciato sul giornale di ieri: vano l’assalto nei giorni scorsi dell’Udinese, che ha cercato di superare il club granata a destra offrendo più soldi alla Salernitana per il prestito oneroso con diritto di riscatto (circa 5 milioni più bonus). Niente da fare, per i friulani. Ieri la giornata chiave fin dal mattino per i destini del difensore centrale 23enne, desideroso da tempo di cambiare aria e in particolare di tornare a lavorare con Juric, come nella sua migliore stagione in Serie A (a Verona nel 2020-’21). Lovato ha ribadito ai vertici della Salernitana di voler considerare solo il trasferimento a Torino. Di qui il via libera dei campani, a quel punto subito protesi all’assalto dello svincolato Boateng come sostituto di Lovato (incontro nel pomeriggio per trovare l’intesa). Sempre nella giornata di ieri si sono svolte anche altre trattative contestuali, in questo effetto domino che concerne più giocatori e squadre diverse.

Zima allo Slavia Praga

Altra fumata bianca: il Torino ha trovato l’accordo per cedere a titolo definitivo Zima allo Slavia Praga per 4,5 milioni. I cechi hanno superato l’Amburgo (Serie B tedesca), che era arrivato a offrire al massimo 4 milioni. Contento anche il giocatore, che torna in patria nel club in cui militava prima di essere acquistato dai granata, nel 2021. Come detto, Lovato già oggi svolgerà le visite mediche a Torino, con allegate le firme sul contratto (prestito con diritto). Ieri sera, contro la Roma, Lovato è entrato in campo solo nell’ultimo quarto d’ora. Domenica il battesimo in Piemonte proprio contro la Salernitana, partendo dalla panchina (in campo Sazonov al posto di Buongiorno, tra Djidji e Rodriguez). E ora passiamo alle novità sul fronte offensivo. Vagnati è tornato alla carica per il potente centravanti spagnolo 26enne Rafa Mir del Siviglia (un metro e 91 di altezza; 2 gol nella Liga in 15 presenze, ma solo 3 da titolare).

Con gli andalusi c’è già un’intesa di massima per completare l’operazione in prestito con diritto di riscatto. Manca però l’ok del calciatore, che nei giorni scorsi aveva comunicato di preferire la permanenza in Spagna e aveva detto si al Valencia. La società di Peter Lim non ha però poi trovato l’intesa col Siviglia. Ore calde: il Toro se la gioca con Wolfsburg e Trabzonspor. I tedeschi però non solleticano le fantasie di Rafa Mir. Ecco perché il Toro resta fiducioso, al netto della concorrenza della formazione turca che propone un ingaggio più elevato, ma non è ancora riuscito a convincere lo spagnolo.

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