10. Del Piero
Il numero 10 per eccellenza: il tiro a giro sul secondo palo è presto diventato un marchio di fabbrica, tanto da dar vita al gol "alla Del Piero". Traiettorie inimmaginabili per i più che gli valsero il soprannome di "Pinturicchio", dato dall'avvocato Agnelli. Ha legato la sua carriera sportiva alla Juventus, vincendo tutto quello che si poteva vincere, diventando una leggenda del club. Ma anche in azzurro non è stato da meno, vincendo il Mondiale nel 2006. Icona bianconera, ma amato e rispettato da tutti, per l'eleganza che ha saputo mostrare fuori dentro e fuori il rettangolo di gioco.

9. Dino Zoff
Uno dei portieri più forti della storia del calcio, capace di vcompiere un'impresa quale vincere un Europeo nel 1968 e il Mondiale, a 40 anni, da titolare. Detiene tutt'oggi il record mondiale di imbattibiltà con le nazionali, non avendo subito gol per 1142 minuti di fila. Un secondo posto al Pallone d'Oro nel 1973 (battuto da Johann Cruijff), con la Juventus i grandi successi di club: una Coppa Uefa, una Coppa Italia e ben sei Scudetti.

8. Andrea Pirlo
Il "Maestro" il suo soprannome, e già questo basterebbe. A svoltargli la carriera il cambio ruolo da trequartista a regista davanti alla difesa. Le sue sventolate da una parte all'altra del campo restano memorabili, così come quell'assist per Grosso nel Mondiale del 2006, durante la semifinale con la Germania. Protagonista lo fu anche in finale, trasformando uno dei 5 tiri dal dischetto nella lotteria dei rigori contro la Francia. Per anni al Milan, poi punto cardine della Juventus che iniziò a dominare in Italia dal 2012 in poi. Una bacheca stracolma, tra titoli europei e nazionali.

7. Franco Baresi
Se si pensa ai migliori difensori della storia del calcio, lui nella lista c'è sempre. Bandiera indissolubile del Milan, tre Coppe Campioni e ben sei scudetti messi a referto. La vittoria nel Mondiale 1982 (pur senza scendere mai in campo). Nemmeno quel rigore sbagliato in finale in un altro campionato del mondo, nel 1994, può cancellare l'immensità e la grandezza di un calciatore che ha dato vita al manuale del difensore perfetto: cattivo, al contempo elegante, leale, attento, preciso al millimetro nonché al secondo.

6. Francesco Totti
Una delle ultime bandiere del calcio moderno, una vita dedicata ai colori giallorossi della Roma. Andando altrove avrebbe potuto vincere di più, anche a livello personale, ma come rimarcato da lui stesso "Dicono che è stato un mio limite non aver mai cambiato squadra. In realtà era il mio sogno sin da bambino". Eppure Totti è stato molto più che una bandiera: senso del gol da centravanti, qualità nei piedi degna dei più forti numeri 10 della storia. Uno Scudetto leggendario vinto da protagonista, un Mondiale con l'Italia nel 2006. E poi sì, il cucchiaio.
