Dalla lepre al cacciatore in campionato, allo scambio di ruoli nel calciomercato. Da Via Rosellini, sede della Lega Nazionale Professionisti Serie A, a Viale della Liberazione, casa dell’Inter. Mentre l’ad Beppe Marotta, prima dell’assemblea dello scorso 8 gennaio, focalizzava pubblicamente e in conferenza stampa l’attenzione dei nerazzurri su quanto stesse succedendo in campionato, respingendo tra l’altro le polemiche sul Var post sfida col Verona, i vice campioni d’Italia acceleravano in modo decisivo su Taremi.
L'incontro con Pastorello
Nello stesso giorno in cui il navigato dirigente si era esposto davanti ai media su tutti i fatti riguardanti Serie A, meriti sportivi e Decreto Crescita, ecco l’incontro decisivo con Federico Pastorello, l’intermediario italiano dell’operazione, volto a far diventare Mehdi il primo iraniano della storia interista. Da allora solo riscontri positivi, certificati anche nel tardo pomeriggio di martedì, quando il noto procuratore è tornato nel quartier generale nerazzurro, confermando di fatto come la strada per l’affare sia completamente in discesa (tra l’altro il noto professionista ha pure approfittato della visita per ritirare alcuni documenti riguardanti De Vrij e la causa dell’olandese con gli ex agenti). Ormai esiste la consapevolezza che la prossima estate l’attaccante oggi in forza al Porto venga ingaggiato a zero dai nerazzurri.