Fagioli, Miretti, Soulé, Barrenechea e Iling: il racconto del mondo Juve

I cinque giovani bianconeri ricordano gli esordi, l'arrivo a Vinovo e le chiamate in prima squadra nello speciale di Dazn: 'Quelli della Next Gen'
Fagioli, Miretti, Soulé, Barrenechea e Iling: il racconto del mondo Juve

'Quelli della Next Gen'. Risate, scherzi, giochi e le parole sull'opportunità Juve dei ragazzi che hanno fatto il salto dalla seconda squadra alla prima. DAZN ha voluto ripercorrere in maniera divertente il cammino fatto da Barrenechea, Soulé, Fagioli, Miretti e Iling Junior fino ad arrivare a essere giocatori tra le scelte di Allegri. La sfida a bocce è un momento divertente per interagire e per 'sfidare' i propri compagni a colpi di domande a quiz sul mondo bianconero a 360 gradi. Tutti e cinque poi protagonisti di ricordi indelebili che hanno segnato il loro arrivo, l'esordio o l'incontro coi grandi cambia in maglia Juve

Juve, le parole di Fagioli

Dall'arrivo alla Juve al percorso per tornarci, Nicolò Fagioli i è raccontato: "Il primo ricordo è stata un'amichevole con la maglia bianconera contro il Modena, ma ancora non ero di proprietà. Volevo tante foto per ricordare quel momento. Sono sempre stato tifoso della Juve sin da piccolo". Poi l'emozione del debutto: "Lo aspettavo da anni e contro la SPAL è stata un'emozione grandissima e ho vissuto quel momento in tranquillità". Su Allegri: "Ci fa stare coi piedi per terra altrimenti vai in panchina". 

Dal debutto agli allenamenti con Ronaldo: "La prima volta che l'ho visto è stato uno choc, ma è stato bello potermi allenare con lui. Una persona straordinaria e umile". E Di Maria: "E' un fenomeno straordinario e mi dà sempre tanti consigli sulla posizione, come stoppare la palla". Gli elogi di Pirlo e Pjanic: "Mi hanno fatto piacere le loro parole anche se non amo i paragoni". In chiusura il gol all'Inter: "E' stata l'emozione più forte della mia vita perché da juventino segnare all'Inter è sempre fantastico". 

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Juve, le parole di Miretti

Fabio Miretti ha raccontato i primi ricordi alla Juve: "A Vinovo ho fatto diversi provini e venivo sempre con la stessa maglia di Xavi. Quando hai la maglia della Juve, indipendentemente che sia Primavera, prima squadra o Next Gen, addosso hai sempre un occhio di riguardo".Poi l'esordio in Next Gen e l'episodio con la Pro Sesto: "Fu un errore. Non capivo come mai dovessero insultare dei ragazzi e quando ho segnato sono andato sotto la loro curva". L'idolo Nedved: "Non gli ho mai chiesto una foto, ma è stato bellissimo conoscerlo e scambiarci due parole. Mi ha dato diversi consigli".

Su Allegri: "Mi dice sempre di non farmi dribblare in fase difensiva. Ci fa stare attenti su tutto e coi piedi per terra"Esordio e momenti belli in maglia Juve: "La prima volta ad allenarmi c'era Sarri ed ero in U17. C'erano giocatoriincredibilie come Ronaldo, Bonucci e tante altre icone. Venezia? Il debutto in A grande emozione. I miei genitori erano ad Amterdam". 

Juve, le parole di Iling

Samuel Iling Junior si è raccontato tra idoli, esordio con la Juve e il suo passato a Londra: "In bianconero sono arrivato che avevo sedici anni. Vestire questa maglia sempre una grande emozione e farlo contro l'Arsenal ancor più speciale per me. Io vivevo a pochi passi dall'Highbury poi a 7 anni sono andato al Chelsea dove ho fatto tutto il settore giovanile fino a 16 anni. Idolo? Tifando Arsenal mi è sempre piaciuto Thierry Henry". 

