Golden Boy 2025: irrompono Pio Esposito e Leoni. Doué in fuga, Mastantuono e Huijsen in ascesa

A scegliere l’erede di Yamal adesso saranno i 50 giurati internazionali. Il nerazzurro e difensore dei Reds sono 2 dei 5 jolly che si aggiungono ai primi 20 dell’indice Benchmark

GENOVA - Finalmente Italia. Finalmente bagliori d’azzurro squarciano un cielo gremito di talenti stranieri. Tuttosport ha svelato ieri pomeriggio nella suggestiva cornice della Badia di Sant’Andrea degli Erzelli (ex abbazia benedettina millenaria, prospiciente il Mar Ligure, trasformata in sede delle squadre giovanili del Genoa) i 25 finalisti del Golden Boy 2025. Una “shortlist” in cui irrompe imperiosamente il nostro talento campano Francesco Pio Esposito, astro nascente dell’Inter che ha stregato tutti con il suo primo gol in maglia azzurra a Tallinn, a 20 anni, alla seconda presenza nella massima Nazionale italiana. Sempre subentrando a Kean. Così come lo scorso 27 settembre aveva firmato la sua prima rete in Serie A a Cagliari entrando in sostituzione di Marcus Thuram a metà ripresa. Inondato di complimenti dal ct Rino Gattuso, Pio s’insedia per la cronaca in 89ª posizione (88ª escludendo Lamine Yamal) su 100 candidati nel cosiddetto Golden Boy Football Benchmark Index, inserimento che gli permette di entrare prepotentemente – insieme con il difensore romano Giovanni Leoni del Liverpool – nelle 5 “wild card” scelte della direzione di Tuttosport che vanno ad aggiungersi ai primi 20 classificati della classifica “algoritmica”.  

Golden Boy 2025: 2 finalisti italiani su 25

Dunque per l’Italia due finalisti su 25 in totale, ma avrebbero potuto essere di più se si considera soprattutto che nel penultimo Index, quello del mese scorso, il viola Pietro Comuzzo era 19° (ora retrocesso in 27ª posizione). E tanto sangue nostrano scorre nelle vene dell’asso italo-argentino Franco Mastantuono che sta incantando con il Real Madrid: papà Cristian e mamma Sofia Bruno sono di chiara origine italiana, per la precisione il bisnonno paterno di Franco era di Ripacandida, comune lucano alle pendici del Monte Vulture in provincia di Potenza. Grazie al doppio passaporto il teenager è stato tesserato dai “galácticos” come comunitario. A settembre, era entrato direttamente nell’Index FB al 20° posto e adesso schizza nella Top 10. Come da regolamento, ogni anno il Golden Boy premia un nuovo giocatore. Uno che non ha già vinto in precedenza. Ecco perché il formidabile 18enne ispano-marocchino Lamine Yamal, detentore del trofeo, resta escluso dalla lista dei finalisti nonostante abbia l’età per fare non solo bis, ma pure tris e addirittura poker (il premio, come arcinoto, è riservato agli Under 21). Trionfatore in Champions League, Supercoppa Europea, Ligue 1, Coppa e Supercoppa di Francia, medaglia d’argento al Mondiale Club e bronzo con i “Bleus” in Nations League, 16 gol e 16 assist col PSG negli ultimi 12 mesi, il franco-ivoriano Désiré Nonka-Maho Doué parte con tutti i favori del pronostico per diventare il 23° Golden Boy della storia.

Golden Boy Web, final step: vota il tuo preferito!

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Doué, il deus ex machina del Psg

E in più ha una carta strepitosa da esibire: è stato infatti il “deus ex machina”, il giocatore decisivo dei parigini nell’euro-finale di Monaco di Baviera contro l’Inter relegando (quasi) al ruolo di comprimario il centravanti Dembélé neo Pallone d’Oro. Nel 5-0 per i francesi, Doué ha prima fornito l’assist ad Hakimi per l’1-0 dopo 12’ quindi ha autografato una splendida doppietta al 20’ del primo tempo e al 18’ della ripresa portando il risultato sul momentaneo 3-0. Strameritatamente eletto dall’UEFA Player of the Match. Nessun teenager ha mai saputo fare altrettanto nelle precedenti 70 finali della Coppa più prestigiosa del mondo a livello di club. Nemmeno un certo Leo Messi, Golden Boy giusto vent’anni fa e successivamente collezionista seriale di Palloni d’Oro (8 in bacheca). L’unico che lo ha avvicinato, per dovere di cronaca, è stato l’olandese Patrick Kluivert che firmò il gol vittoria dell’Ajax nella finale Champions di trent’anni fa contro il Milan al Prater di Vienna. L’attuale ct dell’Indonesia all’epoca aveva solo 18 anni. Van Gaal lo inserì a 20’ dalla fine al posto del finlandese Litmanen: Patrick sfruttò un assist filtrante di Rijkaard trafiggendo Sebastiano Rossi all’85’. E due anni dopo firmò proprio col Milan. 

