MILANO - Donostia (o San Sebastián, se preferite chiamarla con il nome castigliano) rivede la Champions dieci stagioni dopo l’ultima volta nelle competizioni con lo spirito di chi prepara una performance magistrale.
L’unica volta che l’Inter ha visitato la Real Sociedad (3 ottobre 1979 in Coppa Uefa, si giocava ancora al vecchio stadio di Atotxa) la squadra di casa vinse per 2-0 con doppietta di Satrústegui - ma l’Inter passò comunque il turno per aver vinto a San Siro 3-0. Stasera i txuri-urdin (biancazzurri, il soprannome ufficiale della squadra) puntano a ripetersi in quel di Anoeta, forti di quanto fatto nella “prova generale” di domenica, al Santiago Bernabéu. Con gli uomini di Alguacil che per un tempo hanno fatto vedere le streghe al Real anche grazie alle scorribande di un talento chiamato Kubo.
Kubo, il tunnel a Kroos e l'idolo Xabi Alonso
Il tunnel del giapponese su Kroos è diventato il contenuto virale più visto della giornata di Liga, tanto per intenderci. Anche se l’esibizione del numero 14 della Real Sociedad (numero scelto in onore di uno dei suoi idoli, Xabi Alonso, nato nella cantera della squadra) non si è limitata al “caño” sotto le gambe del biondo Toni. L’assist per il vantaggio di Barrenetxea dopo 4 minuti è opera del giapponese. Dopo 12 avrebbe pure segnato, non fosse stato sulla traiettoria Oyarzabal in fuorigioco (e sarebbe stato il quarto gol in campionato). Aggiungiamoci, sempre nel primo tempo, un tiro che chiama al miracolo Kepa e un assist per Merino che ancora non si è capito come abbia fatto a sbagliare di testa. Il recital di Kubo alla sua ex squadra è stato servito, ma potrebbe provare il bis contro l’Inter, sapendo già di essere l’osservato speciale della serata.