Pagelle Inter: Pavard fuoriclasse, Calhanoglu è luce, Mkhitaryan professore

Voti e giudizi dei nerazzurri dopo l'1-0 con la Juve: Lautaro combatte, Barella corre, lotta e sfiora il gol. Darmian attento, Dumfries cresce. A Dimarco manca soltanto la rete

L'Inter vince la sfida scudetto contro la Juve e vola a +4 sui bianconeri (e con la gara contro l'Atalanta ancora da recuperare). Alla squadra di Simone Inzaghi basta un autogol di Gatti per conquistare tre punti fondamentali nella corsa alla conquista al titolo di campione d'Italia. Importante la prestazione offerta dall'Inter nel big match di San Siro: brillano Pavard, Calhanoglu e Mkhitaryan. Bene anche Dimarco e Barella. In attacco il migliore è Thuram. Andiamo a vedere nel dettaglio voti e giudizi dei nerazzurri dopo l'1-0 contro i bianconeri a San Siro.

Sommer NG

Dirige come un robottino il giropalla ma di parate proprio non ne deve fare.

Pavard 8

Benedetto il giorno in cui Inzaghi ha chiesto di fare all-in su di lui (sempre merito dell’allenatore è stato l’acquisto di Acerbi, che all’Inter non voleva nessuno, ma è un altro discorso...). Interpreta la partita con il piglio del fuoriclasse riuscendo anche a essere più propositivo del solito: mette un pallone d’oro a Dimarco (che sbaglia), il gol del vantaggio nasce grazie a una sua giocata e, in difesa, fa tutto alla perfezione nel primo e pure nel secondo quando deve alzare esponenzialmente il livello di attenzione vista la reazione della Juve.

Acerbi 7

Il duello con Vlahovic (quasi dodici anni di differenza tra i due: 24 contro 36 il 10 febbraio...) è tra le pietanze più succulente della sfida scudetto. Un duello che lui vince a mani basse anche per l’ammonizione presa dall’avversario nel primo tempo che ne frena l’ardore.

Bastoni 6.5

Alza il baricentro solo quando deve accompagnare l’azione ma, soprattutto nella ripresa - quando la Juve mette più volte la testa fuori dal guscio - resta bene ancorato alla posizione. De Vrij (44' st) ng.

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Darmian 6

Kostic è un clientaccio e lui bada più ad anestetizzare l’avversario che a offendere. Pur senza brillare, il suo comunque lo fa. Dumfries (28' st) 6 Non ha ancora i minuti per partire titolare ma, quando entra, mostra una discreta versione del Dumfries che tutti conosciamo (bello poco prima del gong l’assist che confeziona per il possibile raddoppio ad Arnautovic).

Barella 6.5

Torna in campo dopo lo shampoo di Inzaghi post Supercoppa e, nonostante la sua zona di competenza a tratti sembri Saigon, riesce addirittura a non farsi ammonire. Al solito invece ci mette garra e spirito di iniziativa (sua la palla a Pavard nell’azione del gol), macinando chilometri a perdifiato e risultando tra i più propositivi in ripartenza pure quando la Juve alza il baricentro. Nella ripresa Szczesny gli nega il gol con una gran parata. Klaassen (44' st) ng.

Calhanoglu 7.5

Con un lancio che neanche Tom Brady pesca Dimarco a sessanta metri da lui (25' pt), purtroppo per l’Inter la prodezza non passa agli annali dato che Bremer salva un gol fatto su Thuram, servito dall’esterno con un pallone non altrettanto perfetto. A corredo, fa tante altre buone cose nel traffico, compreso il palo che scheggia nella ripresa. Domanda: non sarebbe stato il caso di schermarlo un po’ meglio?

Mkhitaryan 7.5

Allo sparo parte come un centometrista: crea la prima occasione della gara (tiro deviato da Vlahovic) e semina il panico nella trincea bianconera. Bravo a mantenere la velocità di crociera alta pure alla distanza e a rinculare sui difensori quando ce n’è bisogno. A corredo, nel secondo tempo salva pure un gol. Professore.

