Rocchi e il caso arbitri: l'analisi tra sviste, stecche, svarioni e recidive

Le polemiche si moltiplicano: la flessione tecnica è netta, anche i più esperti in difficoltà. Troppo rigore e poca qualità nelle direzioni di gara

Ormai è tutto un inseguirsi di corsi e ricorsi calcistici. Di sviste e ri-viste arbitrali. Eppoi infinite polemiche che del bene non fanno. C’è innanzitutto l’errore di giornata (il più macroscopico, netto, evidente). C’è l’incredulità dei tifosi (più o meno di tutte le squadre tranne una: quellache il torto l’ha “goduto” e non già subito). C’è la raffica di rimostranze dei dirigenti, più o meno accusatorie e/o instillatrici di dubbi da malafede. C’è infine il provvedimento ai danni di chi l’errore lo ha commesso oppure non l’ha corretto (arbitro e/o assistenti e/o varisti).

Inter-Verona e le parole di Sogliano

L’ultimo esiziale caso, come noto, è ovviamente legato a Inter-Verona di sabato scorso e che costerà lo stop a Fabbri e Nasca (arbitro e Var a San Siro): la rete convalidata in extremis a Frattesi nonostante una gomitata rifilata da Bastoni a Duda. Era il gol del 2-1 definitivo. Immagini ancora negli occhi di tutti i calciofili, così come nelle loro orecchie riecheggiano le dure parole del ds gialloblù Sogliano: «Magari qualcuno più su del Var ha deciso che doveva andare così...». Manco a dirlo, a molti sono tornate alla mente pure i video-frame dell’altro, recente, clamoroso errore pro-Inter: la rete convalidata ad Arnautovic contro il Genoa nonostante una spinta di Bisseck su Strootman. Linfa vitale - insomma, le parole di Sogliano - per chi teme malafede, sudditanze, complotti.

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Problema arbitri, il nocciolo della questione

E di contro dati da aggiungere a dati per chi tiene conto, in generale, del gran numero di clamorosi errori “tecnici” commessi dai direttori di gara italiani in questa stagione. Tra i più macroscopici, quelli in Genoa-Juventus (mancata espulsione di Malinovskyi per entrata su Yildiz e un rigore non dato ai bianconeri; arbitro Massa), o in Juventus-Bologna (rigore non concesso per il fallo di Illing su Ndoye; arbitro Di Bello) e in Lecce-Milan (Abisso ha annullato ingiustamente la rete del 3-2 di Piccoli). Oppure in Sassuolo-Fiorentina (rete non convalidata a Thorstvedt; ancora arbitro Abisso). Eccetera. Sviste e svarioni che il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha riconosciuto e sanzionato fermando i suoi. O... rifermandoli, giacché ormai siamo alle recidive. E qui, probabilmente, arriviamo al nocciolo della questione.

Il fatto che siano sempre gli stessi a ripetere certi errori pone l’accento sul fatto che la squadra arbitrale sia risicata in termini di elementi in grado di garantire un ricambio generazionale all’altezza. Figuriamoci che sbagli gravi ne ha fatti anche Massa, che è un Elite (insieme con Orsato). E ad esempio i nuovi internazionali Pairetto e Di Bello non hanno dato le giuste garanzie. Via a seguire... In una stagione in cui si sta prestando enorme attenzione - da input - sulla tolleranza zero nei confronti delle proteste di calciatori e allenatori (fioccano ammonizioni ai primi e i secondi vengono allontanati) servirebbe invece dedicare maggiore attenzione all’aspetto prettamente tecnico degli arbitri. Qualità, più che rigidità. In modo da sgombrare il campo da illazioni, accuse, retropensieri.

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Ormai è tutto un inseguirsi di corsi e ricorsi calcistici. Di sviste e ri-viste arbitrali. Eppoi infinite polemiche che del bene non fanno. C’è innanzitutto l’errore di giornata (il più macroscopico, netto, evidente). C’è l’incredulità dei tifosi (più o meno di tutte le squadre tranne una: quellache il torto l’ha “goduto” e non già subito). C’è la raffica di rimostranze dei dirigenti, più o meno accusatorie e/o instillatrici di dubbi da malafede. C’è infine il provvedimento ai danni di chi l’errore lo ha commesso oppure non l’ha corretto (arbitro e/o assistenti e/o varisti).

Inter-Verona e le parole di Sogliano

L’ultimo esiziale caso, come noto, è ovviamente legato a Inter-Verona di sabato scorso e che costerà lo stop a Fabbri e Nasca (arbitro e Var a San Siro): la rete convalidata in extremis a Frattesi nonostante una gomitata rifilata da Bastoni a Duda. Era il gol del 2-1 definitivo. Immagini ancora negli occhi di tutti i calciofili, così come nelle loro orecchie riecheggiano le dure parole del ds gialloblù Sogliano: «Magari qualcuno più su del Var ha deciso che doveva andare così...». Manco a dirlo, a molti sono tornate alla mente pure i video-frame dell’altro, recente, clamoroso errore pro-Inter: la rete convalidata ad Arnautovic contro il Genoa nonostante una spinta di Bisseck su Strootman. Linfa vitale - insomma, le parole di Sogliano - per chi teme malafede, sudditanze, complotti.

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