Inter-Roma, operazione Lukaku per Inzaghi: come vuole fermarlo

Il tecnico nerazzurro studia una mossa tattica che coinvolge quattro giocatori: proprio come fece per Haaland...
Inter-Roma, operazione Lukaku per Inzaghi: come vuole fermarlo© BARTOLETTI

MILANO - Un poker per fermare “Big Rom”, quattro giocatori per creare una sorta di gabbia nella quale limitare il centravanti della Roma. Un uomo in primissima battuta come Acerbi, capace nella sua prima annata in nerazzurro di disinnescare, fra gli altri, un certo Haaland, e tre “moschettieri” a raddoppiare. Simone Inzaghi conosce bene Romelu Lukaku, i suoi compagni pure. Al di là delle gare giocate insieme nell’arco di tre stagioni, ci sono giorni e giorni di allenamento, partitelle ad Appiano Gentile. Se c’è una squadra che conosce difetti, ma ovviamente anche pregi, del centravanti belga, quella è proprio l’Inter.

La decisione del Gos

In questi giorni il tecnico piacentino si è concentrato sulla Roma e soprattutto su come arginare il grande ex, il cui ritorno sta riscaldamento l’atmosfera, forse in maniera fin eccessiva, sia dalle frasi dell’ultimo mese di diversi protagonisti delle due “fazioni” - anche per questo oggi Inzaghi non parlerà in conferenza, né con la tv di casa -, sia per la scelta della Curva Nord di distribuire 30mila fischietti da utilizzare a ogni tocco di palla del belga; "evento” che però potrebbe non avvenire, come comunicato ieri sera dagli stessi ultrà nerazzurri sulle proprie pagine social: «Ennesimo abuso, fischietti vietati! Diecimila a Firenze due anni fa, ok (contro Vlahovic, ndr). La legge non è uguale per tutti!». La decisione - la Roma ha smentito di aver fatto pressioni - è stata presa dal Gos, il Gruppo Operativo Sicurezza coordinato dalla Questura di Milano, ma non significa ovviamente che alcuni fischietti possano comunque entrare a San Siro (difficile il controllo a tappeto di un oggetto così piccolo). Oggi non sono comunque da escludere eventuali novità, in un senso o nell’altro.

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Inzaghi pensa solo a Inter-Roma

Al di là di quanto accadrà sulle tribune, Inzaghi è concentrato sulla partita. Il tecnico sa bene come sia fondamentale non sottovalutare la squadra giallorossa, anzi, il rischio è proprio quello che molti giocatori pensino a Lukaku, tralasciando il resto. È inevitabile, però, che il focus sia sul belga, capace di trascinare la Roma in questo avvio di stagione con 8 gol in 10 gare ufficiali. Proprio in previsione della sfida con Lukaku, il tecnico nerazzurro martedì ha tenuto Acerbi fuori dalla partita di Champions.

Come limitare Lukaku

L'azzurro, che nella passata stagione si è spesso allenato contro Lukaku, sarà fresco e regolarmente al centro della difesa in un'Inter che, a meno di sorprese, sarà quella "tipo". Dunque il miglior undici possibile con tre giocatori che più di altri - Bastoni come centrale di sinistra, Calhanoglu come perno di centrocampo e Mkhitaryan mezzala sinistra -, dovranno aiutare Acerbi nella gestione di Lukaku che principalmente agirà nella zona di centrodestra dell'attacco giallorosso: raddoppi per evitare che, spalle alla porta, il belga possa girarsi per allungare in progressione; pressione al momento dello stop per sfruttare eventuali imprecisioni tecniche e restringere il suo campo visivo per gli scarichi sui compagni. Una sorta di gabbia, sulla falsariga di quanto fatto a giugno contro Haaland, raramente lasciato solo nell'uno contro uno. Ma come successo col City, limitare un giocatore non equivarrà a vincere la partita.

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MILANO - Un poker per fermare “Big Rom”, quattro giocatori per creare una sorta di gabbia nella quale limitare il centravanti della Roma. Un uomo in primissima battuta come Acerbi, capace nella sua prima annata in nerazzurro di disinnescare, fra gli altri, un certo Haaland, e tre “moschettieri” a raddoppiare. Simone Inzaghi conosce bene Romelu Lukaku, i suoi compagni pure. Al di là delle gare giocate insieme nell’arco di tre stagioni, ci sono giorni e giorni di allenamento, partitelle ad Appiano Gentile. Se c’è una squadra che conosce difetti, ma ovviamente anche pregi, del centravanti belga, quella è proprio l’Inter.

La decisione del Gos

In questi giorni il tecnico piacentino si è concentrato sulla Roma e soprattutto su come arginare il grande ex, il cui ritorno sta riscaldamento l’atmosfera, forse in maniera fin eccessiva, sia dalle frasi dell’ultimo mese di diversi protagonisti delle due “fazioni” - anche per questo oggi Inzaghi non parlerà in conferenza, né con la tv di casa -, sia per la scelta della Curva Nord di distribuire 30mila fischietti da utilizzare a ogni tocco di palla del belga; "evento” che però potrebbe non avvenire, come comunicato ieri sera dagli stessi ultrà nerazzurri sulle proprie pagine social: «Ennesimo abuso, fischietti vietati! Diecimila a Firenze due anni fa, ok (contro Vlahovic, ndr). La legge non è uguale per tutti!». La decisione - la Roma ha smentito di aver fatto pressioni - è stata presa dal Gos, il Gruppo Operativo Sicurezza coordinato dalla Questura di Milano, ma non significa ovviamente che alcuni fischietti possano comunque entrare a San Siro (difficile il controllo a tappeto di un oggetto così piccolo). Oggi non sono comunque da escludere eventuali novità, in un senso o nell’altro.

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