Dimarco 6.5

Costringe Cambiaso sulla difensiva, però quando ha il pallone per spaccare la partita sul cross-cioccolatino di Pavard lo “mastica” in un modo che non fa onore alle sue qualità da trequartista applicato alla fascia. E pure il cross per Thuram sulla sciabolata di Calhanoglu è leggermente arretrato, agevolando il ritorno di Bremer. A inizio ripresa ha un altro pallone buono in posizione di sparo, ma angola troppo il tiro. Detto questo, resta una fonte di gioco pressoché inesauribile per l’Inter. Carlos Augusto (28' st) 6 Entra per ridare vigore alla corsia sinistra dopo che Dimarco ha finito le energie.

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Thuram 6.5

Ci vuol poco per capire che sarebbe stato lui l’uomo a far saltare fort-Allegri. In un’Inter spesso ruminante nel possesso palla, grazie al suo fisicaccio riesce sempre a creare apprensione nel cuore della difesa avversaria. Non è quindi un caso che sia lui a costringere Gatti all’autogol che decide il match, avventandosi come un rapace sulla giocata di Pavard. Arnautovic (32' st) 5.5. Szczesny gli nega la gioia del gol: paratissima, ma forse lì doveva fare qualcosa in più. Da mani nei capelli il pallone che perde nel recupero tentando un inutile colpo di tacco.

Lautaro Martinez 6

Per l’ennesima volta non arriva il suo primo gol su azione in campionato contro la Juve a San Siro. A dire il vero stavolta ha poco da recriminare, fatta eccezione per il tiro al volo scentrato dopo lo scontro tra Szczesny e Mkhitaryan. Nonostante non segni, si fa comunque apprezzare per il modo in cui riesce ad aiutare la squadra in ripiegamento e per i due falli che conquista nel finale.

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Allenatore: Inzaghi 7

Vittoria grassa e grossa nell’economia della maratona scudetto. E dire che prima di Juve-Empoli neanche il più inguaribile degli ottimisti avrebbe scommesso che l’Inter, dopo lo scontro diretto, si sarebbe trovata con 4 punti sulla Juve che potrebbero diventare 7 battendo l’Atalanta nel recupero. Unica nota negativa della serata l’ammonizione (notarile) che gli costerà il posto in panchina a Roma per squalifica.

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L'Inter vince la sfida scudetto contro la Juve e vola a +4 sui bianconeri (e con la gara contro l'Atalanta ancora da recuperare). Alla squadra di Simone Inzaghi basta un autogol di Gatti per conquistare tre punti fondamentali nella corsa alla conquista al titolo di campione d'Italia. Importante la prestazione offerta dall'Inter nel big match di San Siro: brillano Pavard, Calhanoglu e Mkhitaryan. Bene anche Dimarco e Barella. In attacco il migliore è Thuram. Andiamo a vedere nel dettaglio voti e giudizi dei nerazzurri dopo l'1-0 contro i bianconeri a San Siro.

Sommer NG

Dirige come un robottino il giropalla ma di parate proprio non ne deve fare.

Pavard 8

Benedetto il giorno in cui Inzaghi ha chiesto di fare all-in su di lui (sempre merito dell’allenatore è stato l’acquisto di Acerbi, che all’Inter non voleva nessuno, ma è un altro discorso...). Interpreta la partita con il piglio del fuoriclasse riuscendo anche a essere più propositivo del solito: mette un pallone d’oro a Dimarco (che sbaglia), il gol del vantaggio nasce grazie a una sua giocata e, in difesa, fa tutto alla perfezione nel primo e pure nel secondo quando deve alzare esponenzialmente il livello di attenzione vista la reazione della Juve.

Acerbi 7

Il duello con Vlahovic (quasi dodici anni di differenza tra i due: 24 contro 36 il 10 febbraio...) è tra le pietanze più succulente della sfida scudetto. Un duello che lui vince a mani basse anche per l’ammonizione presa dall’avversario nel primo tempo che ne frena l’ardore.

Bastoni 6.5

Alza il baricentro solo quando deve accompagnare l’azione ma, soprattutto nella ripresa - quando la Juve mette più volte la testa fuori dal guscio - resta bene ancorato alla posizione. De Vrij (44' st) ng.

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Allenatore: Inzaghi 7