Da Miretti a Cambiaso: l'Italia a Euro 2024, si lotta per essere convocati

La lista di Spalletti prende forma: Raspadori e Kean conquistano posizioni, Locatelli o Cristante per sostituire Tonali, in difesa Acerbi è il totem
Da Miretti a Cambiaso: l'Italia a Euro 2024, si lotta per essere convocati

Il giochino di spuntare chi è rimasto tra coloro che trionfarono a Wembley l’11 luglio del 2021 e andranno in Germania il titolo può sembrare stucchevole, invece offre una chiave di lettura interessante per introdurre quello che diventerà l’argomento principale dell’universo azzurro da qui a giugno: chi farà parte del gruppo di Luciano Spalletti per gli Europei? Dunque: la base indiscussa è composta da Gigi Donnarumma, Giovanni Di Lorenzo, Nicolò Barella, Federico Chiesa e Giacomo Raspadori che, curiosamente, fu l’ultimo inserito da Roberto Mancini e che di fatto fu una “mascotte” di quel gruppo. Altra curiosità: Raspadori fu preferito a Moise Kean che adesso sta invece recuperando prepotentemente posizioni e si candida per il viaggio. Già che ci siamo, restiamo in attacco per completare la rosa dei candidati con Gianluca Scamacca in testa tra i centravanti davanti a Immobile, Retegui e varie ed eventuali (un exploit di Pinamonti, una rinascita di Belotti…) comunque piuttosto avventurose.

La situazione sulle fasce e a centrocampo

Sulle fasce, oltre a Chiesa un altro posto sicuro dovrebbe essere quello per Berardi, con un gruppo a sgomitare per un altro paio di posti: Politano, El Shaarawy, Zaniolo. Grande traffico a centrocampo dove il ct ha recuperato anche Jorginho per queste ultime due gare di qualificazioni. L’italo-brasiliano andrà in Germania con uno tra Locatelli e Cristante, entrambi peraltro più duttili. Al loro fianco, oltre all’inamovibile Barella, sono in pole position Frattesi e Bonaventura mentre dovrà essere trovato un sostituto di Tonali, tagliato fuori dalla fase finale per la squalifica conseguente alle scommesse. Ovviamente il ct guarda al campionato e non è escluso che possa inserire elementi nuovi come Miretti o Cambiaso (duttilità importante, la sua, in un torneo così breve) e osserverà con attenzione la situazione fisica del giallorosso Pellegrini.

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I possibili convocati in difesa e in porta

In difesa Acerbi è il totem, come ha confermato la gara di straordinaria lucidità tattica e maturità umana nel sostegno a Buongiorno, con il granata che sta scalando posizioni con grande impeto. Altri candidati sono Bastoni, Mancini e Scalvini uscito un poco ammaccato però dalla gara contro l’Inghilterra a Wembley. Sugli esterni, con Di Lorenzo e Dimarco che non si discutono, si propongono con prepotenza Darmian e Biraghi. In porta sono sicuri Donnarumma e Provedel, si sfidano Vicario e Meret. Queste, dicevamo, i punti (quasi) fermi ma poi è ovvio che il ct e il suo staff monitoreranno il campionato: c’è attenzione su Calafiori del Bologna, si aspettano conferme da Colpani e non si trascura Pessina del Monza. Si guarda con interesse al percorso di Rugani in bianconero. Ma rivoluzioni non sono alle viste anche perché il tempo per gli esperimenti (un paio di amichevoli a marzo) è risicato assai. Infine una piccola postilla metodologica: molto dipenderà dal fatto che le rose tornino al tradizionale numero di 23 elementi o restino all’attuale 26 figlio dell’emergenza Covid e poi confermato anche in Qatar. La nostra sensazione, anche in persistenza dei cinque cambi, è che a giugno partiranno 26 azzurri per l’Europeo in Germania.

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Il giochino di spuntare chi è rimasto tra coloro che trionfarono a Wembley l’11 luglio del 2021 e andranno in Germania il titolo può sembrare stucchevole, invece offre una chiave di lettura interessante per introdurre quello che diventerà l’argomento principale dell’universo azzurro da qui a giugno: chi farà parte del gruppo di Luciano Spalletti per gli Europei? Dunque: la base indiscussa è composta da Gigi Donnarumma, Giovanni Di Lorenzo, Nicolò Barella, Federico Chiesa e Giacomo Raspadori che, curiosamente, fu l’ultimo inserito da Roberto Mancini e che di fatto fu una “mascotte” di quel gruppo. Altra curiosità: Raspadori fu preferito a Moise Kean che adesso sta invece recuperando prepotentemente posizioni e si candida per il viaggio. Già che ci siamo, restiamo in attacco per completare la rosa dei candidati con Gianluca Scamacca in testa tra i centravanti davanti a Immobile, Retegui e varie ed eventuali (un exploit di Pinamonti, una rinascita di Belotti…) comunque piuttosto avventurose.

La situazione sulle fasce e a centrocampo

Sulle fasce, oltre a Chiesa un altro posto sicuro dovrebbe essere quello per Berardi, con un gruppo a sgomitare per un altro paio di posti: Politano, El Shaarawy, Zaniolo. Grande traffico a centrocampo dove il ct ha recuperato anche Jorginho per queste ultime due gare di qualificazioni. L’italo-brasiliano andrà in Germania con uno tra Locatelli e Cristante, entrambi peraltro più duttili. Al loro fianco, oltre all’inamovibile Barella, sono in pole position Frattesi e Bonaventura mentre dovrà essere trovato un sostituto di Tonali, tagliato fuori dalla fase finale per la squalifica conseguente alle scommesse. Ovviamente il ct guarda al campionato e non è escluso che possa inserire elementi nuovi come Miretti o Cambiaso (duttilità importante, la sua, in un torneo così breve) e osserverà con attenzione la situazione fisica del giallorosso Pellegrini.

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