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Juve, le parole di Soulé

Matias Soulé ha raccontato la sua prima volta alla Juve: "Ero con tutta la mia famiglia ed era tutto bellissimo. Ho fatto il giro di Vinovo e poi pranzato qui. Esordio in A? Mi ricordo che ero con la Next Gen e a fine primo tempo il mister mi sostituii e mi arrabbiai. Poi mi disse che sarei andato in prima squadra e quando sono entrato è stato tutto molto bello". I consigli di Allegri: "Mi dice di spaccare la porta con il sinistro". Gol con l'Inter: "Il mister mi disse il giorno prima che avrei giocato titolare ed ero tranquillo. La rete una grande emozione perché allo stadio c'era anche tutta la mia famiglia". 

Ricordi dall'Argentina: "A 11 anni andai al Velez. I miei genitori venivano a vedere tutte le mie partite e mio padre a volte dormiva in macchina pur di verdermi giocare. Veniva anche mia mamma di tanto in tanto. Lavoravano tanto e hanno fatto molti sacrifici per me. Non vogliono mai niente, ma non farli lavorare è il minimo che io possa fare per quello che hanno fatto". L'incontro con Messi: "Lui era già là e ci aspettava per salutarci. Non volevo più lavarmi le mani". E Di Maria: "Ha il sesto senso per le giocate. Fa cose che noi non vediamo. Provo sempre a guardarlo e imparare tanto da lui". 

Juve, le parole di Barrenechea

Enzo Barrenehcea ricorda il suo primo giorno con i grandi della Juve: "Non mi allenavo, stavo fisso a guardare i campioni intorno a me. C'erano Ronaldo, Dybala, Higuain è stato tutto impressionante ed emozionante". Poi l'esordio: "Due giorni prima della partita il mister e lo staff mi hanno provato tra i titolari, ma ero tranquillo pensando di partire dalla panchina. Non mi aspettavo di giocare dal primo minuto". Ii ricordi del brutto infortunio: "Non pensavo di aver subito un infortunio così brutto. Dissi al medico di non voler sapere nulla per festeggiare il compleanno in tranquillità. Poi il lunedì successivo ero certo fosse succeso qualcosa di brutto". In chiusura gli inizi in Argentina e la famiglia: "Devo tutto a mia mamma perché si è presa cura di me e mio fratello quando mio papà stava in carcere. La vedevamo poco e provo solo grande ammirazione per lei. Il mio primo sogno era quello di comprarle una casa per ripagare tutti gli sforzi e quando sono arrivato in Europa ci sono riuscito". 

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'Quelli della Next Gen'. Risate, scherzi, giochi e le parole sull'opportunità Juve dei ragazzi che hanno fatto il salto dalla seconda squadra alla prima. DAZN ha voluto ripercorrere in maniera divertente il cammino fatto da Barrenechea, Soulé, Fagioli, Miretti e Iling Junior fino ad arrivare a essere giocatori tra le scelte di Allegri. La sfida a bocce è un momento divertente per interagire e per 'sfidare' i propri compagni a colpi di domande a quiz sul mondo bianconero a 360 gradi. Tutti e cinque poi protagonisti di ricordi indelebili che hanno segnato il loro arrivo, l'esordio o l'incontro coi grandi cambia in maglia Juve

Juve, le parole di Fagioli

Dall'arrivo alla Juve al percorso per tornarci, Nicolò Fagioli i è raccontato: "Il primo ricordo è stata un'amichevole con la maglia bianconera contro il Modena, ma ancora non ero di proprietà. Volevo tante foto per ricordare quel momento. Sono sempre stato tifoso della Juve sin da piccolo". Poi l'emozione del debutto: "Lo aspettavo da anni e contro la SPAL è stata un'emozione grandissima e ho vissuto quel momento in tranquillità". Su Allegri: "Ci fa stare coi piedi per terra altrimenti vai in panchina". 

Dal debutto agli allenamenti con Ronaldo: "La prima volta che l'ho visto è stato uno choc, ma è stato bello potermi allenare con lui. Una persona straordinaria e umile". E Di Maria: "E' un fenomeno straordinario e mi dà sempre tanti consigli sulla posizione, come stoppare la palla". Gli elogi di Pirlo e Pjanic: "Mi hanno fatto piacere le loro parole anche se non amo i paragoni". In chiusura il gol all'Inter: "E' stata l'emozione più forte della mia vita perché da juventino segnare all'Inter è sempre fantastico". 

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