Sporting, tutto sull’avversaria Juve: Ronaldo, il nuovo Messi e… Krasic

Alla scoperta dei rivali della squadra di Allegri ai quarti di Europa League: ecco le curiosità più interessanti

Quarto in campionato (dopo Benfica, Porto e Braga) e vittorioso a sorpresa agli ottavi di Europa League contro l’Arsenal: sarà lo Sporting Lisbona l’ostacolo di Allegri ai quarti di finale. Proprio come la Juventus, anche la squadra portoghese che ha lanciato Cristiano Ronaldo tra i grandi è una nobile decaduta dalla Champions League. Ha chiuso terzo il Gruppo D, quello di Tottenham (11), Eintracht (10) e Marsiglia (6). Il suo tecnico è Rubén Amorim, 38 anni, strappato ai rivali del Braga sotto pagamento di un indennizzo da 10 milioni di euro e riuscito a riportare la Liga Portugal a 19 anni di distanza dall’ultima volta. Nel suo palmarés con lo Sporting figurano anche due Coppe di Lega e una Supercoppa, vinta nel 2021 proprio sul Braga.

La stella è Pedro Gonçalves

Il marchio di fabbrica di Amorim, che ha in Jorge Jesus il proprio mentore, è il 3-4-3. Muro difensivo e tanta corsa sui due esterni, Ricardo Esgaio e Nuno Santos. La stella è Pedro Gonçalves, classe 1998, che in stagione si sta destreggiando sia come faro in mezzo al campo che come esterno d’attacco a sinistra: 17 i gol segnati nelle 39 partite fin qui disputate, 9 invece gli assist messi a referto. Per capire il tipo basta dare un’occhiata alla rete che s’è inventato nella serata di giovedì contro l’Arsenal, probabilmente già la più bella dell’intera edizione dell’Europa League: un eurogol da centrocampo che ha lasciato tutti a bocca aperta.

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Il portiere ex Juve

Il più utilizzato in rosa è Gonçalo Inacio, centrale difensivo di 21 anni che in Portogallo già ritengono l’erede di Ruben Dias. Nell’ultimo periodo è stato cercato da Liverpool e Psg, ma lo Sporting non se ne priverà per meno di 45 milioni. Altre curiosità sparse sulla squadra portoghese. Il portiere titolare è Adan, che ricordiamo a Cagliari nella breve parentesi 2013-14, mentre quello di riserva è Franco Israel, acquistato l’estate scorsa dalla Juventus per 600 mila euro. Amorim fa molto affidamento anche su Trincao, arrivato con le migliori aspettative al Barcellona e poi ceduto in prestito prima al Wolverhampton e poi proprio allo Sporting.

Edwards come... Messi. Pochettino, tutto ok?

Al netto di qualche problema fisico patito a inizio stagione, l’ariete di riferimento di Amorim è Paulinho, attaccante classe ’92 ex Braga. E tra i tre attaccanti davanti ce n’è uno nato e cresciuto nell’academy del Tottenham, Marcus Edwards. Esploso un po’ troppo tardi, probabilmente anche per il paragone (a posteriori più che azzardato) di Pochettino, che lo relazionò a Leo Messi. Baricentro basso e dribbling esaltante, 167 cm di altezza, è stato prelevato in estate dal Vitoria Guimaraes e adesso figura in pianta stabile tra i titolari della formazione portoghese. Amorim può anche contare su due istituzioni. La prima è l’ex Liverpool Coates, centrale uruguaiano e capitano, all’ottava stagione in Portogallo e l’altra è Bellerin, ex Arsenal e Barça, cercato in passato anche da Inter e Juventus e da gennaio allo Sporting.

Lo Sporting contro... Milos Krasic

Lo Sporting, attualmente al 33° posto nel ranking UEFA, ha raggiunto i quarti di finale di Europa League dopo aver superato il Midtylland agli spareggi e l’Arsenal ai quarti. Il miglior piazzamento di sempre nella competizione? Il secondo posto del 2005 per la finale persa in casa (3-1) contro la CSKA Mosca. Tra le (tante) curiosità di quel match l’ingresso dell’ex juventino Krasic. Lo stadio è il José Alvalade, che in passato è stato vicino a essere rinominato stadio Cristiano Ronaldo: inaugurato nel 2003, 50 mila posti a sedere e un’atmosfera che lo rende speciale nell’intera Europa.

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Quarto in campionato (dopo Benfica, Porto e Braga) e vittorioso a sorpresa agli ottavi di Europa League contro l’Arsenal: sarà lo Sporting Lisbona l’ostacolo di Allegri ai quarti di finale. Proprio come la Juventus, anche la squadra portoghese che ha lanciato Cristiano Ronaldo tra i grandi è una nobile decaduta dalla Champions League. Ha chiuso terzo il Gruppo D, quello di Tottenham (11), Eintracht (10) e Marsiglia (6). Il suo tecnico è Rubén Amorim, 38 anni, strappato ai rivali del Braga sotto pagamento di un indennizzo da 10 milioni di euro e riuscito a riportare la Liga Portugal a 19 anni di distanza dall’ultima volta. Nel suo palmarés con lo Sporting figurano anche due Coppe di Lega e una Supercoppa, vinta nel 2021 proprio sul Braga.

La stella è Pedro Gonçalves

Il marchio di fabbrica di Amorim, che ha in Jorge Jesus il proprio mentore, è il 3-4-3. Muro difensivo e tanta corsa sui due esterni, Ricardo Esgaio e Nuno Santos. La stella è Pedro Gonçalves, classe 1998, che in stagione si sta destreggiando sia come faro in mezzo al campo che come esterno d’attacco a sinistra: 17 i gol segnati nelle 39 partite fin qui disputate, 9 invece gli assist messi a referto. Per capire il tipo basta dare un’occhiata alla rete che s’è inventato nella serata di giovedì contro l’Arsenal, probabilmente già la più bella dell’intera edizione dell’Europa League: un eurogol da centrocampo che ha lasciato tutti a bocca aperta.

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