Lazio-Inter 3-1: Lautaro non basta a Inzaghi, fa festa Sarri

Come l'anno scorso il tecnico nerazzurro esce sconfitto dal 'suo' Olimpico: Felipe Anderson, Luis Alberto e Pedro regalano momentaneamente la vetta ai biancocelesti

ROMA - Ritorno all'Olimpico ancora amaro per Simone Inzaghi, che come l'anno scorso esce sconfitto con la sua Inter dallo stadio che è stato la sua 'casa' negli anni alla Lazio. La squadra di Maurizio Sarri (che nella ripresa ha indovinato i cambi) ha invece superato il primo grande esame di maturità della stagione, fermando nell'anticipo della terza giornata la corsa dei nerazzurri (che erano a punteggio pieno) e scavalcandoli così in classifica. Il gol di Felipe Anderson, la magia di Luis Alberto e il tris di Pedro (come il connazionale inserito a gara in corso), in attesa degli impegni delle altre big, regalano così la vetta momentanea all'ex tecnico della Juve.

Lazio-Inter 3-1: statistiche e tabellino

Lazzari c'è, chanche per Gagliardini

Nella Lazio c'è Lazzari, febbricitante alla vigilia ma al suo posto sulla destra, con Marusic a sinistra della coppia Patric-Romagnoli schierata a difesa di Provedel, mentre Cataldi viene ancora preferito a Marcos Antonio in regia e Vecino vince di nuovo il ballottaggio con Basic e Luis Alberto (terza panchina su tre per il Mago). Immutato rispetto al match pareggiato in casa del Toro anche l'attacco: intoccabile Immobile, affiancato da Felipe Anderson e Zaccagni, con Pedro pronto a entrare a gara in corso. Sull'altro fronte una sola novità nell'Inter reduce dal successo sullo Spezia: in mediana Calhanoglu lascia il posto da titolare a Gagliardini, scelto da Simone Inzaghi per arginare Milinkovic-Savic mentre Dimarco ha ancora la meglio su Gosens a sinistra (dall'altra parte resta Dumfries) e davanti fanno sempre 'coppia fissa' Lukaku e Lautaro. 'Titolarissimi' Brozovic e Barella, davanti ad Handanovic viene confermato il trio difensivo formato da Skriniar, dall'ex di turno De Vrij (fischiato dai tifosi laziali) e da Bastoni.

Felipe Anderson sorprende l'Inter

Feroce l'avvio dei nerazzurri, che nei primi minuti provano a sorprendere i padroni di casa schiacciandoli nella propria metà campo: Dumfries già al 4' testa i riflessi di Provedel, attento anche poco dopo sulla deviazione in area di Gagliardini (su cross dell'olandese). Romagnoli e compagni reggono l'urto e iniziano a ripartire: al 14' è un efficace pressing di Immobile ad azionare il contropiede, sprecato però da Milinkovic che non dosa a dovere l'ultimo passaggio per Zaccagni. È una scossa per la Lazio che un minuto dopo sfiora il gol: Zaccagni premia la sovrapposizione di Marusic, scarico per Immobile e sinistro di prima a fil di palo per il centravanti azzurro. Dalla parte di Dumfries non sono comunque finiti i pericoli per i biancocelesti, ma Patric è ben posizionato e si rifugia in corner sul cross dell'esterno nerazzurro, azionato da Lukaku che poi conclude alto di testa sugli sviluppi dell'angolo (18'). La squadra di Sarri ha preso fiducia ed è ora l'Inter ad affidarsi alla ripartenza con Lautaro che cerca però un'improbabile conclusione dai 60 metri: palla lontanissima dai pali e fischi dalla Curva Nord (23'). Barella intanto rischia il giallo per fermare uno Zaccagni sempre più 'in partita' e pericoloso dal limite: decisiva la deviazione in corner di Skriniar (34'). Troppo centrale sull'altro fronte il colpo di testa di Lukaku (38') e quando il riposo sembra ormai alle porte la gara si infiamma, con Milinkovic e Felipe Anderson che si scambiano i ruoli e confezionano il vantaggio della Lazio al 40': il serbo, defilatosi a sinistra per liberarsi dalla marcatura di Gagliardini, lancia lungo per il brasiliano che prende alle spalle Bastoni e Dimarco per superare infine Handonovic di testa. L'Inter reagisce di rabbia e chiede il rigore per un contatto in area biancoceleste tra Zaccagni e Dumfries, ma l'azione è viziata da un fuorigioco precedente di Lukaku e dopo il check del Var si riprende a giocare fino al duplice fischio del ravennate Fabbri.

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Lautaro illude Inzaghi

Dagli spogliatoi rientrano in campo gli stessi ventidue, ci si aspetterebbe un'Inter 'arrabbiata' ed è invece la Lazio a sfiorare subito il raddoppio: magia di Milinkovic a innescare Lazzari, verticalizzazione per Immobile che con il destro mira il primo palo, dove Handanovic non si fa però sorprendere. Il pericolo scampato sveglia i nerazzurri che si accendono all'improvviso e trovano il pareggio (51'): punizione calciata da Dimarco, la palla si impenna e di testa Dumfries la spedisce a Lautaro, che tutto solo davanti a Provedel non sbaglia e fa 1-1. I padroni di casa accusano il colpo e rischiano ancora un minuto dopo: cross dalla sinistra di Dimarco e colpo di testa di Dumfries, lasciato tutto solo sul secondo palo e fermato da un intervento super di Provedel. Sarri non è contento e richiama in panchina Vecino e l'ammonito Zaccagni per affidarsi alla qualità di Luis Alberto e Pedro (57'), che pesca subito in area Milinkovic troppo generoso nel cercare invano lo scarico per Immobile invece di calciare. I ritmi sono intensi e i capovolgimenti di fronte continui, ma è ancora su calcio da fermo che l'Inter si rende pericolosa: pennellata del solito Dimarco e girata con la testa di Skriniar, troppo debole per impensierire Provedel.

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Sarri indovina i cambi

Bisogna invece aspettare il 69' per le prime mosse di Inzaghi: tripla sostituzione con Dzeko, Darmian e Gosens dentro al posto di Lukaku, Dumfries e Dimarco, mentre nella Lazio lo stremato Lazzari lascia il posto a Hysaj (71') che si piazza a sinistra (con il 'trasloco' a destra di Marusic). Ad essere premiato dai cambi è Sarri, perché al 75' la Lazio è di nuovo avanti grazie a due dei suoi spagnoli: Pedro 'vede' al limite Luis Alberto e il Mago sfodera dal cilindro un destro all'incrocio che fa esplodere la Nord, dove il numero 10 corre per esultare con i suoi tifosi. L'Inter deve rincorrere di nuovo e si affida a Calhanoglu e all'ex laziale Correa (fuori Barella e Gagliardini al 79') per passare al 4-2-3-1, mentre dall'altra parte Cataldi chiede il cambio (83') per fare spazio a Marcos Antonio e si prende gli applausi dell'Olimpico insieme a Felipe Anderson (sostituito da Cancellieri). Il nuovo assetto dovrebbe dare più spinta offensiva ai nerazzurri che invece perdono le distanze e nel finale incassano anche il terzo gol, segnato da Pedro che rientra sul destro liberandosi di De Vrij e infila la palla all'angolino (86'). Nel recupero Handanovic nega la rete a Immobile e finisce 3-1: come l'anno scorso sono i tifosi della Lazio a festeggiare di fronte all'Inter del grande ex Simone Inzaghi.

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