Di Francesco, le parole su Huijsen
"Non è questione di malizia, bisogna buttarla dentro - continua -. Per le opportunità avute, delle dinamiche non ci hanno fatto fare gol. Ci sono state occasioni troppo nitide. Non si può poi perdere così 3-0. C’è rammarico, non ho neanche tanta voglia di stare qui a commentare. I discorsi sono tanti, ma rimane il rammarico per la prestazione fatta in un tempo strepitoso. C’era solo una squadra in campo, ma il risultato è dalla parte della Roma". Tornando al gesto di Huijsen: "Non vogliamo attaccarci troppo a questo, anche perché potrebbe essere mio figlio. È un gesto che non si fa, lo capirà. Soprattutto verso una squadra dove poteva venire, è stato lui a chiamare me, a chiedermi cosa pensassi di lui. È una mancanza di rispetto, ma imparerà. Non gli mettiamo la croce addosso, perché è giovane e imparerà. Noi sappiamo le cose come sono andate, cosa c’è stato. Poi si è creata la situazione di andare alla Roma, buon per lui. Però ci vuole sensibilità e rispetto. È giovane, può sbagliare. Imparerà da questa cosa. Come un figlio, può sbagliare". In conferenza stampa, l'ex tecnico del Sassuolo ha aggiunto: "Quello di Huijsen è un caso bizzarro, strano. Mi ha chiamato per venire qui, oggi ha segnato facendo un gran gol. Lo scapaccione lo volevo dare a lui, è giovane, deve imparare da queste esperienze non si deve permettere di fare quello che ha fatto, è una mancanza di rispetto sia alla squadra sia al pubblico. Noi li trattiamo da ometti ma finisce lì, ha sbagliato, è un ragazzo giovane e deve imparare da questi errori. Dispiace ci sia l’insieme di queste cose."