Kubo, video e magliette
Del resto il 22enne di Kawasaki ha come obiettivo per questa stagione migliorare quanto fatto nella passata: 9 reti e 9 assist per i compagni. Take, come è scritto sulla maglia (diminutivo del nome completo, Takefusa) vuole la doppia cifra. E a proposito di maglia: lui non la scambia con nessuno degli avversari, perché un avversario resta un avversario. Ma siccome è un ragazzo d’oro, educatissimo e pure estroverso, se è un avversario a fine partita a chiedergliela, allora se la toglie senza problemi. Solo che non si tiene la maglia dell’altra squadra: la regala agli amici. Kubo è concentrato solo sul calcio. Vive a San Sebastián con la madre (Tamiko) e il fratello 16enne (Eji, che gioca nelle giovanili della Real Sociedad).
L'esperienza nella cantera del Barcellona
Si allena, gioca e quando non fa nessuna delle due cose di solito è perché inizia delle maratone video sulle partite di calcio altrui. Non è escluso che tra le ultime partite viste ci sia stato anche il derby: studia per 4 o 5 ore alla volta, sempre con l’obiettivo di migliorare. Da giovanissimo si è formato nella cantera del Barcellona, poi è tornato in patria prima che il Real lo acquistasse la scorsa estate, cedendolo però praticamente sempre in prestito. Alla fine, l’Erreala se l’è accaparrato per poco più di 6 milioni, almeno per il momento. Perché il Real Madrid mantiene ancora metà dei diritti del giocatore, e vigila: se arriverà per Kubo un’offerta da una società e il club basco la accettasse, i Blancos potrebbero riprenderselo versando la metà dell’offerta stessa.