Marotta, l'esperienza Inter e l'Atalanta
Sulla sua attuale esperienza all'Inter, Marotta ha dichiarato: "Meno male che sono arrivate le proprietà straniere, non so dove sarebbe arrivato il nostro calcio senza di loro. Abbiamo dovuto acuire l’ingegno, fare di necessità virtù, anche se non facciamo grandissimi investimenti, la proprietà ci garantisce comunque di allestire delle rose competitive. Lo scorso anno siamo arrivati in finale di Champions. Il vantaggio di questa proprietà cinese è che ti lascia lavorare in tranquillità, non ti condiziona”, mentre sul capitolo Atalanta: "Solo due stagioni, sono stato benissimo. Una società all’avanguardia, se non il migliore è uno dei migliori settori giovanili ancora adesso. Poi ho accettato la sfida della B alla Sampdoria. È stata una mossa vincente, quando ci si sposta bisogna sempre andare in società che sono in difficoltà. Perché lì puoi solo migliorare. Oggi andare a Napoli sarebbe difficile…”.
L'operazione Vieri, Zamparini e l'aneddoto
L'attuale dirigente dell'Inter ha poi raccontato: "A Ravenna ho fatto l’operazione Vieri. Aveva già fatto vedere le sue qualità. Zamparini? Una persona di grande calore umano, magari ogni tanto si manifestava in modo un po’ istintivo. Persona generosa, intuitiva. Con me aveva un rapporto di amicizia, da lui ho imparato molto. Dispiaciuto per la sua mancanza" per chiudere con un aneddoto: "Quando noi dirigenti proponiamo un acquisto, i presidenti sono sempre restii. Invece vi dico questa. Una volta stavo per trattare un giocatore, la richiesta era troppo alta, volevano tre miliardi, ma lui rispose così: “Se vieni a casa senza giocatore ti licenzio, i soldi sono i miei…”.