Inter, Inzaghi ritrova Arnautovic: Lautaro-Thuram possono tirare il fiato

Il ritorno tra i convocati arriva proprio per la gara che sentiva di più, quella con il Salisburgo in Austria
Inter, Inzaghi ritrova Arnautovic: Lautaro-Thuram possono tirare il fiato© Inter via Getty Images

MILANO - A un mese e mezzo dall’infortunio di Empoli (distrazione muscolare di media entità alla giunzione miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra), l’Inter riabbraccia Marko Arnautovic. Il ritorno tra i convocati arriva proprio per la gara che sentiva di più, quella con il Salisburgo in Austria. Ottima notizia per Simone Inzaghi dopo che ha dovuto digerire l’infortunio di Pavard a Bergamo: dopo otto partite avrà nuovamente la possibilità di attingere all’intero parco attaccanti, il che sarà fondamentale alla ripresa, quando il calendario in campionato si impennerà (trasferte allo Juventus Stadium, a Napoli e a Roma per affrontare la Lazio intervallate dalla Champions e dal match non banale con l’Udinese a San Siro). Fondamentale sarà gestire Lautaro Martinez e Marcus Thuram che dovranno pure sobbarcarsi gli impegni in nazionale. Detto della necessità di chiudere subito i giochi in Coppa vincendo a Salisburgo per alleggerire il calendario, avere tutti gli attaccanti abili agevola le rotazioni anche all’interno delle partite. In tal senso, ancora più che Alexis Sanchez, è fondamentale riavere Arnautovic. L’austriaco è stato preso per la capacità di fare quanto in campo riusciva a Edin Dzeko, ovvero tenere palla, fare da collante tra i reparti e offrire un’opzione tattica in più a Inzaghi.

Avanti Bisseck

Un progetto che per ora è rimasto ancora nebuloso a causa dell’infortunio patito dall’ex tripletista a Empoli, ma all’Inter tutti confidano sul fatto che Arnautovic possa essere importantissimo nella corsa alla seconda stella. Su di lui è stato fatto un investimento comunque importante (8 milioni più 2 di bonus) e, anche per questo motivo, da parte dei dirigenti non c’è per nulla la volontà di tornare sul mercato a gennaio, a meno che non accada qualcosa di imprevedibile legato agli infortuni. Per lo stesso motivo, anche quando non era chiaro quanto tempo sarebbe stato fuori l’austriaco, l’Inter aveva immediatamente escluso di poter attingere al mercato degli svincolati. Nel mazzo infatti ci sono pure Klaassen e Mkhitaryan che possono - nell’emergenza - agire come seconde punte. Però, conviene ribadirlo, Arnautovic a suo modo è insostituibile e, una volta subìto il voltafaccia di Lukaku e il no (quello sì imprevisto) di Scamacca, l’Inter è andata sull’austriaco proprio su precisa indicazione di Simone Inzaghi. Inzaghi che ieri ha tirato un bel sospirone di sollievo perché la risonanza magnetica a cui è stato sottoposto Benjamin Pavard all’Humanitas ha escluso problemi ai legamenti come “effetto” collaterale all’infortunio di Bergamo (lussazione della rotula del ginocchio sinistro). Il francese dovrà portare un tutore funzionale per 3/4 settimane, prima di cominciare il lavoro rieducativo, il che vorrà dire che per rivederlo in campo si dovranno attendere 7/8 settimane, quindi Natale. Un problema per le rotazioni a destra dove Inzaghi, in attesa di riavere Cuadrado, può contare su Darmian, Dumfries e Bisseck (De Vrij si era visto “braccetto” sul centro-destra solo ai tempi di Conte). Non il massimo, ma poteva anche andare peggio.

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