Sancho, Juve all'ultima curva! L'unico nodo di Comolli prima di chiudere

TORINO - Cooling break Sancho. E adesso tutti in attesa. Dopo la call di ieri tra Juve e Manchester United, le parti hanno deciso di riaggiornarsi nei prossimi giorni, con l’impegno condiviso di concretizzare ulteriormente i passi in avanti registrati nelle ultimissime ore. C’è l’okay di massima, quasi una stretta di mano virtuale. E di fatto, sì, ci siamo. O meglio, siamo lì, all’ultima curva, quella da cui la Juventus conta di trovare le risorse decisive per accontentare le richieste del Manchester United e poi quelle del giocatore. Nelle prossime ore, la lista di cose da fare alla Continassa prevederà esattamente questi passaggi, in modo tale da piazzarsi in pole position definitiva sul calciatore e tentare la chiusura, che non è ancora scontata. Così come non è scontata la decisione finale dei bianconeri, poiché coinvolge pure Francisco Conceiçao.

Da una parte c’è infatti la volontà di Tudor di ripartire da chi ha già conosciuto per non dilapidare quel patrimonio che ha costruito a fatica, gettone dopo gettone. Dall’altra però c’è la resistenza del Porto e un’offerta - quella bianconera - che non soddisfa i lusitani. Pertanto, Sancho. Con quella proposta lì. Con quell’investimento mirato. E come giusto mezzo, la grande opportunità ad oggi da non farsi scappare.

Sancho per il raduno Juve

Del resto, manca soltanto l’esterno per completare il primo mini obiettivo juventino: arrivare al raduno con una rosa al completo, ma non completata. Per capirci: tutto il resto del mercato sarà un gioco a incastri, per l’ingresso di un elemento ci sarà verosimilmente bisogno di qualcuno che gli faccia posto. E così si procederà, però soltanto dopo aver definito l’ingresso dell’ala offensiva, per la quale evidentemente siamo alle battute finali. In un senso o nell’altro, e con un po’ di lavoro comunque da ultimare. Quale? Tanto per iniziare, a rendere positivi i contatti tra le parti c’è stato l’impegno di Jadon a fare un passo verso Torino almeno sul fronte ingaggio: l’inglese sa benissimo quanto il salario percepito a Old Trafford sia qualcosa di poco coerente con i nuovi parametri juventini, ma dire addio a 300mila sterline settimanali è un peso tutto sommato sostenibile davanti al progetto Juventus che gli è stato prospettato.

È che può tornare stella. Può tornare al centro di un progetto in cui si sentirebbe coccolato e amato. Perciò in fiducia. E quando è stato in fiducia - vedi la doppia esperienza al Borussia - ha sempre fatto bene. Questo, in fondo, l’elemento che ha convinto la Juve a provarci. E anche a fare tutti questi passi in avanti per mettersi in condizione di chiudere l’affare, per il quale balla evidentemente ancora qualcosa sulle cifre, sia sullo stipendio, sia sull’offerta da consegnare a Manchester.

Conceicao, palla a Comolli

Ripartendo da quest’ultima: la prima richiesta è stata di 25 milioni di sterline, circa 30 milioni di euro, per una distanza di circa dieci di milioni rispetto alla proposta iniziale dei bianconeri. Giorno dopo giorno, il divario si è assottigliato per mancanza di alternative altrui (per club e giocatore) e difficoltà nel mettere in pratica il piano immaginato per strappare Chico al Porto. Un gioco di opportunità, appunto. Ma anche un modo per mettere fretta ai Dragoes, per i quali il prezzo di Conceiçao aumenterà all’inizio della prossima settimana, come da vincolo della clausola rescissoria. Intorno ai 25 milioni di euro, ad ogni modo, può arrivare la stretta di mano e quella conclusiva, per le quali tutto è adesso nelle mani di Damien Comolli e degli intermediari che hanno lavorato all’operazione. Di sicuro, Sancho non è mai stato così vicino ai bianconeri.

Forse nemmeno un anno fa, quando Cristiano Giuntoli si era convinto a prenderlo senza però riuscire a cedere prima Filip Kostic e Tiago Djalò. Stavolta lo spazio c’è. Anzi: la Juve non vede l’ora di riempirlo con un calciatore di qualità, mettendosi finalmente alle spalle l’incertezza montata nei giorni più recenti. Se non sarà il figlio d’arte, allora sarà “The Rocket”. Lo chiamano così: vuol dire razzo. E va veloce verso la Continassa. 

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