Salgono Mastantuono e Huijsen

I rivali di Doué? Sulla carta tutti molto distanziati. Come abbiamo detto, in piena ascesa c’è Mastantuono seguito da altri due madridisti: Arda Güler e Dean Huijsen. Molto bene anche il bianconero Yildiz, nazionale turco come Güler, che però nel corso di quest’anno è stato penalizzato dall’assenza di risultati della Juventus. Grande rimonta, appena sopra il ventesimo posto, per Aleksandar Stanković (Club Brugge, figlio dell’ex interista “Deki”) e Rodrigo Mora (Porto). Il serbo e il portoghese sono finalisti in quanto promossi “wild card”, come Esposito e Leoni. Il quinto “invito speciale”, la “carta jolly”, è per l’inglese “borussico” Jobe Bellingham, cognome decisamente familiare nella storia recente dei vincitori del Golden Boy: suo fratello maggiore Jude gli ha insegnato come si fa... Calato definitivamente il sipario sul “ranking” computazionale, la palla spetta ora – come ogni autunno – alla nostra autorevole giuria giornalistica che eleggerà il Golden Boy “Absolute Best” 2025 compilando le rispettive schede di votazione. Ognuno dei 50 giurati delle principali testate giornalistiche europee dovrà inserire in ordine di preferenza i suoi 5 “eletti” tra i 25 finalisti: al primo classificato vanno 10 punti, al secondo 7, al terzo 5, al quarto 3 e al quinto 1 punto. La somma totale decreterà il vincitore. 

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GENOVA - Finalmente Italia. Finalmente bagliori d’azzurro squarciano un cielo gremito di talenti stranieri. Tuttosport ha svelato ieri pomeriggio nella suggestiva cornice della Badia di Sant’Andrea degli Erzelli (ex abbazia benedettina millenaria, prospiciente il Mar Ligure, trasformata in sede delle squadre giovanili del Genoa) i 25 finalisti del Golden Boy 2025. Una “shortlist” in cui irrompe imperiosamente il nostro talento campano Francesco Pio Esposito, astro nascente dell’Inter che ha stregato tutti con il suo primo gol in maglia azzurra a Tallinn, a 20 anni, alla seconda presenza nella massima Nazionale italiana. Sempre subentrando a Kean. Così come lo scorso 27 settembre aveva firmato la sua prima rete in Serie A a Cagliari entrando in sostituzione di Marcus Thuram a metà ripresa. Inondato di complimenti dal ct Rino Gattuso, Pio s’insedia per la cronaca in 89ª posizione (88ª escludendo Lamine Yamal) su 100 candidati nel cosiddetto Golden Boy Football Benchmark Index, inserimento che gli permette di entrare prepotentemente – insieme con il difensore romano Giovanni Leoni del Liverpool – nelle 5 “wild card” scelte della direzione di Tuttosport che vanno ad aggiungersi ai primi 20 classificati della classifica “algoritmica”.  

Golden Boy 2025: 2 finalisti italiani su 25

Dunque per l’Italia due finalisti su 25 in totale, ma avrebbero potuto essere di più se si considera soprattutto che nel penultimo Index, quello del mese scorso, il viola Pietro Comuzzo era 19° (ora retrocesso in 27ª posizione). E tanto sangue nostrano scorre nelle vene dell’asso italo-argentino Franco Mastantuono che sta incantando con il Real Madrid: papà Cristian e mamma Sofia Bruno sono di chiara origine italiana, per la precisione il bisnonno paterno di Franco era di Ripacandida, comune lucano alle pendici del Monte Vulture in provincia di Potenza. Grazie al doppio passaporto il teenager è stato tesserato dai “galácticos” come comunitario. A settembre, era entrato direttamente nell’Index FB al 20° posto e adesso schizza nella Top 10. Come da regolamento, ogni anno il Golden Boy premia un nuovo giocatore. Uno che non ha già vinto in precedenza. Ecco perché il formidabile 18enne ispano-marocchino Lamine Yamal, detentore del trofeo, resta escluso dalla lista dei finalisti nonostante abbia l’età per fare non solo bis, ma pure tris e addirittura poker (il premio, come arcinoto, è riservato agli Under 21). Trionfatore in Champions League, Supercoppa Europea, Ligue 1, Coppa e Supercoppa di Francia, medaglia d’argento al Mondiale Club e bronzo con i “Bleus” in Nations League, 16 gol e 16 assist col PSG negli ultimi 12 mesi, il franco-ivoriano Désiré Nonka-Maho Doué parte con tutti i favori del pronostico per diventare il 23° Golden Boy della storia.

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Doué, il deus ex machina del Psg