Finisce con la Juve che fa torello a San Siro e Allegri che si infuria per un passaggio rischioso facendo volare giacca e cravatta, ma c'è davvero poco da infuriarsi: la Juventus si prende i tre punti praticamente senza sforzo, con una parata di Szczesny e un tiro deviato. Sono gli ormai celeberrimi episodi, su cui il tecnico livornese si gioca i big match e che stavolta gli hanno sorriso dall'inizio alla fine. Il Milan si concede, l'errore di Thiaw su Kean che lascia la squadra in 10 fa sparire i rossoneri dal campo, Pioli non trova chiavi tattiche diverse dal continuare a dare palla a Leao e con Pulisic richiamato in panchina non c'è luce possibile per evitare il secondo ko in campionato dopo il sonante 5-1 rimediato dall'Inter. Campionato apertissimo: Inzaghi 22, Pioli 21, Allegri 20. E occhio a Italiano domani,
Fagioli in tribuna, Giuntoli parla di mercato
Rossoneri con assenze importanti: Maignan e Theo, giocano Mirante e Florenzi. Adli titolare. Il Milan ha perso solo il derby in questa stagione e Pioli sogna il sesto risultato utile consecutivo contro Allegri. Che schiera Rabiot capitano, nello stadio che gli regalò anche il primo gol con la maglia bianconera, Chiesa e Vlahovic in panchina, Fagioli in tribuna con capitan Danilo: la Juve non lascia da solo Nicolò, lo ribadisce anche Szczesny nel prepartita a Dazn. Milan-Juventus è anche supersfida mai così made in Usa: McKennie e Weah da una parte, Pulisic e Musah dall'altra, il ct Eberalther che gongola sugli spalti e che regala anche un pronostico - 2-2 - dopo aver segnalato un "Pulisic in grande forma". E chissà in che forma sono Iling-Junior e Nicolussi Caviglia, visto che Giuntoli li chiama direttamente in causa quando gli chiedono se ci saranno interventi sul mercato a gennaio per le difficoltà del centrocampo juventino.