Di Francesco contrariato: "Huijsen? Doveva venire qui, serve rispetto..."

Il tecnico del Frosinone commenta il ko per 3-0 contro la Roma: ecco le sue parole
Di Francesco contrariato: "Huijsen? Doveva venire qui, serve rispetto..."© ANSA

FROSINONE - Terza sconfitta consecutiva per il Frosinone che ora ha solo tre punti di vantaggio dal terzultimo posto. I ciociari di Eusebio Di Francesco, nonostante un super primo tempo, perdono 3-0 contro la Roma di Daniele De Rossi e incassano il ko numero 13 in campionato (completano il quadro sei vittorie e cinque pareggi). "Faccio fatica a parlare di una partita così - commenta il tecnico dei ciociari Eusebio Di Francesco -. Per come è stato giocato il primo tempo trovarsi sotto di un gol è assurdo. Questo ti fa capire che quando le cose non girano, non girano. Come ci giriamo prendiamo uno schiaffo. C’è rammarico. In campo mettiamo impegno e qualità, mi dispiace creare così tanto e non concretizzare. Alla prima occasione loro segnano, per di più con un giocatore che doveva venire qui da noi. Mi aveva chiamato per sapere cosa poteva fare qui da noi e cosa pensavo io di lui, poi segna e esulta anche in maniera secondo me non corretta. Sono cose che aumentano il nervosismo. Quando deve girare, gira male. Il risultato non è bugiardo, di più. Però alla fine ha sempre ragione chi vince e le chiacchiere rimangono a zero". Il riferimento è all'esultanza dell'ex Juve che, dopo aver festeggiato come Cristiano Ronaldo, ha zittito il pubblico di casa.

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Di Francesco, le parole su Huijsen

"Non è questione di malizia, bisogna buttarla dentro - continua -. Per le opportunità avute, delle dinamiche non ci hanno fatto fare gol. Ci sono state occasioni troppo nitide. Non si può poi perdere così 3-0. C’è rammarico, non ho neanche tanta voglia di stare qui a commentare. I discorsi sono tanti, ma rimane il rammarico per la prestazione fatta in un tempo strepitoso. C’era solo una squadra in campo, ma il risultato è dalla parte della Roma". Tornando al gesto di Huijsen: "Non vogliamo attaccarci troppo a questo, anche perché potrebbe essere mio figlio. È un gesto che non si fa, lo capirà. Soprattutto verso una squadra dove poteva venire, è stato lui a chiamare me, a chiedermi cosa pensassi di lui. È una mancanza di rispetto, ma imparerà. Non gli mettiamo la croce addosso, perché è giovane e imparerà. Noi sappiamo le cose come sono andate, cosa c’è stato. Poi si è creata la situazione di andare alla Roma, buon per lui. Però ci vuole sensibilità e rispetto. È giovane, può sbagliare. Imparerà da questa cosa. Come un figlio, può sbagliare".  In conferenza stampa, l'ex tecnico del Sassuolo ha aggiunto: "Quello di Huijsen è un caso bizzarro, strano. Mi ha chiamato per venire qui, oggi ha segnato facendo un gran gol. Lo scapaccione lo volevo dare a lui, è giovane, deve imparare da queste esperienze non si deve permettere di fare quello che ha fatto, è una mancanza di rispetto sia alla squadra sia al pubblico. Noi li trattiamo da ometti ma finisce lì, ha sbagliato, è un ragazzo giovane e deve imparare da questi errori. Dispiace ci sia l’insieme di queste cose."

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FROSINONE - Terza sconfitta consecutiva per il Frosinone che ora ha solo tre punti di vantaggio dal terzultimo posto. I ciociari di Eusebio Di Francesco, nonostante un super primo tempo, perdono 3-0 contro la Roma di Daniele De Rossi e incassano il ko numero 13 in campionato (completano il quadro sei vittorie e cinque pareggi). "Faccio fatica a parlare di una partita così - commenta il tecnico dei ciociari Eusebio Di Francesco -. Per come è stato giocato il primo tempo trovarsi sotto di un gol è assurdo. Questo ti fa capire che quando le cose non girano, non girano. Come ci giriamo prendiamo uno schiaffo. C’è rammarico. In campo mettiamo impegno e qualità, mi dispiace creare così tanto e non concretizzare. Alla prima occasione loro segnano, per di più con un giocatore che doveva venire qui da noi. Mi aveva chiamato per sapere cosa poteva fare qui da noi e cosa pensavo io di lui, poi segna e esulta anche in maniera secondo me non corretta. Sono cose che aumentano il nervosismo. Quando deve girare, gira male. Il risultato non è bugiardo, di più. Però alla fine ha sempre ragione chi vince e le chiacchiere rimangono a zero". Il riferimento è all'esultanza dell'ex Juve che, dopo aver festeggiato come Cristiano Ronaldo, ha zittito il pubblico di casa.

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